martedì 28 dicembre 2010

Renne drogate in mostra a Berlino

Questa è davvero terrificante....l'ho trovata su: Il manifesto.

 E devo confessarvi che davvero non capisco  come per "sballare" e cambiare la propria "percezione", si debba coinvolgere degli animali e bere la loro urina, oltretutto pagando??!! No,  scusate,  ma non ne capisco  proprio il senso...Più che arte, sembra idiozia...L'arte è un'altra cosa...ma questa ovviamente è la mia opinione da profana assoluta. Sono convinta che l'arte, come anche  la scienza, debbano coniugarsi con compatibilità e non con follia o demenza.
L'uomo non è autoreferenziale ma parte di un tutto, che senso ha esaltarne il lato peggiore...ed il farlo, in quale misura è arte? 

Namastè
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RENNE DROGATE IN MOSTRA A BERLINO

da: Il Manifesto
di Arianna Di Genova

Una volta aveva presentato funghi giganteschi a testa in giù, spiazzando il visitatore in un mondo di Alice capovolto. Grandi e allucinogeni. Adesso Carsten Holler, alla Hamburger Bahnhof di Berlino, propone una dozzina di renne e un frigorifero pieno di droghe psichedeliche. Meglio, lo zoo è più variegato: renne, canarini, mosche e topi. I funghi non mancano, naturalmente, sono enormi, vengono rovesciati e maltrattati dalle corna delle natalizie renne. Un Amarita muscaria è addirittura un «albergo galleggiante», trasformato in letto su una piattaforma e il posto viene offerto per 1000 euro a notte (c’è anche una lotteria che mette in palio la “dormita” speciale). L’installazione del belga Holler, scienziato-artista sciamano, vuole essere un esperimento particolare, dato che la metà delle renne trangugiano funghetti che provocano visioni, gli stessi che consumano nella natura selvaggia della Siberia. Quando urinano sostanze da “trip”, i loro liquidi vengono piazzati in frigoriferi. Chi vince il concorso – tra gli umani – e può trascorrere la notte lì dentro (non si sa se in realtà è una punizione o un premio) può anche scegliere di dissetarsi con le bottigliette conservate, tentando di cambiare la propria percezione. Un vero e proprio test allucinogeno. Alla base di questa mostra con renne drogate c’è il “Soma” cui fa riferimento il titolo: è il nome della leggendaria bevanda, dai poteri magici e terapeutici, dei nomadi Vedici, che nel secondo millennio a.C. migrarono dalla Siberia all’India settentrionale. L’esperienza è ripetibile fino al 6 febbraio.


6 commenti:

  1. Idiozia sarebbe un complimento!
    Buona giornata Rosa

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  2. @ I am:
    Già!
    Buonissima giornata a te cara ;-))
    Namastè

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  3. Nooo, è terrificante! Ma davvero l'uomo crede proprio di potere fare di tutto e non conosce più il rispetto per la natura?
    Un abbraccio cara Namastè,
    Lara

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  4. Cara Lara, purtroppo sembra essere proprio così!
    Ormai si è al di fuori di ogni limite e l'umanità dà l'impressione di una sfrenata corsa verso il baratro, tutto appare possibile in momenti come questo ed ogni limite sembra inconsistente. Una confusione assoluta sui valori, rende il danaro e la materia l'unico obbiettivo dell'umana volontà...il resto è orpello, ornamento...nella convinzione folle dell'uomo d'essere superiore al tutto e non parte. Padrone e non componente.
    La natura stessa viene vissuta come complemento, come abbellimento della gloria inarrestabile dell'uomo...follia pura, a mio vedere...

    Un abbraccio.
    Namastè

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  5. L'antropocentrismo è ignoranza idiota.
    Meno muscaria e più canne, forse farebbe meno danni.
    Ciao cara
    Namastè

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  6. Ah Paolo questo è certo!
    Un abbraccio forte.
    Namastè

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