di Debora Billi
Si fa il decreto Omnibus ed è a rischio il referendum sul nucleare. Allarme! Sanno di perdere, e vogliono sfilarci il diritto di votare per poter costruire le centrali con comodo, passato l’effetto Fukushima!
Mica sono tanto sicura, che sia davvero così. Ho un altro genere di sospetto. In realtà, credo che ormai sia assodata la consapevolezza che le centrali nucleari non si faranno mai: costano troppo, sono pericolose, non le vuole nessuno e i cittadini delle aree coinvolte si daranno fuoco piuttosto che accettare una centrale nucleare sotto casa. Fukushima ha dato il colpo di grazia a tutta la faccenda e, referendum o no, il nucleare è morto e sepolto con tutto il sarcofago.
Mica sono tanto sicura, che sia davvero così. Ho un altro genere di sospetto. In realtà, credo che ormai sia assodata la consapevolezza che le centrali nucleari non si faranno mai: costano troppo, sono pericolose, non le vuole nessuno e i cittadini delle aree coinvolte si daranno fuoco piuttosto che accettare una centrale nucleare sotto casa. Fukushima ha dato il colpo di grazia a tutta la faccenda e, referendum o no, il nucleare è morto e sepolto con tutto il sarcofago.
Annullare il referendum contro il nucleare ha in realtà un altro scopo: quello di puntare al non raggiungimento del quorum per il referendum sull’acqua. E’ l’acqua la preda davvero preziosa, il nucleare essendo lo specchietto per le allodole. Ne parlai diffusamente anche qui.
Bene. Chi dovrebbe costruire le centrali nucleari in Italia? I francesi di EDF, Electricitè de France, il cui Presidente è Henri Proglio.
E chi fa la parte del leone nella privatizzazione degli acquedotti italiani? I francesi di Veolia, il cui Amministratore delegato è Henri Proglio.
La stessa persona è a capo di entrambe le multinazionali francesi che puntano alla nostra energia e alla nostra acqua. La STESSA persona. Definita dai commentatori francesi un “intoccabile della Repubblica”, e che poche ore fa ha annunciato anche “Edison sarà nostra”.
A questo punto, il decreto Omnibus si configura in veste di risarcimento. Eliminiamo dal referendum l’ormai morto nucleare per salvare il premio più prezioso, ovvero l’acqua, che andrà comunque nelle stesse medesime mani. Le mani di qualcuno a cui si deve garantire comunque e ad ogni costo il controllo delle nostre risorse strategiche, non si scappa.
Quanto ci piacciono in Italia i monopolisti...
RispondiEliminaun abbraccio Rosa
Ieri l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) ha presentato l’Annuario dei Dati Ambientali, ed. 2010, un compendio di indicatori ambientali sullo stato dell’ambiente in Italia. Nelle Tematiche in Primo Piano vi è un paragrafo dedicato all’energia nucleare (pp. 74-78) all’interno del capitolo “Cambiamenti climatici ed energia”. Il lavoro, che è stato realizzato prima dell’incidente di Fukushima, contiene una valutazione dei costi dell’energia nucleare a prescindere da eventi accidentali (pp. 76-77).
RispondiEliminaUn estratto del documento citato è contenuto in questo post.
http://cosechedimentico.blogspot.com/2011/05/i-costi-del-nucleare.html
Link al documento ISPRA
http://www.isprambiente.gov.it/site/_files/tematiche2010/01_Cambiamenti%20Climatici.pdf
Porca miseria, che schifo!
RispondiEliminaBisogna convincere la gente ad andare ugualmente a votare per i referendum!
@ web runner: avvengono cose attorno a noi di cui nemmeno ci rendiamo conto...occorre tenere gli occhi ben aperti perchè siamo in balia di una banda di criminali globali :-(
RispondiEliminaUn abbraccio forte a te Stefano!
Namastè
Grazie per la segnalazione Antonio! Non avevo ancora avuto il tempo di passare da te, devo dire un post estremamente interessante il tuo, complimenti!
RispondiEliminaUn abbraccio
Namastè
Altro che schifo Giulio!
RispondiEliminaDecisamente sì, per carità, andiamo a votare assolutamente....
Abbraccione
Namastè
Sacrosanta denuncia!
RispondiEliminaOltre tutto decisamente verosimile!
RispondiEliminaUn abbraccio e buona serata Adriano :-)
Namastè