lunedì 11 ottobre 2010

In Abruzzo 30 ettari di bosco saranno abbattuti per... favoreggiamento della prostituzione

Migliaia di salici e pioppi lungo il fiume Tronto sono "colpevoli" di offrire rifugio alle prostitute


Wwf, Lipu, Pro Natura

ROMA. Favoreggiamento della prostituzione: rei di questo grave reato migliaia di alberi verranno presto passati per le motoseghe lungo il Fiume Tronto, nel versante abruzzese. Dalla festa dell'Albero, promossa in questi anni per sensibilizzare i giovani alla difesa della natura, con nonchalance gli stessi enti sembrano ora voler passare a...fare la festa all'albero.
Dopo appostamenti, indagini (ma non pedinamenti, in considerazione della natura dei soggetti indiziati) sono alcuni enti ed istituzioni, tra cui la Regione Abruzzo, a stabilire che gli alberi, rei di essere nati e cresciuti lungo il loro habitat naturale, il fiume Tronto, offrivano rifugio alle decine di prostitute che vengono sfruttate lungo la Bonifica del Tronto.
Le istituzioni non hanno applicato neanche le attenuanti generiche. Tra queste l'aver assorbito migliaia di tonnellate di anidride carbonica e aver reso all'uomo prezioso ossigeno; l'aver creato una fascia di filtro affinché pesticidi, diserbanti e fertilizzanti in agricoltura non arrivassero nelle acque del fiume; l'aver dato ospitalità e rifugio a decine di migliaia di animali in un territorio divenuto sempre più ostile alla vita; l'aver difeso dall'erosione dei suoli un'importante area collinare.
Niente da fare.
Apprendiamo dalla stampa che un bosco rigoglioso di 30 ettari che crea gravi problemi all'ordine pubblico verrà raso al suolo in tre mesi di lavoro, calcolati con meticoloso impegno dai tecnici del locale consorzio di bonifica. Vani finora gli appelli di alcune voci di protesta che si sono levate da increduli abitanti dei luoghi, con lettere ai giornali e comunicati stampa.
WWF, LIPU e ProNatura hanno inviato una lettera alle istituzioni coinvolte con un appello per fermare questa azione priva di qualsiasi senso. Si fermino le motoseghe e si affronti questa situazione moltiplicando l'assistenza sociale e le azioni volte ad alleviare il disagio, senza prendersela con gli alberi e reprimendo, invece, con ancora più forza chi sfrutta decine di donne. I popoli antichi, spesso ritenuti primitivi, pensavano che "gli alberi fossero le colonne che sorreggono il cielo". Le associazioni auspicano che gli enti ci ripensino attingendo alla fonte di questa antica saggezza.

1 commento:

  1. La geniale idea della giunta regionale abruzzese, sollecitata dal prefetto di Teramo (almeno così riporta il quotidiano “Il Centro”) è stata pubblicata il giorno 23 settembre 2010 e già il giorno seguente il circolo di Teramo di Sinistra Ecologia e Libertà aveva ironicamente commentato così:
    Il Circolo SEL di Teramo si complimenta per il provvedimento sulla prostituzione

    Il portavoce del Circolo SEL di Teramo, Roberto Romualdi si complimenta con la Regione Abruzzo per il provvedimento sulla prostituzione.

    “Il Circolo di Sinistra Ecologia e Libertà di Teramo apprende dai giornali odierni che la Regione Abruzzo, sommersa in queste ore da ben altri problemi, ha approvato un geniale provvedimento volto alla risoluzione del problema della prostituzione consistente nel taglio della vegetazione lungo la strada della bonifica del Tronto.
    Il circolo SEL di Teramo esprime il proprio compiacimento per l’interesse che le istituzioni dedicano a tale fenomeno e, soprattutto, per l’efficacia che tale iniziativa avrà sulla regolamentazione della prostituzione nella nostra regione anche se ci permettiamo di suggerire, in caso si volesse eliminare il problema definitivamente, di provvedere, oltre al taglio della vegetazione, anche al taglio degli organi maschili utilizzati all’uopo

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