Si chiamerà 'Kalemè (Parola), come il principale sito web d'opposizione a cui si ispira, il primo quotidiano clandestino dell'Onda Verde, il movimento politico nato dalle proteste post elettorali in Iran. Ad annunciarne la nascita è lo stesso sito web riformista vicino al politico iraniano Mir-Hossein Mousavi, secondo cui il quotidiano verrà distribuito in occasione dell'inizio dell'anno accademico tra gli studenti e i cittadini interessati. Il giornale avrà anche un'edizione online.
La motivazione dietro la nascita del nuovo quotidiano è la stretta contro la stampa d'opposizione attuata nell'ultimo anno dal governo iraniano. «La popolazione della Repubblica Islamica non ha un punto di riferimento nei media e deve sottostare ai quotidiani governativi che diffondono bugie e idolatrano i potenti, invece gli iraniani hanno il diritto di essere informati», si legge in un comunicato diffuso da Kaleme. «Tutti - prosegue la nota - dai lavoratori delle fabbriche agli studenti, fino ai dipendenti pubblici e agli insegnanti devono contribuire a diffondere il giornale».
Il giro di vite contro la stampa d'opposizione è stato deciso dalle autorità iraniane all'indomani delle contestate elezioni presidenziali del giugno 2009. Alla rivolta del movimento riformista, che denunciò diffusi brogli elettorali, seguì l'arresto di numerosi dirigenti politici, la repressione dei manifestanti e la chiusura di numerose testate, tra cui 'Kaleme Sabz' (La Parola Verde), pubblicato da Mousavi.
La motivazione dietro la nascita del nuovo quotidiano è la stretta contro la stampa d'opposizione attuata nell'ultimo anno dal governo iraniano. «La popolazione della Repubblica Islamica non ha un punto di riferimento nei media e deve sottostare ai quotidiani governativi che diffondono bugie e idolatrano i potenti, invece gli iraniani hanno il diritto di essere informati», si legge in un comunicato diffuso da Kaleme. «Tutti - prosegue la nota - dai lavoratori delle fabbriche agli studenti, fino ai dipendenti pubblici e agli insegnanti devono contribuire a diffondere il giornale».
Il giro di vite contro la stampa d'opposizione è stato deciso dalle autorità iraniane all'indomani delle contestate elezioni presidenziali del giugno 2009. Alla rivolta del movimento riformista, che denunciò diffusi brogli elettorali, seguì l'arresto di numerosi dirigenti politici, la repressione dei manifestanti e la chiusura di numerose testate, tra cui 'Kaleme Sabz' (La Parola Verde), pubblicato da Mousavi.
Nessun commento:
Posta un commento
La moderazione dei commenti è stata attivata. Tutti i commenti devono essere approvati dall'autore del blog.
Non verranno presi in considerazione gli interventi non attinenti agli argomenti trattati nel post o di auto-promozione.
Grazie.