mercoledì 8 dicembre 2010

Una dieta per il Pianeta

Thich Nhat Hanh, una delle figure più rappresentative del buddhismo impegnato ci invita a riflettere su come la salute della Terra dipenda anche dalla qualità della nostra dieta. E non solo.
 

Testo tratto dal libro "L'unico mondo che abbiamo"
Se continueremo a vivere come abbiamo vissuto finora, dandoci ai consumi senza un solo pensiero per il futuro, distruggendo le foreste ed emettendo dosi pericolose di anidride carbonica, non potremo evitare un cambiamento climatico devastante. C’è bisogno urgente di un risveglio collettivo.
Mangiamo con consapevolezzaNoi siamo ciò che consumiamo. Nella società occidentale l’obesità è diventata un enorme problema sanitario, e intanto la gente dei paesi poveri non ha abbastanza da mangiare, ogni giorno. […] Alla maggior parte di noi suggerisco di prendere meno cibo, nell’arco della giornata, di quanto non sia abituato a mangiare di solito. Se mastichiamo con cura, mangiando soltanto cibi sani, non faremo ammalare il nostro corpo né la nostra mente; non mangeremo le carni dei nostri antenati, dei nostri figli e nipoti. Il cibo che mangiamo può rivelare l’interconnessione fra l’universo, la Terra, tutti gli esseri viventi e noi stessi. Ogni boccone di verdura, ogni goccia di salsa di soia, ogni pezzetto di tofu contiene la vita del sole e della Terra. In un pezzo di pane possiamo vedere e assaporare l’intero universo!

[…] Quello che possiamo fare è riflettere sulla quantità di carne che mangiamo. Da più di duemila anni molti buddhisti praticano il vegetarianismo, allo scopo di nutrire la compassione per gli animali; oggi si è scoperto anche che passare a una dieta vegetariana potrebbe essere uno dei modi più efficaci per combattere la fame nel mondo e il riscaldamento globale. La pratica di allevare animali a scopo alimentare ha causato al Pianeta uno dei danni ambientali peggiori ed è responsabile di un quarto delle emissioni totali di gas serra del mondo. Il nostro modo di alimentarci e di produrre cibo può essere molto violento nei confronti di altre specie, del nostro stesso corpo e della Terra. Questo fa soffrire profondamente la Madre Terra.
Diventiamo vegetariani Gli animali da macello sono la maggiore fonte mondiale di inquinamento delle acque: i rifiuti delle fattorie e dei macelli si immettono negli stessi luoghi da cui attingiamo l’acqua potabile. Nei soli Stati Uniti per coltivare foraggio per gli allevamenti si sono disboscati oltre 105 milioni di ettari di foresta. Per farne pascoli per bovini si incendiano e radono al suolo le preziose foreste pluviali tropicali che regolano la temperatura del Pianeta e che offrono dimora alla maggior percentuale delle specie vegetali e animali della Terra...

La versione completa dell'articolo "Una dieta per il Pianeta" è disponibile nel numero di Dicembre 2010 di Terra Nuova.

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