lunedì 15 novembre 2010

Mangiamo ftalati e mercurio

tratto da: www.aamterranuova.it
 
Una proposta di legge per limitare il pericolo di assunzione di sostanze tossiche come gli ftalati. Pericolo tumori per le stoviglie usa e getta servite nelle mense. Discussione aperta sulle amalgame
L'Ue ha già messo legiferato sull'uso di ftalati nei giocattoli per bambini. Purtroppo però entriamo ancora in contatto con queste pericolose sostanze, usate come agenti plastificanti per migliorare la flessibilità, pensate un po',  di contenitori di cibi e bevande. In questi casi gli ftalati finiscono direttamente in bocca con il cibo che ingeriamo. In Italia, attualmente, è in discussione alla Camera il progetto di legge "Norme per la tutela dei consumatori particolarmente vulnerabili, rispetto ai rischi connessi con l'uso di contenitori di plastica per alimenti" (N. 1209). Primo firmatario della proposta è l'On. Domenico Scilipoti (IDV) che sta portando avanti un altro progetto di legge in materia di impiego di additivi tossici per la preparazione di cibi e bevande destinati all'alimentazione umana (N. 1473).
"Gli ftalati - ha spiegato Scilipoti a Help Consumatori- sono sostanze altamente tossiche presenti in circa l'90 % delle plastiche impiegate in Italia come contenitori di bevande e cibi per uso edibile. L'allarme riguarda soprattutto le plastiche a contatto con cibi caldi, ghiacciati, oleosi o alcolici. Quando mettiamo bevande e cibi caldi in un piatto di plastica questo si riscalda e sostanze quali i ftalati si trasferiscono nel cibo e con l'ingestione nel nostro organismo. Con questa proposta di legge chiediamo che questi prodotti vengano eliminati e sostituiti con plastiche prodotte da derivati del fossile e del biologico. Si tratta di sostanze senza rischi per la salute umana. Il rischio per la popolazione è alto. Basti pensare che l'80% degli ospedali impiegano contenitori di plastica nelle mense, come accade anche per le scuole e nelle mense aziendali.".

Secondo Scilipoti si dovrebbe sempre lavare le stoviglie usa e getta prima di usarle. Questo perché durante lo stampaggio microparticelle possono depositarsi nel contenitore e quindi poi migrare nel cibo e trasferirsi nel nostro organismo.
Il principale pericolo dell'assunzione per lungo tempo di ftalati da parte dei cittadini è l'insorgere di malattie degenerative anche gravi, come alterazioni cellulari che possono portare alla formazione di neoplasie o tumori. I rischi vengono inoltre amplificati dall'accumulo: una sostanza assunta da sola in una certa quantità potrebbe anche non determinare una patologia grave, ma potrebbe avere effetti molto gravi nel caso di sinergia con altre sostanze.

Riguardo agli additivi il parlamentare dell'Idv dichiara che "alcune di queste sono vietate a livello europeo ma ancora in circolazione nel nostro Paese, visto che l'Italia ha parzialmente recepito quanto stabilito dall'Ue. La giustificazione di questo comportamento è che non ci sono sufficienti studi scientifici che dimostrano la cancerogenicità o tossicità di queste sostanze. Un caso simile riguarda la presenza del mercurio nelle amalgame dentarie, consentita nel nostro Paese ma vietata altrove. La catena alimentare non è l'unica via attraverso la quale rischiamo di assumere additivi tossici, in quanto questi sono presenti in molti farmaci previsti dai protocolli terapeutici. E' necessario, quindi, legiferare affinché queste sostanze dichiarate ad alto rischio non vengano più utilizzate per la produzione di cibi e farmaci".
 
Fonte: Help Consumatori

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