martedì 1 giugno 2010

Israele rilascia i prigionieri solo se confessano

di Italo Romano
Oltre la Coltre

Apprendo con sconcerto, dal blog Cloro al Clero, questa notizia:

Fernando Lataruro, marito di Angela Lano, detenuta illegalmente nelle carceri israeliane, ha dichiarato alla tv brasiliana O Globo che il governo israeliano rilascerà i pacifisti della spedizione “Freedom Flotilla” sequestrati e incarcerati in acque internazionali e permetterà loro di essere reimpatriati solo se ciascuno accetta di firmare una dichiarazione in cui si autodefiniscano “appartenenti ad un’attività terroristica”.

Sentendo Emilio Fede sul suo cesso di TG in questo video, penso che la strategia sia stata concordata con i loro servi, cioè il governo italiano, che al posto che difendere i suoi cittadini dà ragione a questo stato criminale su tutta la linea.

Non mi sorprenderebbe se gli israeliani per estorcere “confessioni” usassero la tortura…

Angela Lano, per i profani, è la direttrice di InfoPal, un’agenzia di stampa libera dedicata alle notizie provenienti dalla Palestina.

Angela Lano sta bene, è in stato di ferme da parte delle autorità israeliane in un luogo imprecisato e rifiuta l’espulsione. Lo si apprende sulla homepage di InfoPal.

A differenza di altri che sembra saranno rilasciati nelle prossime ore, Angela Lano – assieme ad altre centinaia di partecipanti alla Flotta – forse sarà trattenuta più a lungo in quanto ha rifiutato l’espulsione che probabilmente comportava una “ammissione di responsabilità” in quella che Israele continua a definire “azione illegale“.

La famiglia chiede l’immediatata liberazione di Angela e di tutti gli altri membri della spedizione umanitaria illegalmente detenuti perché sequestrati in acque internazionali su navi legalmente registrate.

Il Ministro degli Esteri, Franco Frattini, si è limitato supinamente a chiedere al suo collega israeliano Avigdor Lieberman, di “adoperarsi affinché gli accertamenti” sui cittadini stranieri – fra i quali sei italiani – che hanno preso parte alla Flotilla e sono stati fermati dalle Autorità israeliane “vengano conclusi al più presto“, in modo tale che “i fermati possano lasciare Israele“.

Sono prigionieri catturati in acque internazionali. Il Governo italiano deve pretendere l’immediato rilascio. Si sta perpetrando un crimine. E’ una palese ingiustizia. La reazione della comunità internazionale è stata debole. Un finta ribellione al padrone, giusto per placare gli animi e poi far scivolare la notizia nel dimenticatoio.

IL NUOVO ORDINE MONDIALE è qui!

http://www.oltrelacoltre.com/?p=7654

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