giovedì 28 marzo 2013

Fracking: è ufficiale, è stato la causa del grande terremoto in Oklahoma


Clamoroso Bloomberg: gli scienziati hanno stabilito che la causa del disastroso terremoto del 2011 è da imputare alle attività petrolifere.
Fonte: Petrolio di Debora Billi
Davvero clamorosa la news uscita ieri su Bloomberg, e senza dubbio destinata a sollevare discussioni in tutto il pianeta. Ricordate la famosa questione del fracking che può causare terremoti? Questione ancora controversa, ma per nulla superata: malgrado i meno informati deridano l'ipotesi come una sciocchezza, sono le compagnie petrolifere le prime ad aver ammesso che la loro stessa attività di perforazione idraulica può causere sismi.
Ma finora erano stati presi in considerazione al massimomicrosismi di grado basso.
Ora invece cambia tutto. Leggiamo da Bloomberg:
Gli scienziati hanno collegato il più grande terremoto avvenuto in Oklahoma allo smaltimento delle acque da produzione petrolifera, aggiungendo altre prove che possono condurre ad una regolamentazione del fracking per petrolio e gas.

Lotta ai nocivi


fonte: Freeanimals

“Quando la merda monta a scanno, o che fa puzza o che fa danno”, afferma un detto popolare. Nel caso dell’escremento umano di nome Anna Maria Betti, assessore alla Provincia di Siena, si sentono entrambi gli effetti. La puzza di antropocentrismo si spande nell’etere virtuale d’Italia e altrove, rendendo sempre più irrespirabile l’aria di questo Pianeta. Il danno agli equilibri ecologici - che la poverina dice di voler salvaguardare – agli animali selvatici, alla giustizia e alla bellezza della natura si può immaginare facilmente.
Il sistema purtroppo è ben collaudato. Come la mafia dà indicazioni di voto ai suoi ricattati elettori, per mettere le pedine giuste al posto giusto, così la mafia legalizzata, lo Stato, mette le persone giuste nei posti chiave della società, con gli stessi precisi meccanismi.
La beffa è che con i soldi del denaro pubblico lo Stato mafioso indice campagne pubblicitarie per far credere che i candidati proposti si occuperanno delle necessità della gente, tralasciando il fatto che in realtà si occuperanno delle necessità di qualche ben organizzata e potente minoranza.

lunedì 25 marzo 2013

LA NUOVA ERA DI POVERTA' ALIMENTARE FA PENSARE ALLE CIVILTA' ESTINTE


DI LESTER R. BROWN 

ipsnews 

Il pianeta è in una fase di transizione, da un'era di abbondanza di cibo ad una di scarsità. Nell' ultimo decennio le riserve mondiali di cereali sono crollate di un terzo. A livello planetario i prezzi degli alimenti sono più che raddoppiati, innescando così una corsa alla terra ed inaugurando una nuova geopolitica del cibo. 

Il cibo è il nuovo petrolio, la terra è il nuovo oro. 

La nuova era è quella dell'innalzamento dei prezzi degli alimenti e del dilagare della fame. Dal lato della domanda, nell'equazione del cibo, la crescita della popolazione, l'aumento della ricchezza e la conversione degli alimenti in combustibile per auto stanno portando, messi tutti insieme, ad un innalzamento record dei consumi. 

Dal lato dell'offerta, invece, l'erosione estrema del suolo, la crescente scarsità di acqua e l'innalzamento della temperatura terrestre rendono difficile l'aumento della produzione. Se queste tendenze non vengono invertite i prezzi del cibo continueranno a salire e la fame a diffondersi, portando il nostro sistema al collasso.

martedì 19 marzo 2013

Cosa sta succedendo in politica?



1. Premessa. Lo scenario contraddittorio. 2. Lo scenario dal punto di vista pratico. 3. Lo scenario dal punto di vista simbolico. 4. Lo scenario a breve termine. 5. Lo scenario a lungo termine.


1. Premessa. Lo scenario nuovo e contraddittorio.

In questo periodo lo scenario politico presenta una serie di contraddizioni che possono essere ricomposte solo se si ha una visione a lungo e medio termine, e diverse novità che tali non sono.
Da una parte abbiamo un Papa che inneggia alla povertà e ha preso il nome di Francesco, il che sembra deporre a favore di un rinnovamento della Chiesa nel senso che molto fedeli auspicano da tempo (secoli?).
Anche in politica abbiamo un'ondata di novità apparentemente positiva. L'entrata in politica di decine di grillini inserisce nello scenario non solo nomi e volti nuovi e più giovani, ma soprattutto un'onda di moralizzazione e maggiore trasparenza rispetto al passato.
L'elezione di Pietro Grasso e di Laura Boldrini come presidenti delle camere segna un'altra novità. Grasso rappresenta l'antimafia, lì dove in passato alcuni nomi rappresentavano senza mezzi termini la mafia; la Boldrini rappresenta un volto nuovo e viene da un'istituzione che si occupa di diritti umani e pace nel mondo.

lunedì 18 marzo 2013

Messaggio ad un gesuita che si sente francescano


Marcello Pamio 16 marzo 2013

Francesco Giovanni di Pietro Bernardone, meglio conosciuto come San Francesco d’Assisi visse per 44 anni e portò alla chiesa una primavera di Vita. Sicuramente uno dei grandi illuminati che ha aiutato ad illuminare uno dei periodi più tenebrosi.
Gandhi disse di lui che “ci vorrebbe un S. Francesco ogni cento anni e la salvezza del genere umano sarebbe garantita”. Come non essere d’accordo?
Cosa c’entra San Francesco d’Assisi con il neoeletto papa argentino Jorge Mario Bergoglio, il cui nome d’arte è Francesco I? Assolutamente nulla!
Il papa ha voluto precisare - forse perché sono trapelate alcune indiscrezioni che vedremo più avanti - di essersi ispirato per il nome proprio a Francesco d’Assisi.
Il motivo è presto detto: vuole una “chiesa povera tra i poveri” (1).
Chiesa povera???
Non mi risulta che i poveri indossino abiti come per esempio la casula, mitra, dalmatica pontificale che costano la bellezza di 32.000 euro, portati con estrema disinvoltura dal “papa emerito” Ratzinger.
Le casule indossate al conclave sono state ben 200.

venerdì 8 marzo 2013

La festa della donna elefante


fonte: freeanimals

Festa della donna. Festa della mamma. Festa del papà. Festa dei nonni. Festa dei nipotini. Festa della prozia e della consuocera. E ancora: giorno della memoria dell’Olocausto, giorno delle foibe, giorno delle fosse Ardeatine, giorno di Santa Maria di Stazzema, giorno della strage di Portella della Ginestra, ecc. ecc.
Abbiamo capito: antropocentrismo conclamato. Senza remissione. E militarista, per giunta!
Va bene celebrare la condizione di oppressione della donna da parte dell’uomo, attraverso i secoli, fenomeno che va sotto il nome di sessismo, ma se si andasse alla base dei problemi non sarebbe meglio?
Se partissimo dalla madre di tutte le violenze, le sopraffazioni e le oppressioni, quella dell’uomo nei confronti degli altri animali, conosciuta - ma non da tutti - come specismo, non sarebbe più logico? Significherebbe affrontare il problema alla radice. Tentare, almeno, di costruire una società basata sulla giustizia per tutti i viventi, insieme a un’equa considerazione per i loro diritti, compresi i nostri, ovviamente. Noi siamo la misura di tutte le cose, diceva il Filosofo. Spetta a noi stabilire le modalità, come, quando e soprattutto perché.
Nel frattempo, possiamo anche festeggiare la donna in senso archetipale, purché il tutto non si riduca a gruppi di amiche che vanno a vedere lo spettacolo degli spogliarelli maschili, che sarebbe come concedere il servizio militare alle donne, cose entrambe già consolidate, del resto.