sabato 15 novembre 2014

Perché ho smesso di fare l'avvocato.

di Paolo Franceschetti

Perché preferisco insegnare il diritto teorico, ovverosia un’utopia, piuttosto che praticarlo. 

Perché per secoli la giustizia ha sempre condannato povera gente, contadini, schiavi, poveri, e mai i ricchi, i nobili, i potenti. E oggi non è diverso. A essere condannati sono ragazzi tossicodipendenti, contadini, spazzini, casalinghe, senzatetto, malati di mente, al massimo qualche studente. Mai politici, magistrati, architetti, avvocati, notai, agenti dei servizi segreti, poliziotti, carabinieri. Quelli, al massimo, si “suicidano”.

Perché mi hanno sempre offerto di più per non difendere alcuni clienti che per difenderli, ove normalmente non si ricava nulla.

Perché la stragrande maggioranza degli avvocati e dei magistrati il diritto non lo conosce. E in fondo fa bene, perché il diritto non viene mai applicato veramente.