letto su La vera bestia
Il seguente articolo è comparso in un giornale cinese e poi su un giornale macedone:
"Per un mattatoio di Hong Kong, era una giornata abbastanza normale, finché una mucca che stava per essere macellata cadde in ginocchio e cominciò a piangere!"
La gente pensa che gli animali non piangano, ma questo animale stava piangendo come un bambino "- ha detto Billy Fong ai giornalisti di Hong Kong. "Attorno c’erano dieci uomini che traggono il proprio sostentamento attraverso la macellazione degli animali. E dai loro occhi, le lacrime cominciarono a fluire. La gente era talmente toccata da decidere di acquistare la mucca. Successivamente tale mucca fu donata ad un tempio buddista, dove poté il vivere il resto della sua vita in pace ".
Questa storia della mucca che piange ebbe inizio quando questo grosso animale veniva trasportato verso il macello. Quando si avvicinarono al macello, improvvisamente l'animale cadde a terra, sulle sue zampe anteriori. Poi, le sue lacrime iniziarono a fluire.
"Quando vidi l'animale cominciare a piangere con tristezza e paura nei suoi occhi, ho iniziato a tremare," - ha detto il macellaio. "Chiamai gli altri che divennero tanto stupiti quanto me. Cominciammo a tirare e spingere l'animale, ma non volle saperne di spostarsi. Sedeva a terra e piangeva. Mi si rizzarono i peli, perché l'animale reagiva come un essere umano. Ci guardammo in faccia e sapendo che nessuno di noi sarebbe stato in grado di ucciderlo, avremmo dovuto decidere cosa fare con lui ".
Infine, dopo lunghe discussioni, decisero di raccogliere i soldi per mandare l'animale a riposarsi, per tutta la vita, con dei sacerdoti buddisti, che non hanno nulla contro le mucche. "Non fummo in grado di smuoverlo da lì finché non gli promettemmo che non sarebbe morto. Poi si alzò e venne con noi. Potete crederci oppure no, ma questa è la verità, anche se sembra strano. Sembrava che questo grande animale avesse capito ogni parola da noi pronunciata, "- disse il Sig. Tat Nin. Per alcuni impiegati del macello, questo incidente fu decisamente troppo.
Il Sig. Fong ha detto: "Tre operai, subito dopo aver assistito a questa scena, si licenziarono. Dissero che non sarebbero stati mai più in grado di uccidere un animale, perché avrebbero sempre ricordato quella mucca, e come le sue lacrime scorrevano lungo il suo muso dai grandi occhi tristi."
Tratto da: groups.yahoo.com/group/Spirituality_GR/message/2886
Chi dice che gli animali non hanno un anima o dei sentimenti è solo uno stupido.
RispondiEliminaNoi esseri umani siamo i primi ad essere degli animali, e mi sembra che di sentimenti ne abbiamo fin troppi!
Loro, semplicemente, li esprimono in maniera diversa e forse a noi incomprensibili... questa mucca ha semplicemente imparato a farsi capire dall'uomo...
Sono contenta che abbia avuto questa possibilità e la fortuna di trovare persone che l'abbiano capita e portata in un luogo dove potrà vivere tranquilla.
A presto
Elan
Ciao Elan, sono d'accordo, avrebbero così tanto da insegnarci a proposito dell'amore incondizionato, se solo sapessimo rapportarci a loro, se solo facessimo lo sforzo di "ascoltarli".
RispondiEliminaLoro ci provano continuamente.
Questa bella storia dovrebbe farci riflettere sul rapporto che abbiamo con la natura che ci circonda e con gli animali in particolare.
Un abbraccio ^^
Namastè
Mia figlia si è laureata in veterinaria. Dopo un paio di tirocini nei mattatoi ha scelto di passare a clinica (cura degli animali) e lasciare ispezione (cura della filiera della carne).
RispondiEliminaDice che non si può raccontare cosa succede nei mattatoi.
Io non sono vegetariano. Ma non mangio quasi più carne. E cerco di mangiare carne di animali vissuti felicemente (nei pascoli qui vicino a me, in montagna, possono farlo) e morti serenamente.
Io credo nel patto uomo animale, come doveva per forza essere, un tempo.
Come fanno a morire serenamente, non vanno al mattatoio? E se anche venissero uccisi dall'allevatore, quali sono le sue procedure? Una carezza e un colpo in fronte? A volte non si pensa alle contraddizioni: "non si può morire serenamente assassinati". Suvvia, mangiati la carne ma non trovare giustificazioni.
EliminaLa maggior parte della gente quando parla di amore per gli animali si riferisce solo a cani e gatti, quando invece i maialini o vitellini sono altrettanto sensibili. La tradizione tanto invocata come alibi quando si tratta solo semplicemente di abitudini alimentari deve essere cambiata, deve evolvere e migliorare, come si sono evolute le tradizioni in tutti gli aspetti della vita umana, da quello relazionale tra i sessi a quello educativo dei piccoli. Nessuno penserebbe più nella nostra società di picchiare la moglie e giustificarsi con l'antica tradizione che cosi ha voluto per millenni, perché molti non riescono a fare altrettanto davanti ad un piatto di carne?
EliminaSei abbastanza ottimista nel pensare che da altre parti che non siano il proprio piatto, le "abitudini" umane si siano evolute, non ne sono così convinta ... dietro la patina dell'apparenza io non vedo tutta questa evoluzione. Sicuramente, come dici non lo siamo dal punto di vista alimentare ... anche se sarebbe più corretto dire non "lo sono", perchè mi tiro fuori da questo massacro senza pietà. Hai ragione, però, potremmo, visto che ci vantiamo d'essere l'apice cosciente del creato, potremmo... e tutto sommato vegani e vegetariani stanno aumentando ... chissà?
EliminaNe avrei da raccontare a proposito di animali...Prima di Biù Biù avevo un'altra cagnolina, vissuta 13 anni...
RispondiEliminaIl nostro rapporto era davvero simbiotico tanto che... ci siamo ammalate LO STESSO GIORNO... poi, dopo due settimane lei è volata sul Ponte dell'Arcobaleno, e per me è iniziato quel percorso grazie al quale sono ancora qui.
Dal momento che eravamo molto legate nel mio immaginario è ferma convinzione che lei si sia sacrificata per permettere di curarmi.
Grazie, Rosa... per aver offerto questo spunto di riflessione e, a me di ricordo.
Con affetto,
Mary
Ciao LAV, capisco bene tua figlia e condivido la sua scelta.
RispondiEliminaDa bambina abitavo vicino ad un mattatoio e ricordo ancora chiaramente le urla di dolore e sofferenza di quei poveri anima-li. Nonostante questo sono cresciuta onnivora, anche se, credo fosse scontato per me diventare vegetariana prima o poi...quindi ho portato a compimento una cosa che mi riguardava.
Un abbraccio ^^
Namastè
Ciao Mary, so cosa vuoi dire, mi è capitato di pensare la stessa cosa quando la nostra Bibi è volata via. E questo poco prima di una lunga degenza in ospedale ed una, ancora più lunga convalescenza di mio marito.
RispondiEliminaSono abbastanza convinta che lei sapesse che si stavano preparando giorni difficili ed abbia deciso che era un "buon giorno per morire".
Sono esseri meravigliosi ed hanno una conoscenza dell'amore che noi non immaginiamo nemmeno.
La nostra arroganza ci ostacola nel comprenderne la portata. Loro sono quel che noi dovremmo ricordare d'essere e vivono la vita come noi dovremmo ricordare di vivere. Sono sicura che tu capisca e che non cada nelle mille banalità che un discorso di questo tipo potrebbe aprire.
Grazie a te per avermi parlato della tua piccola Betty ^_^
Ricambio l'affetto!
Namastè
Ps. qui se vuoi, puoi vedere la mia Bibi ^^ http://eliotroporosa.blogspot.com/2011/02/poesiamo.html
Ciao Rosa,troppo commovente.Se non ti dispiace,vorrei riportarlo anche nel mio blog.Buona giornata
RispondiEliminaMa certo Erborista! Prendi ciò che vuoi, non mi dispiace affatto!
RispondiEliminaComunque la lacrimuccia è scappata anche a me :-))
Un abbraccio^^
Namastè
Gli anima-li hanno anima-
RispondiEliminaMi ha sconvolto anche questo articolo perchè io ho
consumato molta carne al sangue per lo sport,i
muscoli non reggono manca la potenza- E da molto
penso di smettere ho smesso con l'agonismo-
Ok-Egill
Ciao Egill, molti atleti sono vegetariani, all'ultimo Tour de France c'era addirttura un vegano. Certo l'alimentazione deve essere ricca e varia, essere vegetariani o vegani non vuol affatto dire mangiare solo insalatine.
RispondiEliminaSe stai pensando da tempo di smettere di mangiare carne, non è escluso che tu lo faccia prima o poi.
Ovviamente io approvo, fermo restando che si tratta comunque di una scelta del tutto personale ed è necessario che ognuno segua il proprio percorso.
Un abbraccio solidale ^^
Namastè
Meno male che io sono vegana, almeno su questo aspetto ho la coscienza pulita.
RispondiEliminaP.S Mi sono permessa di leggere i commenti precedenti, mi ha colpita quella di LAV quando scrive: "cerco di mangiare carne di animali vissuti felicemente (nei pascoli qui vicino a me, in montagna, possono farlo) e morti serenamente."
Cosa si intende per "morti serenamente"?
Ciao un abbraccio
Ciao Farfallalegger@..."permessa"? chiunque può leggere i commenti precedenti, eheheh...tranne però, che qui io non saprei risponderti :-)
RispondiEliminapersonalmente credo che chiunque sia morto, sempre di cadavere si tratti, ma questa è solo la mia opinione.
Un abbraccio ^_*
Namastè
Per chi abita in città è più difficile trovare gli animali non provenienti da allevamenti intensivi, però cerco di informarmi sui prodotti.
RispondiEliminaFarfallalegger@ io sono un "onnivoro", ma ho la coscienza pulita, cerco di scegliere laddove possibile prodotti non provenienti da allevamenti intensivi. Il problema è che leggendo certi commenti pare che chi mangia carne sia una persona senza cuore, ma non è così. Io le mie idee, ma rispetto le idee altrui. Un mio amico vegano mi ha sempre detto che un difetto di alcuni vegani è il fatto di dover giudicare chi non segue il veganismo e di voler per forza convincere gli altri.
Mangiati la carne... ma anche avere la coscienza pulita, mi sembra troppo
EliminaRicordati che la tua libertà finisce dove inizia quella di un altro essere vivente!
Ciao Paòlo, capisco molto bene cosa intende Farfallalegger@ quando parla di "coscienza pulita" perchè come ben saprai, anche io sono "erbivora" :-)
RispondiEliminaEd è una sensazione di "non colpevolezza" o se preferisci di "non complicità" forse difficile da spiegare in due parole a chi ancora si nutre di carne.
Anche perchè quando si prova a spiegare si ricevono risposte "piccate" come in questo caso.
Inoltre tu dici: "Io ho le mie idee, ma rispetto le altrui"...permettimi però di dire che qui non si tratta di idee ma di comportamenti.
Ed i comportamenti impattano, che ci piaccia o no, sul pianeta ed i suoi abitanti.
Detto questo ognuno scelga serenamente ed agisca come meglio crede, con la consapevolezza però, che i suoi comportamenti ricadono anche sugli altri.
Un abbraccio e buona giornata
Namastè
Bello come una favola a lieto fine! Peccato che nella vita reale questo racconto strappalacrime (nel senso che è talmente commovente che non se ne può fare a meno) abbia pochissimi riscontri e statisticamente sia pressoché … “mitologico”
RispondiEliminapenso sia inutile arrovellarsi circa la “purezza” di erbivori contro carnivori perché il discorso dovrebbe allargarsi a dismisura ad infiniti altri “punti di vista”
resta, comunque la si voglia pensare, la “tragedia ” della vita che costringe ogni essere vivente a sopravvivere a spese di un altro più debole ( forse un giorno qualcuno dimostrerà, più che auspicarlo, anche la vita “sensibile” delle piante e chi sarà vivo per allora, dovrà necessariamente confrontarsi con questo problema)
complimenti per il blog veramente interessante (che ho scoperto grazie ad Erborista1)
Ciao oude, benvenuto/a :-)
RispondiEliminaInfatti l'intento di questo post era solo quello di condividere con altri una storia che personalmente trovo sia molto tenera, e che dovrebbe porre, forse, l'attenzione sul fatto che gli anima-li abbiano delle sensibilità e provino emozioni...punto... e non certo di scatenare tutta una serie di polemiche inutili su chi sia più bravo e più puro e chi no.
Come più volte ho detto, continuo ad essere convinta che ognuno debba compiere il proprio percorso evolutivo - inteso anche in termini interiori e spirituali - all'interno del quale operare delle scelte in assoluta libertà, senza per questo, incorrere necessariamente nel giudizio altrui.
Grazie della visita e dei complimenti, a presto ;-)
Namastè
Scusami Rosa, lungi da me l'intenzione di innescare una polemica...anche perchè io, nonostante sia vegana, non giudico nessuno e credo molto nella libertà dell'individuo.
RispondiEliminaChiudo e ci sentiamo al prossimo post. Abbraccio annaMaria
Ciao AnnaMaria e di cosa dovresti scusarti...?
RispondiEliminaTranquilla nessun problema, so cosa intendevi dire e lo condivido.
Un abbraccio solidale ^^
Namastè
Non verranno mai denunciate a sufficienza le sevizie agli animali!
RispondiEliminaSì purtroppo è così Adriano e devo dirti che capisco sempre meno chi maltratta e sfrutta gli anima-li ...
RispondiEliminaAbbraccio^^
Namastè
Sembra un racconto da "mille e una notte"...
RispondiEliminaCiao M, hai proprio ragione, in effetti è davvero così ;-))
RispondiEliminaAbbraccio^^
Namastè
Forse la storia non è vera, ma è sicuramente verosimile, infatti è probabile che coloro che uccidono questi meravigliosi animali, incrociandone lo sguardo atterrito, ne rimangono turbati e decidono di rinunciare ad un "lavoro" cosi. Coloro che mangiano carne dovrebbero avere il coraggio di uccidere personalmente una creatura cosi bella e sensibile, sono sicura che molti rinuncerebbero.
RispondiEliminaHo sentito personalmente (purtroppo abito nella bassa lombarda) i maiali piangere ... così come i vitelli. Sono certa che essi siano coscienti di dove li stiano portando. Sono d'accordo, ovviamente, non si può fondare una civiltà sul dolore e sulla morte, ma è esattamente quello che facciamo con il genocidio animale.
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