fonte: www.terranews.it
BRUXELLES. Niente denaro a chi non rispetta i patti. L’emergenza rifiuti travalica i confini nazionali e torna ad avere eco sul tetto d’Europa.
Niente denaro a chi non rispetta i patti. L’emergenza rifiuti travalica i confini nazionali e torna ad avere eco sul tetto d’Europa. Il portavoce del commissario all’ambiente della Commissione europea, Janez Potocnik, ha espresso preoccupazione per i fatti di Terzigno, e si augura che il tutto si risolva «il più presto possibile e in maniera adeguata». Ma l’Unione non si ferma ad auspici e speranze. «La Campania si può scordare di vedere sbloccati i 145 milioni di euro di fondi europei, attualmente congelati dalla Commissione europea, per l’apertura di una discarica in un parco nazionale», ha assicurato la presidente della Commissione d’inchiesta parlamentare europea, la laburista olandese Judith Merkies, che ha poi sottolineato come l’Italia non stia onorando gli accordi presi nei mesi scorsi.
Niente nuove discariche all’interno del parco: questa la promessa fatta a Bruxelles dalle autorità campane. Ma le cose stanno andando in tutt’altra direzione. Verso derive «aberranti», a detta della laburista. Poi l’affondo: «La Campania non sta vivendo soltanto una nuova emergenza rifiuti, ma anche una grave situazione ambientale e di perdita del rapporto di fiducia tra governo e cittadini». Soltanto tre settimane fa, la stessa Merkies aveva ringraziato Berlusconi per aver detto che il sito non sarebbe stato aperto. «Promesse che stanno per essere rotte», ha sottolineato l’olandese, secondo cui «un governo è buono quando è affidabile».
E i Verdi europei aggiungono: «Siamo particolarmente allarmati per l’annuncio dell’esecutivo italiano di riaprire la controversa discarica di Cava di Vitiello, in totale conflitto con le garanzie date in precedenza». L’eurodeputata danese Margarete Auken ha affermato che ci sono molte ragioni concrete per credere che il sito sia del tutto inadatto: «Così si va incontro a un nuovo disastro ambientale nella regione, una situazione – ha detto l’esponente verde - aggravata dagli atti di violenza della polizia contro manifestanti pacifici che stanno cercando di prevenire che la discarica diventi operativa». Auken ha poi sollecitato le autorità italiane a fermare immediatamente questo «crimine contro l‘ambiente» e ha chiesto anche ulteriori interventi da parte della Corte di giustizia europea.
Niente nuove discariche all’interno del parco: questa la promessa fatta a Bruxelles dalle autorità campane. Ma le cose stanno andando in tutt’altra direzione. Verso derive «aberranti», a detta della laburista. Poi l’affondo: «La Campania non sta vivendo soltanto una nuova emergenza rifiuti, ma anche una grave situazione ambientale e di perdita del rapporto di fiducia tra governo e cittadini». Soltanto tre settimane fa, la stessa Merkies aveva ringraziato Berlusconi per aver detto che il sito non sarebbe stato aperto. «Promesse che stanno per essere rotte», ha sottolineato l’olandese, secondo cui «un governo è buono quando è affidabile».
E i Verdi europei aggiungono: «Siamo particolarmente allarmati per l’annuncio dell’esecutivo italiano di riaprire la controversa discarica di Cava di Vitiello, in totale conflitto con le garanzie date in precedenza». L’eurodeputata danese Margarete Auken ha affermato che ci sono molte ragioni concrete per credere che il sito sia del tutto inadatto: «Così si va incontro a un nuovo disastro ambientale nella regione, una situazione – ha detto l’esponente verde - aggravata dagli atti di violenza della polizia contro manifestanti pacifici che stanno cercando di prevenire che la discarica diventi operativa». Auken ha poi sollecitato le autorità italiane a fermare immediatamente questo «crimine contro l‘ambiente» e ha chiesto anche ulteriori interventi da parte della Corte di giustizia europea.
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