sabato 19 dicembre 2015

SEIMILA BAMBINI SCOMPARSI IN ITALIA!



In Italia dalla fine degli anni '80 sono spariti sistematicamente e mai più ritrovati, sempre più bambini e adolescenti (italiani e "stranieri"). Questi piccoli esseri viventi sono diventati prede del traffico di organi umani, dello sfruttamento schiavistico e della pedopornografia. Il fenomeno è in rapido aumento. Il compito del giornalismo è raccontare i fatti e documentarli, al fine di controllare il potere, e ogni forma di dominio. 


Ma quale Natale, ma che giubileo e porte sante? Basta con le finzioni, i crassi buonismi e le ipocrisie di massa di un belpaese che seguita a negare l’orrore, mentre criminali senza scrupoli fanno affari sulla pelle dei bambini, grazie all’omertà delle istituzioni di ogni ordine e grado. In Europa - secondo i dati ufficiali dell’Europarlamento - scompare un minore ogni due minuti. Migliaia di bambini e adolescenti spariscono ogni anno in Italia nell’indifferenza generale. Questa è una priorità assoluta. Non voltatevi dall'altra parte. Grazie! 


Chi vuole può sostenere questa inchiesta sul campo con una donazione spontanea, per portare all'attenzione dell'opinione pubblica nazionale e internazionale questa barbarie, e così arrestare la mattanza. 

 


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fonte: http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2015/12/6-mila-bambini-scomparsi-in-italia.html#more

martedì 15 dicembre 2015

Ma quando diventeremo Umani???

Vero Cuoio e vera Pelle: MISERIA SENZA FINE per le vittime di questa industria in India

Una ipocrisia spaventosa quella vantata dalla cultura indiana secondo la quale le mucche in quel paese sarebbero trattate con rispetto ed empatia.
In realtà questi animali dopo essere stati sfruttati brutalmente per trainare pesanti carichi nelle strade urbane ed extraurbane in alcuni casi, dopo aver subito abusi inenarrabili connotati dalla prigionia nelle fattorie del latte in altri casi, vengono forzate in lunghe marce della morte verso gli impianti dediti allo spellamento per la produzione di cuoio e pellami destinati al mercato occidentale.
Ogni anno milioni di questi individui vengono costretti a compiere dei terrificanti viaggi verso i mattatoi durante i quali non verrà offerta loro neanche una goccia d’acqua per renderli completamente disidratati e pronti al trattamento da parte degli addetti impiegati dall’industria della pelle e del cuoio.
A molti di questi animali vengono fratturate le code nel corso dei maltrattamenti e viene loro strofinato peperoncino o tabacco negli occhi per farli muovere più speditamente.
Alcuni di loro periranno durante questi viaggi a causa della fame, degli abusi, delle ferite e dell’esaustione a cui sono sottoposti.

Le immagini in questo video non rappresentano casi isolati ma i normali standard di trattamento delle mucche in India

domenica 13 dicembre 2015

Allevamenti o lager? Maltrattare gli animali ci fa male

Mangiare carni di animali trattate e conservate con sostanze chimiche ci fa male. Ma usare, sfruttare e mangiare carni di animali maltrattati non ci fa meno male. La compassione passa attraverso il senso di responsabilità.

di Sonia Savioli 

Quando ero bambina, negli anni Cinquanta, e accompagnavo mia madre a fare la spesa, ricordo bene le sue discussioni col macellaio perché, prima di pesarlo, togliesse una fettina di carne dal pezzo che lei aveva scelto. La “prima fetta” era marrone scuro, il colore che prende per ossidazione la carne morta a contatto con l’aria. E prende anche un sapore “marrone scuro”. Un’altra cosa che ricordo bene, e che risale alla mia gioventù ignara e carnivora, negli anni Settanta, erano le fette di prosciutto troppo invecchiato in frigorifero, marronastre e dall’odore e sapore ferroso che, dopo aver tentato di mangiare, finivamo per dividere tra i gatti del cortile. Perché io e mio marito, ancora troppo giovani per l’autorevolezza e il buonsenso, avevamo talmente soggezione del salumiere da comperarne più di quello che eravamo in grado di consumare.

Ma oggi il problema non si porrebbe: i prosciutti, crudo e cotto (il cotto un tempo diventava grigio-giallo), mantengono il loro colore rosso e rosa all’infinito. Così come le carni nei pacchetti di plastica o sui banconi delle macellerie. Non c’è più pericolo di ossidazione. Il progresso ci dona carni di manzo, di pollo, di maiale sempre rosee e rosse, e che non puzzano più del loro odore naturale di carne morta, e morta da parecchi giorni.

TIZIANO TERZANI Anam il Senzanome (COMPLETO)