A quasi tre settimane dalla prima devstante scossa che ha sfigurato il volto di molti paesi dell'Emilia Romagna, dopo parate, feste
e presenzialismi assortiti in giro per l'Italia, il presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano ha trovato un pomeriggio libero per
recarsi in visita dai tanti disgraziati che hanno perso la casa ed il
lavoro e nel frattempo di scosse hanno dovuto subirne qualche altro
centinaio.
Nella conferenza stampa, svoltasi rigorosamente a porte chiuse lontano dalla folla, Napolitano ha voluto rassicurare i terremotati in merito alla presenza dello stato al loro fianco.
Nella conferenza stampa, svoltasi rigorosamente a porte chiuse lontano dalla folla, Napolitano ha voluto rassicurare i terremotati in merito alla presenza dello stato al loro fianco.
Presenza che gli emiliani ed i romagnoli non avevano comunque mancato
di percepire, con la guardia di finanza impegnata a controllare gli
scontrini nei bar degli sfollati e il fisco che pretende il pagamento
dell'iva sulle tende donate ai terremotati. Stato che magari evapora
sulle onde del DL 59, quando si tratta di affrontare il tema della
ricostruzione, ma è sempre ben presente allorquando, terremoto o non
terremoto si tratta di riscuotere.
Nonostante i pressanti impegni che lo attendono, Napolitano ha trovato
anche il tempo per una rapida visita a Mirandola, dove tenuto al riparo
dai contestatori che fischiavano sonoramente sia lui che il sindaco, si è
trattenuto qualche minuto all'interno della tendopoli a conversare con
alcuni terremotati accuratamente selezionati dalla digos.
Dopo avere rinunciato ad una passeggiata nel centro cittadino, temendo
il contatto con chi selezionato non era, il presidente è risalito sulla
"propria" auto blu, per tornare ad occuparsi di cose importanti,
lasciando in tutta fretta la terra d'Emilia Romagna e la gente che vi
vive, con la quotidiana compagnia di una trentina di scosse giornaliere.
I personaggi di alta statura morale, dimostrano sempre la propria
grandezza attraverso i piccoli gesti del loro quotidiano, il popolo li
ama e loro lo amano e qualora il popolo dimostri di non amarli
abbastanza, basta risalire in macchina e lasciare che ci pensino i
poliziotti ad educare con il manganello quella massa d'ingrati che in
fondo non li meritano.
Buon viaggio, Presidente!
Tu ti alzi Rosa, e io vado a letto! Mi trovo infatti negli States! Quindi buonanotte a me e buongiorno a te! E, da quello che riporti, vedo che il buongiorno si vede non dal tuo mattino, ma dalla mia notte fonda :-(
RispondiEliminaGià, caro Nico è da tempo ormai che il mattino non preannuncia nulla di buono, purtroppo!
EliminaBuona notte a te e buona permanenza negli States, a presto :)
Un abbraccione.
Namastè