lunedì 14 febbraio 2011

Usa, la fiera dell'Est

Ventura, California. All'esposizione di armi anche bambini di 12 anni. E aumentano gli acquisti dopo il massacro di Tucson.
 
 
Scritto per PeaceReporter
Maurizio Bongioanni

Nei pressi della spiaggia di Ventura, a metà strada tra California e Santa Barbara, si svolge il 'Gun Show, la fiera delle armi. Costa nove dollari, mentre i bambini sotto i 12 anni entrano gratis. Un arsenale di pistole, fucili, mitragliatrici, armi da guerra, montagne di munizioni: c'è di tutto nel grande salone espositivo. Molti sono qui dopo la strage di Jared Loughner a Tucson, dove sono morte sei persone tra cui una bambina di nove anni: temono che il parlamento americano vieti presto la vendita delle armi più pericolose. E questo ha generato un'ondata inaspettata: secondo i dati raccolti dall'Fbi sono aumentate notevolmente le vendite di armi semiautomatiche del 16 percento in California, del 38 percento in Illinois, del 33 percento nello stato di New York, del 65 percento in Ohio e del 60 percento in Arizona, lo stato della tragedia avvenuta l'8 gennaio scorso.
Sembrerebbe un paradosso, dopo la strage commessa da Jared Lee Loughner. Ma basta chiedere ai partecipanti della fiera per capire che qui, dove ogni weekend vengono allestite fiere di armi, non lo è. Alcuni sostengono che non sarebbe servito a nulla vietare l'utilizzo delle armi d'assalto perché sono gli uomini che uccidono, non le pistole.
Oppure che la colpa è di chi non ha schedato Loughner fra i soggetti non idonei al possesso di un'arma da fuoco. Chi vuole comprarsi un'arma deve ricevere l'approvazione del ministero della Giustizia. Per questo motivo a una persona schedata non sarebbe possibile entrare in possesso di una pistola. Ma come in tutti i settore anche per le armi esiste il mercato nero da dove si riforniscono gangster e trafficanti.
Altri ancora sostengono che non è giusto punire un'intera nazione per l'operato di uno squilibrato. Il diritto di possedere armi è garantito dal secondo emendamento della Costituzione americana scritta nel 1789, sullo stesso piano, insomma, della libertà di espressione e della libertà di stampa. "Una milizia ben gestita è necessaria per la sicurezza di una nazione libera e il diritto dei cittadini di possedere armi non deve essere violato", così si legge. Su questo le interpretazioni si dividono: c'è chi sostiene che la logica dei padri fondatori fosse quella di concedere il diritto di armarsi nel caso di un'invasione da parte di stranieri. Ma oggi l'interpretazione dominante è quella del diritto di possedere armi tout-court.
Perciò c'è chi usa armi per divertimento, chi per difendere i suoi allevamenti dai predatori e chi per sparare a ladri e rapinatori. Ma è frequente sentire qualcuno pronto a imbracciare i fucili contro il governo se, ad esempio, passasse la riforma sanitaria in quanto obbligherebbe a comprare un prodotto, quello dell'assicurazione medica, contro il volere personale degli individui.
Non sono punti di vista così estremi, o almeno, non per questa zona di mondo. John LaForest, rappresentante della potentissima lobby National Rifle Association, dà un'interpretazione esemplare del secondo emendamento, che a un diritto aggiunge la provenienza divina: "I principi del Bill of Rights (la sezione della Costituzione che contiene tale emendamento, ndr) ce li ha dati Dio e nessuno ce li può portare via. La Costituzione è stata scritta da uomini ispirati da Dio".

http://it.peacereporter.net/articolo/26579/Usa%2C+la+fiera+dell%27Est

2 commenti:

  1. Il secondo emendamento scaturisce dal fatto che quello americano è un popolo nato dal genocidio di un altro.

    RispondiElimina
  2. E' vero ruhevoll! E non a caso sono rimasti quel che erano, un popolo armato ed eternamente in guerra.
    Le conseguenze drammatiche sono sotto gli occhi di tutti...eppure le Lobbyes dei mercanti d'armi eleggono i presidenti statunitensi e determinano la politica di questo paese...e del mondo purtroppo...

    Abbraccione
    Namastè

    RispondiElimina

La moderazione dei commenti è stata attivata. Tutti i commenti devono essere approvati dall'autore del blog.
Non verranno presi in considerazione gli interventi non attinenti agli argomenti trattati nel post o di auto-promozione.

Grazie.