Rigettato dal TAR il ricorso dell'Ilva contro l'ordinanza sindacale sulla cokeria
fonte: Peacelink
La vicenda del benzo(a)pirene avrebbe danneggiato l'immagine dello stabilimento Ilva tanto da compromettere la possibilità di aggiudicarsi una commessa per la costruzione di un gasdotto in Thailandia.
1 ottobre 2010
"L'ordinanza del Sindaco di Taranto sul benzo(a)pirene e l'inchiesta della magistratura ionica danneggiano l'immagine dello stabilimento Ilva tanto da compromettere la possibilità di aggiudicarsi una commessa per la costruzione di un gasdotto in Thailandia.
E' stata questa la difesa tentata ieri mattina dai legali dello stabilimento siderurgico dinanzi al TAR di lecce.
L'Ilva ha fatto ricorso al tribunale regionale amministrativo chiedendo la sospensiva e l'annullamento dell'ordinanza con la quale Stefano invitava l'azienda a presentare un piano per far rientrare gli elevati valori di banzo(a)pirene, acclarato cancerogeno, rilevati dall'Arpa al rione Tamburi".
E' stata questa la difesa tentata ieri mattina dai legali dello stabilimento siderurgico dinanzi al TAR di lecce.
L'Ilva ha fatto ricorso al tribunale regionale amministrativo chiedendo la sospensiva e l'annullamento dell'ordinanza con la quale Stefano invitava l'azienda a presentare un piano per far rientrare gli elevati valori di banzo(a)pirene, acclarato cancerogeno, rilevati dall'Arpa al rione Tamburi".
Fonte: Corriere del Giorno 30/9/2010
Il Tar di Lecce ha respinto il ricorso presentato dall’Ilva di Taranto contro l’ordinanza comunale del luglio scorso sull’inquinamento da benzoapirene. Il sindaco di Taranto, Ippazio Stefano, chiedeva all’azienda provvedimenti per ridurre le emissioni nell’arco di 30 giorni.
Il comitato cittadino “Taranto futura” era intervenuto nel procedimento “ad opponendum” per sostenere le tesi del sindaco pur considerando l’ordinanza in questione incompleta. L’Ilva aveva presentato ricorso sostenendo di avere tempo sino al 31 dicembre 2012 per adeguarsi ai parametri sulle emissioni di benzopirene, in base al decreto legislativo 152 del 2007, che parlava di valore-obiettivo e non di valore-limite.
Il comitato cittadino “Taranto futura” era intervenuto nel procedimento “ad opponendum” per sostenere le tesi del sindaco pur considerando l’ordinanza in questione incompleta. L’Ilva aveva presentato ricorso sostenendo di avere tempo sino al 31 dicembre 2012 per adeguarsi ai parametri sulle emissioni di benzopirene, in base al decreto legislativo 152 del 2007, che parlava di valore-obiettivo e non di valore-limite.
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