Finanze dell’Austria Josef Proell ha detto che Vienna non rilascera’ la prossima tranche di contributi Ue perche’ la Grecia non ha tenuto fede ai suoi impegni con l’Unione Europea, secondo quanto riporta la tv austriaca ORF, in un servizio sulla riunione settimanle del governo. E’ la prima volta che un paese europeo si ribella giustamente all’assurdo andazzo di salvare tutti i partner che sono in difficolta’ (i PIIGS) aumentando a dismisura il livello di indebitamento. Tensioni immediate sul mercato dei bond e dei CDS.
Il rendimento del titolo di stato a 10 anni della Grecia e’ salito di 12 punti base in pochi secondi mentre il CDS relativo al debito sovrano di Atene e’ schizzato di 65 punti al nuovo massimo storico di 951 (quota mille viene considerato il livello ufficioso di default tecnico).
La rata di spettanza dell’Austria per gli aiuti alla Grecia per questo mese e’ di 190 milioni di euro. Questa clamorosa mossa di Vienna rischia di innescare un effetto domino negativo sui bond degli altri paesi PIIGS (Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna) sul grado di sfiducia generale nei confronti dell’euro e dell’Europa Unita nonche’ di rafforzare la strategia di coloro – e sono sempre di piu’ – che non credono piu’ ad una casa europea comune basata soltanto su sacrifici, politiche restrittive, tagli e una vita da “lacrime e sangue” per i cittadini ma non per i politici e i governi che guidano paesi fiscalmente irresponsabili (leggere l’Opinione di Luca Ciarrocca). Secondo gli ultimi rumor provenienti dalle capitali europee anche Helsinki starebbe pensando di chiamarsi fuori. La Finlandia – in particolare – si oppone al salvataggio che si sta studiando per l’Irlanda (80-100 miliardi di euro). Motivo? E’ un paese civile, con un buon governo, un sistema bancario solido e il cui futuro non dipende da sacrifici e pagamenti di contribuenti di altri membri Ue.Come si sa da recente sondaggi (l’ultimo del marzo 2010) i tedeschi per la stragrande maggioranza sono contrari ad offrire qualsiasi tipo di sostegno finanziario alla Grecia. La Germania, che in pubblico parla con l’autorevole voce di Angela Merkel, in privato e’ molto più ostile rispetto a tutti gli altri paesi europei, tra cui i britannici, secondo un sondaggio Harris commissionato dal Financial Times. Quasi un terzo dei tedeschi crede addirittura che ad Atene dovrebbe essere chiesto di lasciare immediatamente l’euro.
via Stampa Libera
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