di Doriana Goracci
Sarò breve come la soluzione letale in vena che il boia somministrerà a Teresa Lewis, oggi 23 settembre 2010. Dicono i nostri giornali che solo sul web si spera in un miracolo:” Dopo il governatore della Virginia, anche la Corte Suprema ha negato la grazia a questa disabile mentale di 41 anni, condannata a morte sette anni fa con l’accusa di aver organizzato l’omicidio del figliastro e del marito…Nel sito che chiede la sua salvezza, è possibile vedere un video, davvero toccante, in cui scorrono alcune foto dell’infanzia di Teresa e sullo sfondo la si sente cantare da dentro le sbarre ‘I need a miracle’, un gospel famosissimo, il suo preferito”
“Oggi la Lewis, in un carcere di blocchi di calcestruzzo, è l’unica donna nel braccio della morte. Passa il tempo cantando canzoni del Vangelo, si vanta di suo nipote neonato e passa i giorni in isolamento virtuale, tra la lettura di una Bibbia consumata e la visione di reality show…Lewis è diventata una fonte di forza per altre donne, pregando e cantando con loro. Dalla cella 108, Teresa Lewis trascorre le sue giornate scrivendo a amici di penna e pregando ad alta voce. Guarda “Ballando con le Stelle”, “America’s Got Talent” e “I Love Raymond”, ma evita drammi di polizia come “CSI“, perché le ricordano gli omicidi che ha commesso. “Io dico a Gesù ogni giorno: se continuano a lasciarmi vivere, quello che ho passato, il mio delitto, serviranno per portare la gente a Gesù,” ha detto. “Mi sento di poter insegnare loro molte cose i miei errori, perché Dio mi ha fatto vedere quello che ho fatto e che cosa avrei potuto fare.”
Il 17 febbraio del 1600, Giordano Bruno fu condannato a bruciare vivo a Roma, dalla Santa Inquisizione Cattolica. Queste le sue parole: «Forse tremate più voi nel pronunciare questa sentenza che io nell’ascoltarla». Teresa Lewis dice al Washington Post: “Sono spaventata a morte, io voglio vivere”. E canta Ho bisogno di un miracolo.
Non ho appelli da proporvi, adesioni e clic ma rammento che lo Stato del Vaticano non ha mai firmato la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, redatta a Parigi il 10 dicembre del 1948 e promossa dalle Nazioni Unite. La forma spesso è sostanza, come un patibolo, una sentenza di morte. Sing for you.
Doriana Goracci
ho aggiunto un link a questo post sul mio intervento di pochi minuti fa
RispondiEliminaDove quale Francesco? GRAZIE per la condivisione!
RispondiEliminaDoriana Goracci
Visto che concludi col Vaticano ricordo che la pena di morte in questo Stato è stata abolita nel 2001. Sì, non veniva eseguita, però era rimasta nelle sue leggi. Del resto si sa, il Vaticano è l'unica monarchia assoluta in Europa.
RispondiElimina@ Doriana,
RispondiEliminagazie a te per il bellissimo e commovente articolo.
Non potevo non condividerlo.
Sei una grande e bella persona.
Grazie di essere passata :)
un abbraccione
Namastè
Ps clicca su Francesco Zaffuto.
Uomo dalla grande anima.
@ Alberto
RispondiElimina"Bada a quel che dico, non guardare ciò che faccio!"
Da sempre il Vaticano adotta la doppia morale ed ancor oggi, non ha chiarito le proprie contraddizioni sulla questione del potere temporale.
Hai ragione Alberto, evidentemente costoro si ritengono moralmente superiori tanto da non curarsi delle proprie stesse leggi.
A presto
Namastè