da: LaVeraCronaca
Si è accesa ieri, a Milano, l'ultima candela in occasione della festa delle luci, o hannukah, in corso Vittorio Emanuele. Una tradizione ormai consolidata, ospitata da rav Levi Hazan e dal rabbino capo della comunità di Milano Alfonso Arbib. Con la benedizione unanime del sindaco Moratti e della giunta comunale. La festa delle luci è una delle celebrazioni ebraiche più sentite ed amate, seconda solo ad Epach, la pasqua. La festa di accensione della prima candela, e dell'ultima otto giorni dopo, è stata celebrata nella pubblica via. Nessuno si è sentito offeso per la vicinanza cronologica con la festa cristiana del Natale.
Dal 21 Ottobre è in corso una mostra di arte islamica a Palazzo Reale, il più importante centro milanese per le esposizioni. A poche centinaia di metri da corso Vittorio Emanuele. L'esposizione, che ha già attirato migliaia di interessati, è in programma fino al 30 Gennaio 2011. Sono in mostra oggetti di rara bellezza, testimonianze storiografiche di indiscussa importanza che coinvolgono il visitatore nella scoperta di una cultura spesso oscura agli occidentali.
Dal 21 Ottobre è in corso una mostra di arte islamica a Palazzo Reale, il più importante centro milanese per le esposizioni. A poche centinaia di metri da corso Vittorio Emanuele. L'esposizione, che ha già attirato migliaia di interessati, è in programma fino al 30 Gennaio 2011. Sono in mostra oggetti di rara bellezza, testimonianze storiografiche di indiscussa importanza che coinvolgono il visitatore nella scoperta di una cultura spesso oscura agli occidentali.
Esponenti della Lega Nord, partito di maggioranza nella giunta comunale di Milano, si sono sentiti offesi per il protrarsi dell'esposizione a cavallo del Natale. Il deputato Claudio D'Amico, parlamentare della circoscrizione di Milano, si è detto sconcertato, e si è sentito in dovere di ricordare ai propri concittadini che hanno visitato, visiteranno, o hanno partecipato all'organizzazione della mostra, che tra poche settimane si festeggerà il Natale.
Per la Lega Nord è inammissibile che il comune abbia patrocinato una mostra di arte islamica proprio così vicina al Duomo, e senza pensare all'incombenza delle feste cristiane. Si tratterebbe, sempre per D'Amico, di un oltraggio e di un insulto alla cristianità, il comune avrebbe dovuto valorizzare le feste in arrivo, invece di “lasciarsi deviare” dall'arte infedele. Di questo passo, dice il deputato, finiremo con una mezzaluna islamica al posto della beneamata madonnina. Sarebbe stata meglio una mostra di presepi d'autore, o di arte cristiana.
Milano è addobbata a festa, il Natale, certamente la celebrazione cristiana più importante, è vicino. Tutti sentono nell'aria la tipica atmosfera, aiutati dalle luminarie, dalle luci dei negozi, dai numerosi mercatini sparsi per la città. Chi ha avuto occasione di partecipare alle celebrazioni per la festa delle luci, le ha sicuramente trovate un evento interessante e significativo, oltre che divertente. Fosse egli ebreo, cristiano, mussulmano o di qualsiasi altro credo.
Come avrà certamente ritenuto significativo che questo evento venisse ospitato proprio in una via del centro, per favorire la fratellanza tra i popoli, tanto per citare rav Arbib. Chi ha avuto occasione di visitare la mostra di arte islamica l'avrà certamente considerata una delle più belle e profonde mai ospitate a Palazzo Reale, di rara intensità culturale e bellezza estetica. A chi non l'avesse ancora fatto, mi sento di consigliare di visitarla, per poi tornare a casa, magari passando vicino al chanukiah in corso Vittorio Emanuele, a decorare il proprio albero di Natale.
Giulio D'Antona
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