Ancora un anno…un altro
che s’aggiunge alla catena…
ancora un numero! Un altro
che s’accumula
a far di tempo altissima montagna.
Al sollevar lo sguardo
un altro grado approfondir la vista
all’orizzonte…Così
Gli anni di gioventù s’attardano
cercando dentro sé ricordi antichi.
Ed i Linguaggi cambiano pur sempre uguali
a sé stessi e al divenire
quel che fu sogno di libertà
oggi è follia
fastidiosa utopia.
Di quel che fu diritto oggi si fa lacciuolo
e l’uomo nuovo é povero…più povero di ieri
Libertà
persino lei cambia concetto
cerebro prigioniero in una scatola
La ribellione…quasi una mallattia
gli amici d’un tempo sai si fanno Boia
La solitudine accoglie la memoria
il chicchiericcio intorno
che non è mai ricordo è confusione
e l’urlo e l’ululato…e la violenza sciocca
Ancora un anno…un altro
e le parole del potere
che son sempre le stesse
solo che noi cambiamo e non è sempre in meglio
quel che era roccia ora si fa sabbia
personalmete invecchio vado rompendomi
e son sempre più solo!
Solo con il mio amore sia ringraziato Iddio
sia benedetta lei e la sua pazienza
Dov’è speranza? Nascosta da una nube?
Manca il coraggio d’ogni diversità
manca la voglia
il vanto d’esser altro
d’essere pecora nera,
manca diversità da questo mondo…
persino alternativa è tutta eguale
Ancora un anno…un altro
Densa, umana, dolente, vibrante, erudita.
RispondiEliminaCiao Adriano, difficile aggiungere altro alle tue parole.
RispondiEliminaMio marito Giandiego ringrazia!
Abbraccio
Namastè
Giandiego è riuscito ad esprimere una malinconia storica che ci avvolge tutti.
RispondiEliminaNamastè
Sì, sono d'accordo Francesco :-)
RispondiEliminaUn abbraccio
Namastè