mercoledì 27 aprile 2016

Semi di lino- un'arma eccezionale contro il cancro



I semi di lino hanno meritato questo appellativo per i vari modi con cui nel passato venivano usati: come cibo, tessuto e anche come efficace medicinale.


Fonte foto: Foto(di)vagando
E' ormai largamente conosciuto l'azione dei semi di lino come stimolante della funzione intestinale, come cura della stitichezza e della diarrea, e sappiamo anche che sono di grande aiuto in caso di infiammazione dello stomaco e delle ulcere. Sappiamo invece meno dell'effetto benefico dei semi di lino contro i tumori.

Il segreto dell'efficacia dei semi di lino


I semi di lino contengono il 42% di grassi e il 28% di fibra, sono una fonte eccellente di acidi grassi omega-3, lignani e fibre. Tutte e tre le componenti dei semi di lino sono molto importanti, e insieme contribuiscono alla salute.


L'olio di lino contiene due acidi grassi essenziali insaturi che l'organismo umano da solo non riesce a produrre, e che in modo simile alle vitamine e ai sali minerali può procurarsi esclusivamente dal nutrimento assunto. Come la maggior parte degli olii vegetali contiene l'acido linoleico essenziale (omega-6) che ha un ruolo di importanza vitale per l'organismo umano. Ma, al contrario della maggior parte degli olii, contiene in maggiori quantità l'acido alfa-linoleico (ALA), un aminoacido essenziale. Questo aminoacidoè il precursore di tutti gli acidi grassi omega-3, che non sono solo importanti per la salute ma sono di importanza vitale. L'organismo sviluppa infatti da una parte di essi prostaglandini, capaci di distruggere le cellule tumorali. La carenza di ALA - tipica dell'errata alimentazione occidentale- è responsabile della formazione di enzimi e ossidasi dannosi, che innescano la crescita dei tumori e sono causa di molti disturbi cronici. 


lignani sono le componenti più importanti del guscio dei semi di lino. Tra gli alimenti esistenti i semi di lino sono la fonte più ricca di lignani. I semi di lino ne contengono 100 volte di più di altri nutrienti di origine vegetale. Solo che con la pressatura dei semi di lino circa il 98% dei lignani viene distrutto. Alcuni produttori rimettono i lignani nell'olio ma altri no. Fate attenzione alle etichette: l'olio più sano è quello in cui sono stati reimpiegati i lignani. Questi appartengono alla famiglia delle sostanze fito, che attualmente attirano l'attenzione di molti ricercatori. I lignani hanno un effetto antiossidante e si è scoperto che hanno un impatto significativo sul metabolismo e sul funzionamento dell'ormone estrogeno. Nell'organismo agiscono lievemente da estrogeno e agiscono anche contro gli estrogeni più forti del corpo. I batteri dell'intestino trasformano i lignani in enterolattoni e enterodioli, che vengono assorbiti dalle pareti intestinali e arrivano ai tessuti attraverso la circolazione del sangue. Nelle cellule del seno, delle ovaie e dell'utero si legano ai ricettori ormonali, riducendo così' l'impatto eccessivo degli estrogeni umani.


Si è scoperto che un giusto livello di enterolattoni nel sangue riduce il rischio di sviluppo del cancro al seno. Il Dr. Lillian Thompson dell'Università di Toronto ha eseguito ricerche su donne alle quali avevano da poco diagnosticato il cancro al seno. Queste donne hanno assunto ogni giorno semi di lino tostati (25 g). Tra la diagnosi e il momento dell'operazione sono passati di media 3 settimane, e il risultato della cura dei semi di lino ha superato ogni aspettativa. Durante l'operazione, mentre i dottori eliminavano il tumore, si sono accorti infatti che la dimensione di questo si era notevolemnte ridotta per effetto dei semi di lino.


La fibra gioca lo stesso ruolo significativo nel ridurre il rischio di cancro. Lega le sostanze chimiche dannose e cancerose, le quali, grazie al suo aiuto, vengono selezionate prima di arrivare agli organi del nostro corpo e danneggiarli. Inoltre la fibra assicura nell'intestino un ambiente favorevole alla flora intestinale. Anzi, con l'aiuto degli enzimi e microbi dell'umidità intestinale si degrada in acidi carbonici a catena breve che hanno un'azione antitumorale.

Semi di lino contro il cancro


Una della scoperte mediche pià importanti e lungimiranti del 20 secolo è stata quella nel 1951 della biochimica tedesca Dr. Johanna Budwig, PhD, la quale appartiene a buon titolo alle parsonalità europee più significative nel campo dei grassi e dell'alimentazione.


La dottoressa Budwig osservò con molta cura i campioni di sangue dei suoi pazienti, cercando in essi delle relazioni di qualità tra i campioni di persone sane e malate. Dopo aver studiato migliaia di campioni notò una differenza, ovvero che nel sangue delle persone sane era più alto il livello degli acidi grassi omega-3 che in quello dei malati. Questi acidi grassi sono di importanza fondamentale per il corretto funzionamento dell'organismo. Per questo cominciò a cercare la strada migliore per ottenere acidi grassi omega-3 come quelli che si sciolgono naturalmente nell'organismo umano. Anzi, terminando il suo esperimento giunse alla conclusione che i piccoli semi di lino rappresentano una fonte eccellente di acidi grassi omega-3. Si dimostrò però adatto soltanto quell'olio di lino - abbastanza innocuo da poter essere utile alla salute umana- che era stato protetto dal caldo e dall'ossidazione, provocata dall'ossigeno e dalla luce. Infatti l'olio prodotto e conservato in maniera inappropriata diventa giallo velocemente, e non è utile alla salute umana, anzi può nuocere.


La dottoressa Budwig inoltre si accorse che nel sangue dei malati gravi di cancro, al contrario dei pazienti sani, mancavano alcune componenti essenziali, in particolare era basso il livello di fosfatidi e lipoproteine. Se però queste componenti naturali venivano fornite ai pazienti in tre giorni i tumori si riducevano progressivamente, la debolezza e l'anemia scomparivano e ritornava anche la loro voglia di vivere.

La via naturale


Il cancro, i disturbi del fegato e il diabete di tipo 2 miglioravano. In seguito la dottoressa Budwig trovò il modo natuarale di fornire all'organismo umano queste componenti essenziali delle quali abbiamo bisogno ogni giorno nella nostra alimentazione.


Semplicemente con la combinazione di due alimenti buoni e naturali- la ricotta e l'olio di lino (semi di lino)-, che non solo prevengono il cancro, ma in alcuni casi lo guariscono anche.


La dieta della dottoressa Budwig ha aiutato migliaia di persone durante un impiego clinico più che decennale, anzi è stato dimostrato che la cura dei semi di lino aveva successo anche laddove i trattamenti ortodossi fallivano.


Molti studiosi nel mondo, dopo aver preso atto dei successi del trattamento della dottoressa Budwig, hanno cominciato ad interessarsi ai semi di lino e al suo olio e a studiare gli effetti dei semi di lino. Il risultato di numerose ricerche condotte negli anni 90 dell'ultimo secolo è stato davvero notevole. I successi della dottoressa Budwig, riportati da essa in maniera estremamente dettagliata, hanno brillantemente retto il confronto con la medicina convenzionale. Anzi, medici eccellenti e professionisti dell'alimentazione oggi si muovono sulle sue orme.

Semi di lino ogni giorno

Dopo aver preso atto dell'azione benefica dei semi di lino credo che tutti voi abbiate voglia di provarli. Ma per assumerli correttamente ecco alcuni consigli pratici.

Preparazione e uso dei semi di lino

  • I principi attivi dei semi di lino (compresi quelli antitumorali) non si trovano solo nel guscio ma anche all'interno, ecco perchè dobbiamo macinarli (con il macina caffè) e consumarli immediatamente. Attenzione, i semi di lino non si possono macinare per essere conservati!

  • I semi di lino sono efficaci soltanto se sono consumati crud i- senza alcun trattamento (per altri scopi medici si può usare l'intero seme di lino dopo aver versato acqua fredda o bollente).

  • I semi di lino (olio) sono sempre da consumare con alimenti ricchi di proteine che contengono solforosi (formaggi, noci, cipolla, porri, aglio, erba cipollina). La migliore combinazione sono semi di lino con ricotta o yogurt. Perchè? I grassi si sciolgono nell'acqua solo se combinati con le proteine, in questo modo cresce anche la loro capacità di assorbimento. Se questo non avviene molte funzioni vitali si indeboliscono e anzi vengono danneggiate. In primo luogo diminuisce la provvigione di ossigeno all'organismo.

  • La cura dei semi di lino dura 3 mesi, nelle successive 3 settimane dobbiamo ridurre la dose ad 1 EK. La dose preventiva è di 1 EK al giorno.

La ricetta della Dr.ssa Johanna Budwig

150 g di ricotta, 2-5 EK di semi di lino, 1-3 EK di semi di lino macinati, un pizzico di paprica piccante. Se mescoliamo con il turmix aggiungiamo tanta acqua quanta ne serve per rendere il miscuglio dei semi di lino morbido e cremoso.

Passi successivi nella cura dei semi di lino


In nessun tipo di dieta, neppure durante la cura dei semi di lino, dobbiamo dimenticare il consumo non esagerato di molti liquidi ( acqua, tisana diuretica (foglie di rapa, brusca, forsizia, ortica, corregiola) , tè verde) senza zucchero o soltanto con un pò di miele.


Quando le cellule cancerose si decompongono rilasciano sostanze tossiche che devono essere eliminate dall'organismo. Ecco perchè parallelamente alla cura dei semi di lino è necessario coonsumare succo di barbabietola rossa (3 barbabietole rosse, 2 carote, 1 sedano, 1 patata della grandezza di un uovo, 1 prezzemolo).


Possiamo intensificare il decorso e i risultati della cura dei semi di lino eliminando del tutto lo zucchero, i grassi di origine animale e riducendo al minimo il consumo di carne; per un pò di tempo alimentiamoci secondo i principi della dieta dissociata, che non appesantisce la digestione e contribuisce all'azione terapeutica contro il cancro.




link diretto all'articolo:  http://www.disintossicazione-dieta.com/semi-di-lino


foto by brusa

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