domenica 16 giugno 2013

SOCIAL NETWORK?


Rosa Bruno

Mi sono spesso interrogata su che senso possa avere la permanenza su di un social network per una persona che stia percorrendo la strada verso il risveglio e l'illuminazione. 
Troppo spesso la qualità della discussione è scadente, le immagini ed i post scarsamente originali e ripetitivi, l'uso delle frasi fatte la fa da padrone, una sorta di fiera del luogo comune.
Eppure l'esserci ha un senso ed anche una certa importanza. La necessità di trasmettere informazioni, pensieri, buona volontà, empatia, per esempio, possono da sole, giustificare questa permanenza.
Se questo è vero, però, vi sono comportamenti che non sono comprensibili e che entrano in palese contraddizione con queste premesse.

Da una parte, la necessità molto spesso manifestata di appartenere ad un gruppo selezionato di persone. Dall'altra la dichiarazione spesso ostentata che per chi appartenga a questo gruppo ci sia amore e compassione mentre per chi non vi appartenga tali dolcezze siano, in qualche modo, precluse.

Ed ancora, è strano come queste dichiarazioni di appartenenza e di esclusività spesso convivano con eclatanti e persino rumorose asserzioni sulla necessità del cambiamento, di universalizzazione ed inclusione ... con il richiamo costante all'amore disinteressato, incondizionato ed universale ... come può essere?
Come può il cambiamento, l'invasione dell'amore incondizionato, la compassione che empatizza e comprende, essere sul medesimo piano della chiusura in gruppi selezionati, in congreghe, in piccoli circoli di iniziati e che senso ha andare su di un social a manifestare l'esigenza di chiudersi, di restringere e limitare?

A mio umile parere lo scopo del social è tutt'altro, al di là delle sue finalità puramente commerciali e di premessa, dubito infatti che il signor Facebook, il signor Google+, il signor Linkedin o chiunque altro, si pongano questo problema, anzi, a loro ed al sistema tutto, va benissimo la fiera della frase fattala condivisione compulsiva, la riperpetuazione delle divisioni in tifoserie che si manifestano all'interno della società, per loro è gioco che esse si riproducano sul social. Io infatti mi chiedo che senso abbiano, non già in assoluto, ma in chi poi posta frasi di Osho, di Krishnamurti o di altri maestri... oppure cerchino citazioni che si rifanno all'amore universale, per poi concludere che questo amore sia “esclusivo” per coloro che appartengono alla propria cerchia ristretta e sia precluso ad altri. Quasi che l'amore sia un percorso iniziatico. Senza considerare la contraddizione palese e crassa dell'essere su di un social all'inseguimento della privacy e del circolo esclusivo... che anche senza scomodare, come ho fatto per personali esigenze, i massimi sistemi... è una palese e smaccata contraddizione.

Peace&Love :)

Namastè

13 commenti:

  1. sono d'accordo con il tuo pensiero ..la frase fatta la condivisione compulsiva stridono con chi ricerca il risveglio e l'illuminazione..senza parlare di gruppi che vogliono rimanere chiusi..senza discutere senza mettersi in gioco il social può aprire menti, ma può anche chiuderle

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  2. sono d'accordo con il tuo pensiero..troppo spesso nei social (e parlo di me) si vorrebbero approfondire certi argomenti ma non si riesce, troppi gruppi CHIUSI che non si mettono in discussione.
    Ti ringrazio comuque per quello che fai lo trovo importante

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    1. Ciao Giusy è bello vederti qui :))
      Questo è esattamente ciò che intendevo far passare e tu l'hai compreso pienamente, di questo ti ringrazio :))
      Namastè

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  3. Ciao Rosa come stai?
    La nostra ricerca interiore e il comprendere il nostro io superiore, la connessione con dio e la ricerca alle domande chi sono? quale è il mio scopo in questa esperienza chiamata vita e sopratutto cosa c'è oltre la pseudo realtà percepita con i nostri limitati sensi penso sia da ricercare solo dentro di noi, le parole sono un mezzo troppo limitante, riesco bene a meditare e ragionare quando sono solo e in silenzio, senza distrazioni allora forse riesco ad ascoltare la mia anima.
    ma questo è il mio pensiero magari c'è chi ha bisogno di comunicare le proprie esperienze e lo faccio anche io ma cuore a cuore, purtroppo attraverso una tastiera le emozioni non si riescono a trasmettere.
    Ciao Rosa e buona domenica

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    1. Ciao Zak, sto bene, grazie... :))
      Sì, tutto questo è vero, sebbene io sia convinta che la tastiera riesca, a tratti, a salvare l'empatia, ma è innegabile che, questa crescita personale ed in parte collettiva, può trovare diffusione ed implemento nella rete e persino nei social, quello che io credo è che non tutto sia uguale a tutto e che una frase di Osho o di Thich Nhat Hanh, piuttosto che Krishnamurti o Herman Esse...un pezzo del Tao The King piuttosto che del Libro Tibetano dei Morti, ma anche mille altri citazioni splendide e profonde non possa andare insieme alla citazione di Fabio Volo, piuttosto che di Belen Rodriguez o con frasi di bassa lega tipo Marchese del grillo "Io sono io e voi non siete un ....", credo che in questo senso anche l'essere nei social debba avere una componente di coscienza, almenno per chi questo problema si pone.
      Ciao caro amico e buona serata domenicale a te ... :)
      Tutto bene anche tu spero!
      Namastè

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  4. Ciao Rosa amica mia sono ovviamente e come ormai ben sai d'accordo su ogni tua parola ma sei prorpio tu l'eccezione che conferma la regola, l'emozione che passa dalla tastiera
    La "tastiera" è purtroppo un mezzo inventato da LORO per irretirci ancora di più ma per fortuna è solo uno strumento per cui come sempre dipende da come lo si usa e soprattutto bisogna evitare di diventarne dipendenti (si racconta che una volta esistesse la telepatia e che anche l'invezione della scrittura sia stata un LORO dono).
    Ormai dubito di tutto anche di me stesso ... non pensavo che la tana del bianconiglio fosse così profonda ma, come ha detto zak, forse è solo tutto dentro di noi.
    Grazie mille Rosa per il tuo precedente e meraviglioso invito ... quando sarò pronto lo accetterò.
    Namastè

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    1. Ciao amico mio, ma no dai, non sono così rara ed unica!!! :))
      Certamente la tastiera non è il modo migliore per comunicare empaticamente ed altrettanto sicuramente il riuscirci in modo efficace è ancora di pochi ... eppure esiste, c'è! La tana del bianconiglio, come di ci è molto profonda ed è fatta a strati, un inganno ne nasconde un altro...eppure, nonostante tutto, noi riusciamo a comunicare ed a dire qualche cosa che non sia banalità e norma ... nonostante tutti gli inganni noi riusciamo ancora a vedere quel che c'è dietro ... e questo ci deriva unicamente dall'anima, che è anche l'unica nostra vera arma. Quando vuoi, lo ribadisco...io sono qui!
      Namastè

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  5. Condivido pienamente il tuo pensiero Rosa e Giusy ha usate le parole più belle per dirti quello che anche io ho in cuore : per me è importante che tu ci sia, molto Rosa. Namastè
    Laura il leone

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    1. Grazie Laura!!! Mi sei molto cara e lo sai :)) Ti abbraccio.
      Namastè

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  6. capisco benissimo il tuo punto di vista...mi ritrovo nel tuo pensiero e soprattutto nel tuo dubbio....ma penso che comunque chi vuole può fare la differenza...creare una comunicazione diversa...che ha un contenuto che ha senso...che è vero e non finto! Un abbraccio

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    1. Si certamente Lo! Hai ragione ed è anche la giustificazione ed il senso dello stare su un social, nonostante i suoi infiniti limiti. È, certamente, alla ricerca di quel linguaggio e di quella possibilità di scambio e di trasmissione empatica che, personalmente, continuo a confidare di essere, da alcuni, compresa e capita, però non voglio fare di questa speranza una scusa per escludere, ma semmai una strada per condividere...ed un sentiero per capire come allargare sempre più la coscienza e l'ascolto.
      Un abbraccio forte a te cara :))
      Namastè

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  7. Mi piace molto questa tua riflessione dolce Rosa, il che dimostra quanto tu sia sensibile. I messaggi che cerchi di diffondere magari non arriveranno a tutti, ma è molto bello che tu continui a mandarli perché quelli che arrivano invece sono Forti e Chiari! Ti abbraccio forte e ti voglio bene, pur avendoti conosciuto solo virtualmente... Namastè mia cara*** Sara***

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    1. Cara Sara grazie infinite per l'apprezzamento e l'incoraggiamento :)
      Sì credo che non esista alcuna esigenza di selezionare, ma piuttosto di "esibire" sincerità, empatia, volontà di inclusione. Certi messaggi, purtroppo, non vengono "letti" da tutti nel medesimo modo, ma quando arrivano...come si suol dire "arrivano".... speriamo che siano sempre di più coloro che li percepiranno Forti e Chiari.
      Grazie ancora amica bella, ti voglio bene anch'io e ricambio il tuo abbraccio con uno più forte!
      Namastè

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