mercoledì 17 aprile 2024

CuciniAmo

Vado, vengo, rivado, ritorno... insomma sono un poco volatile, lo so.

Avevo promesso la condivisione di ricettine vegan, ma poi sono sparita di nuovo.

Che dite, iniziamo con un dolcino? Una deliziosa torta di mirtilli, per esempio :) 



Ecco qua:

♦️ 250 gr di farina tipo2 (o tipo1)
♦️ 50 gr di farina di mandorle
♦️ 50 gr di fecola di patate
♦️ 120 gr di latte di soia
♦️ 120 gr di zucchero di cocco
♦️ 100 gr di olio di riso
♦️ 200 gr di panna vegetale
♦️ 200 gr di mirtilli freschi
♦️ 1 bustina di lievito naturale a base di cremor tartaro
♦️ 1 cucchiaino di vaniglia in polvere bourbon
♦️ La buccia grattugiata di un limone bio

Preparazione:
♦️ Lava e asciuga i mirtilli.
♦️ Preriscalda il forno impostato a 180°C
♦️ Ungi e infarina una tortiera con cerniera (io da 24 cm)
♦️ Versa in una ciotola capiente il latte, l'olio, la vaniglia, la buccia di limone e lo zucchero, mescola molto bene con una frusta in modo da sciogliere lo zucchero, a questo punto aggiungi la panna, la farina di mandorle e mescola ancora.
♦️ Unisci ora la farina setacciata assieme alla fecola di patate e il lievito.
♦️ Amalgama molto bene il composto con una spatola.
♦️ Metti i mirtilli in una piccola ciotola (lasciane da parte alcuni per la superficie) con un cucchiaino di amido di mais e infarinali bene (questo servirà a non farli precipitare sul fondo del dolce)
♦️ Versali quindi nell'impasto mescola brevemente e versa nella tortiera.
♦️ Distribuisci sulla superficie i mirtilli tenuti da parte e cuoci per 40'/45' dipende dal forno, fai sempre la prova stecchino.



giovedì 7 marzo 2024

Cosa mangiano i vegani?

Dopo tante assenze, anche prolungate, pensavo di riprendere ad aggiornare questo spazio virtuale diversificando i contenuti inserendo qua e là anche foto di piatti e ricette plant based 100% 

Mi farebbe piacere sapere se, tra chi ancora passa a leggere i miei post, c'è qualcuno che ha scelto un'alimentazione completamente vegetale e quali sono state le sue motivazioni :)



lunedì 26 febbraio 2024

Respirazione yogica

 



La respirazione yogica completa

Consiste in tre fasi successive legate da un armonico atto e costituisce la respirazione ideale.

«Lo yoga esiste da oltre quattromila anni, ma forse è nuovo per voi.

Lo yoga conferisce il dominio dei sensi e vi libera dalla loro schiavitù.

Lo yoga non consiste solamente nel tenersi in equilibrio sulla testa, come molti credono, ma insegna ad affrontare la vita con i piedi ben piantati in terra.

Questa disciplina SENZA ESSERE UNA RELIGIONE tutte le contiene, non essendo contraria a nessuna di esse.

Lo yoga dona ai giovani la saggezza dell'esperienza e agli anziani il segreto della giovinezza.

Lo yoga vi farà conoscere qualcuno che prima sicuramente ignoravate: il vostro proprio sé». Swami Satchidananda

Questa scienza, che ha sfidato i secoli, è come una goccia di verità nell'oceano inquinato che è la vita moderna. Ora viviamo in una civiltà che ci impone modi di vita innaturali: non sappiamo più respirare; mangiamo troppo ed in malo modo; ignoriamo l'arte del rilassamento psico-fisico, presi come siamo dal ritmo stressante della vita che conduciamo.

La pratica dello yoga consente di ottenere benefici sul piano fisico, mentale e spirituale, ma soprattutto costituisce una via di ricerca dell'UOMO INTERIORE.

Una delle pratiche più importanti e spesso sottovalutate è la respirazione.

La respirazione yogica completa

«Con la respirazione yogica il corpo diventa forte e sano; il grasso superfluo scompare, il viso si fa luminoso, gli occhi scintillano, un fascino particolare emana da tutta la persona. La digestione si svolge con facilità. Il corpo si purifica interamente e la mente diviene calma, obbediente. La pratica costante apporta felicità e pace.» Swami Sivananda

La respirazione completa consiste in tre fasi successive legate da un unico e armonico atto e costituisce la respirazione ideale:

respirazione addominale o diaframmatica;

respirazione toracica o media;

respirazione clavicolare o alta.

La tecnica

Per eseguire la respirazione completa, questa deve essere calma e profonda e non deve essere praticata a scatti o forzatamente. Respirare secondo i dettami della scienza yoga deve diventare una gradita abitudine.

Cominciamo dall'espirazione, perché è questa la fase più importante della respirazione, contrariamente a quanto siamo soliti pensare e fare. In ogni circostanza, dunque, bisogna liberare in profondità i polmoni dall'aria viziata, prima di inspirare aria fresca.

Ora ci mettiamo seduti, colonna vertebrale, collo e capo eretti. Nell'espirare bisogna contrarre prima la parete addominale e quindi vuotare la cassa toracica, per percepire l'espirazione. Inizialmente aiutiamoci con una leggera pressione delle mani ai due lati della cassa toracica. Il diaframma tende a salire verso il torace. L'espirazione deve durare il doppio della inspirazione (6 secondi circa). Per facilitare il rallentamento dell'espirazione possiamo poggiare il mento verso lo sterno e proveremo una meravigliosa sensazione di benessere.

Il respiro deve essere come un'onda tranquilla, quindi inspiriamo cominciando sempre dall'addome, gonfiandolo leggermente, per passare poi alla cassa toracica e agli apici.

L'inspirazione yogica completa unisce i tre modi di inspirare e li integra in un unico movimento ampio e ritmico. Il diaframma nell'ispirazione si abbassa verso gli organi addominali. Noi conosciamo generalmente solo 2 o 3 fasi della respirazione, ignoriamo la ritenzione a polmoni vuoti e quella a polmoni pieni (dal sanscrito suniaka e kumbaka). Dopo l'espirazione effettueremo una ritenzione a polmoni vuoti per la durata di un secondo, mentre la ritenzione a polmoni pieni seguirà l'inspirazione sempre per un secondo.

Questo ritmo respiratorio (6-1-3-1 secondi) non comporta alcun rischio e non ha controindicazioni, salvo casi di gravi disturbi patologici.


Effetti del prânâyâma

Il diaframma è un muscolo potente e si può considerare per importanza un secondo cuore che separa gli organi addominali da quelli toracici, procurando un eccezionale massaggio agli organi interni. La semplicità del sistema della respirazione yoga impedisce a molti di prenderla in seria considerazione, mentre sprechiamo fortune in cerca di salute con sistemi complessi e costosi.

La respirazione completa yoga è una necessaria difesa dall'inquinamento; correggendo la respirazione abituale otteniamo una rivitalizzazione dell'organismo nei confronti della fatica fisica e della depressione mentale. Il ritmo della respirazione è collegato a quello del cuore, in rapporto tale che ad ogni respiro corrispondono quattro battiti cardiaci; anche il ritmo dei pensieri è collegato a quello della respirazione: una persona che respira in fretta è agitata mentalmente.

E' auspicabile che tale dinamica del respiro entri nella scuola a livello di informazione prima, di formazione poi, mettendola in pratica nella educazione fisica.

Vi invitiamo vivamente a porla in pratica in qualsiasi momento della giornata e per la prima volta ci accorgeremo di quali energie enormi aspettano di essere rivelate a noi. Serenità.


di Renato Corradin

http://www.yoga.it/articoli/la-respirazione-yogica-completa/