fonte: www.terranews.it
Alessandro Polinori (Terra Lazio)
ANIMALI. A San Vittore del Lazio e a Cervaro sono comparsi volantini contro gli ambientalisti con l’invito a avvelenare cervi e caprioli.
Ha lasciato tutti senza parole la folle dichiarazione di guerra agli animali ed al personale dei parchi diffusa attraverso un volantino in Provincia di Frosinone. Da qualche giorno, infatti, sui muri di San Vittore del Lazio e di Cervaro, sono comparsi volantini intitolati “Ambientalismo estremo a danno degli agricoltori e degli allevatori – Appello a tutti i cittadini danneggiati”, in cui, in un’escalation di violenza verbale, si invita la popolazione a preparare bocconi avvelenati per uccidere cervi, caprioli, lupi, orsi, volpi e cinghiali, dando precise indicazioni su come preparare queste “armi”, in modo da provocare sofferenze agli animali senza essere identificati.
Ma non basta. Nel testo si incita anche a “liberare il territorio dall’oppressore ambientalista e dai vampiri dei parchi”, invitando, “se si incontrano sulla propria strada beni mobili o immobili dei guardiani e dei dirigenti dei parchi o loro accoliti (definiti “spie”), ad incendiare, danneggiare o devastare in ogni modo, avendo cura di essere uniti e silenziosi per colpire al cuore il nemico che ci affama”.
Un attacco senza precedenti alla fauna ed ai cosiddetti “parchisti”, che ha già provocato la morte per avvelenamento di 6 cani (molti altri sono stati ritrovati moribondi), mentre non si hanno ancora riscontri sui danni provocati alla fauna selvatica dall’azione di questa mano vigliacca, probabilmente la stessa, che ha scritto il manifesto stragista e diffuso i bocconi avvelenati, in quella che viene annunciata come una soluzione definitiva, finalizzata alla distruzione della fauna selvatica di Frosinone e Latina.
Di fronte ad un simile delirio (che adduce come pretesto il danno economico provocato dalla fauna selvatica a coltivazioni ed allevamenti, fingendo di non sapere che in simili casi sono già previsti risarcimenti da parte delle amministrazioni locali), l’indignazione dell’opinione pubblica è stata immediata, mentre a dir poco vergognosi sono alcuni commenti comparsi in forum di cacciatori, secondo i quali la colpa sarebbe da identificare nell’ “eccessivo proliferare delle aree protette”.
Al riguardo il Capogruppo dei Verdi alla Regione Lazio, Angelo Bonelli, ha annunciato un esposto alla procura di Frosinone per il reato di istigazione a delinquere e la contestuale richiesta alle autorità locali di un immediato intervento affinché sia identificato l’autore e garantita l’incolumità del personale dei parchi e della fauna, procedendo anche ad un’immediata bonifica del territorio dai bocconi avvelenati.
Di fronte a tanta malvagità, è davvero il caso di prendere in prestito le parole di Mark Twain: ”L’uomo è l’unico animale che arrossisce, ma è l’unico ad averne bisogno”.
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