Le spaventose immagini dei campi profughi in Kenya e Somalia
fonte: Il Post
“Mihag Gedi Farah (nella foto) ha sette mesi, pesa come un neonato e ha la pelle consumata di un vecchio”, racconta un articolo dell’Associated Press su uno dei bambini raffigurati in queste foto. Secondo gli esperti che seguono l’emergenza in Somalia, 800 mila bambini sono a rischio della vita nel Corno d’Africa. Solo pochi di loro sono arrivati negli affollatissimi campi profughi del Kenya (soprattutto in quello famigerato di Dadaab). La drammatica carestia che ha colpito i luoghi dove vivono è aggravata dalle guerre e le violenze – sono aree in gran parte controllate dalle milizie delle organizzazioni islamiste di al-Shabaab - che impediscono alle istituzioni internazionali e ai gruppi di volontariato di intervenire. L’ONU ha dichiarato ufficialmente la carestia e lo stato di emergenza pochi giorni fa e dovrebbe cominciare questa settimana a distribuire razioni di cibo nelle zone del sud della Somalia più in difficoltà, ma gli ostacoli sono molti: nessuna rete sul territorio, molti campi minati a rendere pericolosi i trasporti di aiuti via terra. Una lista di organizzazioni che raccolgono contributi per intervenire è online qui.
gallery (clicca per ingrandire)
- Breve storia di al-Shabaab
- Le foto del campo profughi di Dadaab
http://www.ilpost.it/2011/07/26/bambini-somalia-carestia/
Ma c'è zio "bill" che ci pensa....come? ma con i cessi!
RispondiEliminahttp://oggiscienza.wordpress.com/2011/07/20/bill-gates-investe-nei-gabinetti/
E'pazzesco, scusami, faccio fatica a commentare, mi vergogno tantissimo.
RispondiElimina...le foto danno una stretta al cuore...non riesco a concepire un mondo dove vi siano bimbi che muoiono di fame...e nello stesso luogo armi nelle mani di chi dice che combatte per una causa...mentre stermina il proprio popolo...un paradosso inumano che si alimenta anche grazie alle potenze che si arricchiscono incoscienti...sì...incoscienti...perchè non riesco a pensare che persistano in queste scelte senza che l'animo abbia consapevolezza di ciò che stanno alimentando...quanto cibo si potrebbe comprare solo con una cassa di armi...
RispondiEliminaè la mano dell'uomo che le produce...ed è sempre la mano dell'uomo che le utilizza...è sempre una Tua scelta...nessuno ti obbliga...occorre stimolare le coscienze...ne siamo corredati alla nascita...solo..durante il cammino ci scordiamo di utilizzarla...
grazie per il post...sereno Vissuto in gioia ed armonia...un abbraccio Rosa..
dandelìon
Ancora una evidenza che i più deboli sono la parte da eliminare.
RispondiEliminaE' terrificante fare un paragone con i nostri figli, bisognerebbe inginocchiarsi e ringraziare qualcuno molto più in alto, anche se non c'è.
Con i soldi spesi nelle guerre che uccidono i più sfortunati poveri della Terra ci potremmo incamminare verso un mondo vero.
Invece preferiamo continuare a vivere in una commedia, commuoverci di fronte a una foto, donare 100 euro e lavarsi la coscienza.
Amica mia, provo tristezza e un inutile e ipocrita senso di colpa.
Abbracci tanti
Namastè
Difficile Sara, lo so, anche io ho titubato nell'esporre queste foto che mi stracciano l'anima. Però dobbiamo sia esporre che commentare, ti ringrazio per averlo fatto, perchè il silenzio è complice della fame e della dimenticanza...
RispondiEliminaUn abbraccio^^
Namastè
Cavolo Zak, questa non la sapevo...non ho parole!
RispondiEliminaUn abbraccione^^
Namastè
Dandelìon, anche a me hanno commosso...e mi hanno fatto vergognare d'essere "impotente" di fronte a questo scempio. So che lo abbiamo detto tante volte che con i soldi che spendiamo in armi potremmo nutrire il mondo intero, ma ripetiamolo...perchè non è mai stato detto abbastanza.
RispondiEliminaLe "complicità" del primo mondo in questo massacro sono "fondamentali", molto potrebbe dipendere da scelte nostre, operate qui dove i problemi non esistono.
Eppure non le facciamo...occupati unicamente da dividendi e resoconti finanziari...L'Italia è, per esempio, uno dei più grandi produttori mondiali dimine antiuomo...le stesse che sterminano bambini in ogni parte del mondo....
Un abbraccio a te cara amica^^
Namastè
Paolo caro, hai ragione! Spesso, però, il senso di colpa blocca, ed invece ci seve tutta la nostra lucidità per continuare a denunciare ed a portare in evidenza.
RispondiEliminaQuello che dici è molto vero e lo sai... bisognerebbe urlarlo e farlo capire a tutti.
Non facile, lo so, ci stiamo provando da sempre, continuiamo proprio per non essere "complici" e "attori inconsapevoli" di questa commedia...
Un abbraccio forte ^_^
Namastè
Ho visto-
RispondiEliminaEgill