"Gli esseri umani non sono sempre chiusi nei confronti degli altri: vorrebbero davvero poterli capire e aiutare. Perché allora ci riescono tanto difficilmente? Perché, nonostante tutto, continuano a preoccuparsi troppo di se stessi. Stanno lì come accecati dal velo della propria natura inferiore, egoista, personale, che impedisce loro di distinguere cosa c'è nella mente o nel cuore delle persone che li circondano. Neppure l'amore che provano permette loro di vedere attraverso quel velo. Così, a volte rimangono enormemente stupiti dalle trasformazioni che scoprono all'improvviso nel comportamento della moglie o del marito, dei figli, degli amici: non avevano visto niente, non avevano percepito niente di quello che stava per accadere!
Soltanto chi ha dominato la propria natura inferiore e si è reso capace di dimenticare i propri punti di vista e le proprie preferenze, può diventare un buono psicologo."
EDITIONS PROSVETA
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