da Promiseland
In Belgio una proposta di legge vuole proteggere gli animali con il Codice Civile, definendoli esseri viventi e sensibili.
Per il Diritto infatti gli animali sono degli oggetti come gli altri, esattamente come dei soprammobili.
In base al Codcie Civile di questo Paese, che data del 1804, l’articolo 528 stabilisce che gli animali, siano essi da compagnia come cani e gatti, o in libertà nell’ambiente come gli uccelli e i serpenti, sono dei beni mobili. L’articolo 524 fa delle eccezioni per gli animali da allevamento o in genere utilizzati a fini commerciali e sfruttati a questi fini, pesci, mucche, maiali, volatili etc. diventano in questo caso “beni immobili” (grottesca definizione se si pensa che nella maggior parte dei casi negli allevamenti intensivi questa è la triste realtà, non solo su carta!).
Secondo quanto riportato la senatrice Christine Defraigne ha depositato una proposta di legge che va contro questo status quo e vuole modificare lo stato giuridico degli animali.
Viene proposta infatti la creazione dell’articolo 515 ne C.C. che vuole prevedere: “che questi esseri viventi sono dotati di sensibilità in quanto dotati di sistema nervoso superiore, il quale li rende scientificamente adatti a sentire dolore e a provare emozioni. Gli animali devono essere posti in condizioni consone al rispetto del loro benessere”. Questa sarebbe una rivoluzione il cui annuncio è stato dato il 4 ottobre, giornata che da 82 anni viene festeggiata come Giornata Mondiale degli Animali.
Christine Defraigne è anche Presidente della Commissione di Giustizia del Senato, carica che potrebbe aiutare l’iniziativa. Fra gli operatori del settore c’è entusiasmo, Léonard Monami, Presidente dell’Associazione belga di identificazione e registrazione canina, definisce questa proposta di legge rivoluzionaria.
Se verrà approvata in Belgio gli animali non saranno più delle “cose”, ma degli esseri viventi senzienti, capaci di provare dolore ed emozioni! Questa azione provocherà anche la modifica di sei altri articoli del Codice Civile.
Il Belgio non sarà il primo in Europa a fare questo importante passo, Svizzera, Russia, Germania, Polonia, Austria e Moldavia hanno già provveduto a stabilire che “gli animali non sono oggetti e sono protetti da leggi specifiche”.
A rafforzare la necessità di questo cambiamento arrivano i numeri: in Belgio 836.000 famiglie ospitano un cane, 1.067.000 dei gatti e 757 milioni di euro sono spesi per loro ogni anno: è tempo che le cose cambino.
Il parere di Christine Defraigne è che il nuovo statuto previsto per gli animali servirà, in un secondo tempo, anche a inasprire le sanzioni degli atti di crudeltà e dei maltrattamenti verso tutti gli animali, compreso il traffico e i furti degli stessi.
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