Big Pharma sotto inchiesta per corruzione
fonte: www.informasalus.it
Big Pharma – in questo caso identificata con la Merck&Co., la Bristol-Myers Squibb, la GlaxoSmithKline e l'AstraZeneca - è sotto inchiesta per corruzione all’estero da parte del Dipartimento di giustizia e della Sec, la Consob americana.
Tangenti a medici, politici, agenti di commercio, cliniche e ospedali per ottenere le autorizzazioni per un farmaco, far approvare una medicina o far scegliere un prodotto piuttosto che un altro: queste, in sostanza, le accuse rivolte alle multinazionali dei farmaci.
L’inchiesta è partita sulla base del Foreign Corrupt Practices Act, legge del 1977 che vieta alle compagnie quotate in borsa di pagare funzionari degli altri paesi per fare affari. Si tratta di un’inchiesta globale: tra i paesi sotto esame ci sarebbero Brasile, Cina, Germania, Polonia, Russia, Arabia Saudita e Italia.
Dopo aver ricevuto una lettera del Dipartimento di Giustizia che chiede di giustificare i movimenti di denaro, le compagnie sotto accusa hanno risposto che stanno già collaborando.
Gli interessi in gioco sono sicuramente alti considerando che il business di Big Pharma all’estero è un terzo del suo totale, più di 103 miliardi di dollari.
Big Pharma – in questo caso identificata con la Merck&Co., la Bristol-Myers Squibb, la GlaxoSmithKline e l'AstraZeneca - è sotto inchiesta per corruzione all’estero da parte del Dipartimento di giustizia e della Sec, la Consob americana.
Tangenti a medici, politici, agenti di commercio, cliniche e ospedali per ottenere le autorizzazioni per un farmaco, far approvare una medicina o far scegliere un prodotto piuttosto che un altro: queste, in sostanza, le accuse rivolte alle multinazionali dei farmaci.
L’inchiesta è partita sulla base del Foreign Corrupt Practices Act, legge del 1977 che vieta alle compagnie quotate in borsa di pagare funzionari degli altri paesi per fare affari. Si tratta di un’inchiesta globale: tra i paesi sotto esame ci sarebbero Brasile, Cina, Germania, Polonia, Russia, Arabia Saudita e Italia.
Dopo aver ricevuto una lettera del Dipartimento di Giustizia che chiede di giustificare i movimenti di denaro, le compagnie sotto accusa hanno risposto che stanno già collaborando.
Gli interessi in gioco sono sicuramente alti considerando che il business di Big Pharma all’estero è un terzo del suo totale, più di 103 miliardi di dollari.
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