fonte: www.gliitaliani.it
In Somalia vige uno stato di “catastrofe cronica”, con oltre due milioni di persone che necessitano di assistenza umanitaria, un alto numero di sfollati interni e il rischio di una nuova emergenza alimentare. È questo quanto si legge nell’ultimo rapporto delle Nazioni Unite sul Paese africano. “La Somalia è in crisi da circa 20 anni e l’impatto di una crisi di lungo termine che viene acuita da condizioni estreme rappresenta una grave preoccupazione per la comunità internazionale e le Nazioni Unite in particolare”, ha spiegato Mark Bowden, coordinatore delle Nazioni Unite per la Somalia. Secondo lui, ad esempio, sono “inaccettabili” le condizioni in cui vivono il milione e mezzo di rifugiati interni nei campi, ai quali viene negato l’accesso alle cure sanitarie, nonostante l’impegno delle organizzazioni umanitarie per migliorare la situazione. Secondo Bowden, quindi, c’è la necessità di maggiori interventi assistenziali. “Le difficoltà che incontriamo sono in termini di consegna di cibo alla popolazione somala – ha spiegato – soprattutto per proteggere al meglio i bisogni nutrizionali dei bambini”. All’inizio dell’anno uno dei gruppi di ribelli che combattono contro il governo transitorio somalo ha impedito al Programma alimentare delle Nazioni Unite di distribuire cibo in alcune aree, accusando l’Onu di voler impoverire gli agricoltori consegnando alimenti gratis. Per il prossimo anno, le agenzie delle Nazioni Unite e i suoi associati hanno chiesto 530 milioni di dollari per operazioni umanitarie in Somalia.
Ed i potenti della terra sono sempre più cinici!
RispondiElimina@ Adriano-
RispondiEliminaE sempre più orientati nel portare avanti il loro progetto di diminuzione della popolazione a cominciare dai più poveri, gli ultimi...
Abbraccio
Namastè