mercoledì 28 febbraio 2018

DI IRREALI PROMESSE... DI PRESE PER I FONDELLI MOLTO MENO IRREALI

Come spesso ho detto non amo parlare di politica, tantomeno in questo spazio, ma... un paio di cosette mi va di dirle:

Ma siete davvero convinti che le mirabolanti, fantasmagoriche promesse di questi fantocci possano essere, anche solo vagamente mantenute? 
La soluzione più probabile di questa farsa sarà un pareggio di fatto, come avviene da anni, pur con questa legge elettorale fatta su misura. Un paese ingovernabile, sostanzialmente, a meno che… un gruppo di responsabili ispirati dalla Presidenza della Repubblica e dall'Europa non si prenda carico.

Un governo del presidente (lo sanno tutti) sta negli accordi presi a suo tempo in Sicilia (Laboratorio sperimentale di questo paese), sta nell'ordine delle cose, sta nella struttura stessa di questo sistema elettorale che privilegia le coalizioni, mortificando la democrazia.

Un'ultima considerazione sulla beffa che si sta preparando: un governo del presidente non sarebbe tenuto al rispetto di alcuna delle promesse elettorali fatte in campagna, anzi potrebbe agire in emergenza  per ottenere risultati pseudo-tecnici ispirati dall'alto.

I politici lo sanno benissimo che questa è la soluzione più probabile e quella sponsorizzata dall'Europa PD/FI (e/o dintorni) per salvare il salvabile.
Forse è proprio per questo che si sperticano in promesse che sanno di non potere/dovere mantenere. Quand'anche non fosse così, cosa estremamente improbabile, e vincesse qualche altro dovrebbe, dato il sistema attuale, comunque allearsi ed alla fine il risultato sarebbe tal quale… più o meno mascherato. 
Perciò andate pure a votare convinti che serva, ma sappiatelo: le jeux sont fait! clap clap clap

Rosa Bruno

domenica 11 febbraio 2018

L'ignoto

da: Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters - pag.245 - Einaudi

Voi anime piene di aspirazioni, ascoltate la storia dell'ignoto
che giace qui, senza lapide a segnarne il luogo.
Da ragazzo, temerario e stordito,
mentre bighellonavo con un fucile in mano per la foresta 
vicino alla fattoria di Aaron Hatfield,
sparai su un falcone appollaiato sulla cima di un albero morto.
Esso cadde con un grido gutturale 
ai miei piedi, un'ala spezzata.
Poi lo misi in una gabbia 
e qui visse molti giorni gracchiando rabbiosamente contro di me
quando gli offrivo del cibo.
Ogni giorno io cerco nei regni dell'Ade
l'anima del falcone, per potergli offrire l'amicizia
di uno che la vita ha ferito e messo in gabbia. 

Foto(di)vagando