La notizia è di alcuni mesi fa, ma in Italia è quasi completamente sconosciuta. Jaime Maussan, conduttore del programma televisivo messicano Tercer Milenio, ha condotto con Fernando Correa un'indagine di alcuni mesi su un'incredibile foto di cui è entrato in possesso durante un convegno tenutosi a Los Angeles lo scorso anno. La foto, analizzata per verificarne l'attendibilità da uno studio italiano ed un'altro messicano, risulta assolutamente non contraffatta ed originale e ritrae un raggio di luce che parte dalla cuspide della piramide maya di Kukulkan, a Chichen Itza, nella penisola dello Yucatan.
Una famiglia di salvadoregni, residenti a Los Angeles ed in vacanza nello Yucatan, è stata testimone di questo fenomeno, già conosciuto in Messico, ma raramente fotografato.
Vi riassumo brevemente la storia di questa foto, che potete seguire ed osservare direttamente nella puntata televisiva di Tercer Milenio.
Il 24 luglio del 2009 il capofamiglia salvadoregno stava fotografando con un I phone le sue due bambine che posavano dinanzi alla piramide di Kukulkan; al terzo scatto, qualcosa di strano compare nel display di preview della foto. Sbalorditi dall'accaduto i turisti, che non avevano tantomeno visto ad occhio nudo il raggio che avevano immortalato, fanno subito vedere la foto ad una signora nativa indios che stava piangendo, la quale gli disse che "Eran mi antepasados, mis abuelos..", tradotto in italiano: "Erano i miei antenati i miei nonni..", ed aggiunse che era meglio che non la condividesse con nessuno.
Una famiglia di salvadoregni, residenti a Los Angeles ed in vacanza nello Yucatan, è stata testimone di questo fenomeno, già conosciuto in Messico, ma raramente fotografato.
Vi riassumo brevemente la storia di questa foto, che potete seguire ed osservare direttamente nella puntata televisiva di Tercer Milenio.
Il 24 luglio del 2009 il capofamiglia salvadoregno stava fotografando con un I phone le sue due bambine che posavano dinanzi alla piramide di Kukulkan; al terzo scatto, qualcosa di strano compare nel display di preview della foto. Sbalorditi dall'accaduto i turisti, che non avevano tantomeno visto ad occhio nudo il raggio che avevano immortalato, fanno subito vedere la foto ad una signora nativa indios che stava piangendo, la quale gli disse che "Eran mi antepasados, mis abuelos..", tradotto in italiano: "Erano i miei antenati i miei nonni..", ed aggiunse che era meglio che non la condividesse con nessuno.
Ma il turista non le fece caso e subito dopo, riconoscendo in un gruppo di turisti un volto noto della televisione, si reca da lui per mostrargli la foto. Si tratta del giornalista e presentatore televisivo messicano Renè Franco, che rimane anch'esso colpito dalla foto.
La storia si fa quindi più interessante perchè Renè Franco a sua volta ha invitato nel suo programma televisivo 'Es de noche ya llegue' l'altro presentatore Jaime Maussan, al quale racconta e conferma direttamente l'accaduto, aggiungendo che quando successe lui si trovava al seguito di una guida turistica, che quando osservò la foto gli disse "Esta hay que guardarlas, di esta ne hay pocas pero si occurren" ovvero "Bisogna conservare questa foto, di queste ve ne sono poche, però si che succede".
La storia è questa e, per quanto sorprendente, è stata ufficialmente riconosciuta come veritiera, andandosi a sommare a molte altre storie che vengano raccontate sulla pitamide di Kukulkan ed i suoi strani fenomeni.
Alcuni anni fa mi capitò di parlare con un console del Guatemala in Italia che mi raccontò le strane sensazioni che si provano in cima a quella piramide ed il fatto che non riuscì a far funzionare la sua fotocamera quando cercò di scattare foto dalla sommità . Circostanza, quest'ultima, che mi è stata confermata anche da una mia amica, che alcuni anni fa si trovava in viaggio di nozze in Messico. A loro capitò che non riuscirono a scattare solo due foto dalla cima della piramide; la macchinetta poi si spense e smise di funzionare.
Non saprei che altro aggiungere, a parte il fatto che effettivamente su quella, come probabilmente su altre piramidi, si creano strani campi di energie, ma la scienza ufficiale non riesce o non vuole spiegare o scoprirne le causee. Ormai è risaputo che esista la volontà di non diffondere la verità sulla nostra storia antica, e sui soggetti storici che la popolarono.
Ai più arguti e curiosi l'invito ad approfondire personalmente questo e mille altri fenomeni che ci separano da una comprensione più chiara della nostra perduta storia passata, delle nostre vere origini e radici.
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