Data di pubblicazione dell'appello: 12.07.2010
Status dell'appello: attivo
Aggiornamento AU: 211/09 MDE 13/075/201
- Sakineh Mohammadi Ashtiani © Archivio Privato
Sakineh Mohammadi Ashtiani, 43 anni, madre di due figli, è detenuta nel braccio della morte nel carcere di Tabriz, nord-ovest dell'Iran. L'8 luglio 2010, l'Ambasciata iraniana a Londra ha annunciato che non sarebbe stata lapidata, ma la condanna a morte potrebbe essere comunque eseguita, anche tramite lapidazione.
Sakineh Mohammadi Ashtiani è stata condannata nel maggio 2006 per aver avuto una "relazione illecita" con due uomini ed è stata sottoposta a 99 frustate, come disposto dalla sentenza. Successivamente è stata condannata alla lapidazione per "adulterio durante il matrimonio", accusa che lei ha negato.
A seguito della mobilitazione internazionale delle ultime settimane contro la sua esecuzione della, l'Ambasciata iraniana a Londra ha rilasciato una dichiarazione l'8 luglio 2010, affermando che la condanna di Sakineh Mohammadi Ashtiani non sarebbe stata eseguita tramite lapidazione. Tuttavia, la sua posizione legale non è chiara, dal momento che il suo avvocato non ha ricevuto alcuna comunicazione ufficiale sulla commutazione della sua condanna a morte.
Durante il processo, Sakineh Mohammadi Ashtiani ha ritrattato una "confessione" rilasciata sotto minaccia durante l'interrogatorio e ha negato l'accusa di adulterio. Due dei cinque giudici hanno ritenuto la donna non colpevole, facendo presente che era già stata sottoposta a fustigazione e aggiungendo di non aver trovato le necessarie prove di adulterio a suo carico. Tuttavia, i restanti tre giudici, tra cui il presidente del tribunale, l'hanno ritenuta colpevole sulla base della "conoscenza del giudice", una disposizione della legge iraniana che consente ai giudici di esprimere il loro giudizio soggettivo e verosimilmente arbitrario di colpevolezza anche in assenza di prove certe e decisive. Giudicata colpevole dalla maggioranza dei cinque giudici, Sakineh Ashtiani Mohammadi è stata condannata alla lapidazione.
Leader of the Islamic Republic
Ayatollah Sayed 'Ali Khamenei, The Office of the Supreme Leader
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Tehran, Islamic Republic of Iran
Email: info_leader@leader.ir;
via website: http://www.leader.ir/langs/en/index.php?p=letter (English); http://www.leader.ir/langs/fa/index.php?p=letter ( Persian)
Your Excellency,
I am writing to you as supporter of Amnesty International, the non governmental organization which since 1961 has been working in defense of human rights, wherever they are violated.
I urge you not to execute Sakineh Mohammadi Ashtiani by stoning or any other means.
I call on you to clarify her current legal status to her and her lawyer.
I state that Amnesty International opposes the criminalization of consensual sexual relations, and I urge you to speedily enact legislation that unequivocally bans stoning as a legal punishment and does not permit the use of other forms of the death penalty or flogging or imprisonment against those convicted of "adultery".
Thank you for your attention.
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