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http://www.radicali.it - Il 2 Luglio 2010, 452 giorni dopo il terremoto, i radicali italiani visitano la zona rossa, durante il Comitato Nazionale di Radicali Italiani straordinario a L'Aquila-Ovindoli.
M. Pannella, E. Bonino Vicepresidente del Senato, una delegazione di 6 parlamentari radicali, il Segr. di Radicali Italiani Mario Staderini, il Tesoriere De Lucia e altri dirigenti hanno visitato, assieme al sindaco Massimo Cialente, il centro storico del capoluogo abruzzese devastato dal terremoto.
Leggi il Dossier L'Aquila: paradigma dell'assenza di democrazia e diritto - http://www.radioradicale.it/dossier-l...
Dal 2 al 4 luglio si è tenuto a L'Aquila e a Ovindoli il Comitato nazionale di Radicali Italiani.
Si è scelto di tenere il Comitato in Abruzzo perché la tragedia del terremoto del 2009 ha messo a nudo una serie di nodi centrali per la lettura radicale del regime italiano: il mancato rispetto della legalità, che si traduce in strage di vite; il dissesto idrogeologico e l'assenza di governo del territorio; una gestione emergenziale, tipica della partitocrazia, che cancella la certezza del diritto ed ogni possibilità di controllo democratico; il mancato funzionamento della giustizia; l'assenza di un'informazione corretta, che dia davvero al cittadino la possibilità di "conoscere per deliberare".
Riprese di Virginia Fiume
Montaggio di Francesco D'Ambrosio
GRAZIE GILLA PER LA SEGNALAZIONE
M. Pannella, E. Bonino Vicepresidente del Senato, una delegazione di 6 parlamentari radicali, il Segr. di Radicali Italiani Mario Staderini, il Tesoriere De Lucia e altri dirigenti hanno visitato, assieme al sindaco Massimo Cialente, il centro storico del capoluogo abruzzese devastato dal terremoto.
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Dal 2 al 4 luglio si è tenuto a L'Aquila e a Ovindoli il Comitato nazionale di Radicali Italiani.
Si è scelto di tenere il Comitato in Abruzzo perché la tragedia del terremoto del 2009 ha messo a nudo una serie di nodi centrali per la lettura radicale del regime italiano: il mancato rispetto della legalità, che si traduce in strage di vite; il dissesto idrogeologico e l'assenza di governo del territorio; una gestione emergenziale, tipica della partitocrazia, che cancella la certezza del diritto ed ogni possibilità di controllo democratico; il mancato funzionamento della giustizia; l'assenza di un'informazione corretta, che dia davvero al cittadino la possibilità di "conoscere per deliberare".
Riprese di Virginia Fiume
Montaggio di Francesco D'Ambrosio
GRAZIE GILLA PER LA SEGNALAZIONE
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