martedì 18 maggio 2010

Marea nera, è già nella Corrente del Golfo...


E' una notizia Associated Press di pochi minuti fa.

Un ricercatore ha detto all'Associated Press che i modelli al computer mostrano che il petrolio ha già raggiunto la potente strada di acqua conosciuta come la Corrente del Golfo, che può spingere il greggio nell'Oceano Atlantico.

Intanto il "siringone" della BP, che vive pericolosamente in quanto si è già spostato almeno una volta, sta prelevando circa 1000 barili al giorno, da un pozzo che ne butta fuori tra i 5000 e i 60.000 (nessuno è stato ancora capace di fornire dei dati sicuri). Praticamente una goccia nel mare.

Sul fondo del Golfo poi, c'è uno strato di greggio che, a quanto riportato, è alto decine di metri. Secondo una nave oceanografica che si trova in quei paraggi, sul fondale ci sono fuoriuscite di petrolio lunghe 10 miglia e larghe 3. Ma la BP ha negato l'autorizzazione ad ulteriori spedizioni scientifiche impegnate a stabilire cosa stia accadendo all'ecosistema.

"La risposta è no. Non faremo altri tentativi per calcolare il flusso, a questo punto. Non è rilevante per la soluzione del problema, e può distrarre dagli sforzi".

Viene da chiedersi a chi appartengano, quelle acque.

Ma l'idea che tutto questo petrolio si avvii nel Nordatlantico, inquinando ipoteticamente fino in Europa, è una cosa da far tremare davvero. Le responsabilità della BP saranno quelle di aver causato una catastrofe mondiale.

Non resta che aspettare che il petrolio del Golfo arrivi a lambire le falde del vulcano Eyjafjallajokul in Islanda, e abbiamo chiuso il cerchio per questo 2010.

di Debora Billi

fonte: petrolio.blogosfere.it

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