giovedì 27 gennaio 2022

Ricordare il passato dimenticando il presente



 «Non sono stati Hitler o Himmler a deportarmi, picchiarmi, ad uccidere i miei familiari. Furono il lattaio, il vicino di casa, il calzolaio, il dottore, a cui fu data un'uniforme e credettero di essere la razza superiore

(Karel Stojka, sopravvissuto ad Auschwitz)

***

Enzo Biagi: «Signor Levi come nascono i Lager
Primo Levi: «Facendo finta di niente.»
«Bisogna ricordare che questi fedeli, e fra questi anche i diligenti esecutori di ordini disumani, non erano aguzzini nati, non erano (salvo poche eccezioni) dei mostri: erano uomini qualunque. I mostri esistono, ma sono troppo pochi per essere veramente pericolosi: sono più pericolosi gli uomini comuni, i funzionari pronti a credere e obbedire senza discutere, come Eichmann, come Hoess comandante di Auschwitz, come Stangl comandante di Treblinka, come i militari francesi di vent’anni dopo, massacratori in Algeria, come i militari americani di trent’anni dopo, massacratori in Vietnam

(Primo Levi, “Appendice” all’edizione del 1984 di “Se questo è un uomo”)

***

Smettetela di ripetere "non dovrà accadere mai più"!
Proprio voi che voltate la testa dall'altra parte. Voi che non volete vedere.
Perché con il vostro avallo, la vostra indifferenza, il vostro silenzio... la vostra cieca obbedienza, avete permesso che accadesse di nuovo!
Ora come allora... La persecuzione di migliaia di persone che non vogliono piegarsi al ricatto sta avvenendo con la vostra complicità!
Siete patetici.
Il pericolo siete voi.

R.B.








5 commenti:

  1. Pienamente d'accordo!
    La storia e la letteratura insegnano a chi vuole capire.
    Questo è memoria.

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  2. Memoria di come cominciò e non solo di come andò a finire.
    Memoria di come il consenso dei più ne permise l'inizio e non solo la giusta pietà per tutti quelli che soffrirono e morirono per ciò che i più permisero con la loro indifferenza.
    Memoria ogni giorno, non solo nella celebrazione.

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    1. 'Non solo celebrazione', dici bene, sono d'accordo! Memoria, aggiungo, significa trarre insegnamento dalla Storia e non dimenticare nessuna delle fasi che portarono a quel tragico risultato. Memoria significa anche rendersi conto dei segnali e delle avvisaglie che possono portare ad un risultato tragicamente similare e, cara Berica, io tutta questa memoria non la vedo. Vedo solo tantissima retorica ahimè.

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  3. Ciao carissima amica mia ... sono troppe le cose che la maggior parte non vuole ne conoscere ne capire ... la più importante è che siamo da millenni sotto schiavitù fisica e animica ... solo lo spirito è in grado di andare oltre ... verso l'ignoto. Come diceva Giordano Bruno ci sono infiniti mondi e universi ... lasciare questa prigione consapevoli di ciò è l'unica via per avere le ali e volare via ..
    Ti auguro serenità ed equilibrio per affrontare i "tre giorni di buio"!
    Namastè

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    1. Tre giorni di buio. Sopra alle tenebre della coscienza che già ci avvolgono. Amico Caro, sono pronta da tempo. L'importante è essere pronti ad uscire.
      Grazie dell'augurio che a mia volta rivolgo a te.
      Namastè

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