martedì 1 giugno 2010

La banca cattolica che investe in armi, tabacco e profilattici

Non c’è da stupirsi molto ma fa comunque un certo effetto scoprire come la chiesa faccia i propri affari con assoluto cinismo e spregio del’etica pubblica, per non dire di quella cattolica, pur sbandierando il contrario. Come il caso della Pax Banca scoperto da Der Spiegel.

Mentre in Italia divampa la polemica sulla RU486, la pillola abortiva finalmente approvata anche nel nostro paese, una banca cattolica tedesca è stata trovata con le mani nella marmellata, costretta ad esprimere pubbliche scuse ai propri clienti dopo che sono venute a galla certe sue partecipazioni azionarie in società produttrici di anticoncezionali, tabacco e armi.

I dirigenti dell’istituto di credito che predicava investimenti etici ligi al cattolicesimo si sono scusati pubblicamente, il che ha aumentato il mio disagio per la notizia.

La Chiesa cattolica afferma da sempre di battersi strenuamente contro la guerra, sebbene io non abbia mai visto scomunicare un guerrafondaio di alcuna latitudine: ma c’é tempo, cosa sono 2.000 anni di fronte all’eternità?

Sicuramente si batte contro l’uso della pillola anticoncezionale, molto meno per la salute dei cittadini (basti pensare all’AIDS ed al profilattico).

In questo contesto va letta la notizia del giornale Der Spiegel che ha scoperto che la banca tedesca Pax ha investito migliaia di euro in società che vanno contro la sua stessa etica.

In particolare, 580mila euro in azioni della “Bae Systems”, società inglese produttrice di armi, 160mila euro nella pillola contraccettiva Wyeth e 870mila euro in partecipazioni in società di tabacco.

La banca si è scusata per il comportamento “non conforme a standard etici”: difatti la Pax promuoveva gli investimenti in fondi etici, specialmente dichiarando l’esatto contrario ossia di evitare investimenti in società produttrici di armi e tabacco perchè non consoni a una organizzazione la cui azione è ispirata alla fede cattolica.

La Chiesa, peraltro, condanna la contraccezione dal 1968 e l’uso della pillola contraccettiva è considerata un “grave peccato“.

Un rappresentante della Pax Bank ha dichiarato che i loro errori verranno corretti immediatamente “senza alcuna conseguenza pregiudizievole per i nostri clienti, in quanto sfortunatamente tali investimenti sono sfuggiti ai controlli interni”, e ha ringraziato il giornalista tedesco di Der Spiegel per aver sollevato la questione.

Questa del ringraziamento è una cosa stupefacente, della serie: grazie per averci aiutato a non peccare oltre, senza Der Spiegel chissà quanto avremmo peccato ancora, non riuscivamo a resistere, meno male che ci siete voi giornalisti.

Ma che facce di tolla, come dite voi su al nord.

Da una parte si condannano le donne che utilizzano metodi contraccettivi, dall’altra si guadagna quando queste lo fanno.

Chissà che ne pensano i poveri frati comboniani (Zanotelli in testa) che da anni hanno in piedi una grossa campagna contro le banche finanziatrici del traffico d’armi.

Del resto la storia cinica della chiesa è lunga secoli, e passa di recente attraverso le figure di Marcinkus e lo Ior.

Continua qui con le specifiche condizioni contrattuali offerte dalla banca in cui si dice come gli investimenti debbano perseguire i valori cattolici

fonte: www.agoravox.i
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