giovedì 2 dicembre 2010

COME RISOLVERE LA CRISI? "SPEDENDO IN GALERA I BANCHIERI"

tratto da: www.thelivingspirits.net 
 traduzione a cura di Cristina Bassi
  
il Premio Nobel per l'Economia, J. Stiglitz

Sorprende sentire queste parole da parte di un personaggio con tale "pedigree"; altrettanto interessante scorgere dietro le sue parole il pensiero americano, che forse non cosi chiaramente avevamo nella mente (salvo gli addetti ai lavori); rilevante il concetto della "possibilità di ripresa, sempre"... salvo pare proprio in questo tempo storico, a meno che... si segua la sua ricetta, che non ho dubbi piacerebbe a molti.

"Come ripetutamente detto da economisti come William Black e James Galbraith,  non possiamo risolvere la crisi economica se non cacciamo in galera criminali che hanno commesso la frode. George Akerlof, premio Nobel, ha dimostrato (demonstrated) che nel non punire i criminali dai colletti bianchi –anzi andare a sistemare i loro conti- crea un incentivo per maggiori crimini economici ed ulteriore distruzione dell’economia in futuro. ( si veda: this, this e this).

Un altro premio Nobel, Joseph Stiglitz semplicemente concorda con lui. Come affermato (told) da Stiglitz al Daily Finance AOL il 20 ottobre scorso:
  “Questo è un punto veramente importante da comprendere dal punto di vista della nostra società
Il sistema legale si suppone sia la codifica di nostre norme e credenze, di cose che dobbiamo far funzionare nel nostro sistema. Se il sistema legale è visto come esplorativo, allora comincia ad erodersi tutta la sicurezza del sistema. E questo è proprio il problema che abbiamo.

(…) Molte pratiche predatorie nei prestiti automobilistici continueranno. Perchè va bene impegnarsi a prestare malamente nelle automobile e non nel mercato ipotecario? C’è un principio in questo? Sappiamo tutti la risposta a questo quesito: no, non c’è un principio. E’ il denaro. Sono i contributi delle champagne elettorali, delle lobbies..tutto questo genere di cose

(…) Il sistema è tale da incoraggiare veramente quel tipo di cose, persino con le multe [riferendosi  al precedente  Angelo Mozillo  direttore generale della Countrywide,  che recentemente ha pagato 10 milioni di dollari di multe, una piccola frazione di ciò che realmente aveva  guadagnato, perché ha guadagnato centinaia di milioni].
(…) Conosco molti che dicono  che è una vergogna che avevamo più senso di responsabilità negli anni 80 con la crisi delle S&L (Le Saving and Loans Associations sono banche specializzate nel promuovere l’acquisto di case a condizioni favorevoli, la crisi fu degli anni 80-90 ndt )  di quanto abbiamo oggi.  
Perfetto: li multiamo e quale è la grande lezione? Comportati male  e il governo potrebbe prenderti il 5% o 10% di quanto hai intascato con i tuoi mali guadagni, ma te ne continui a stare nella tua bella casa con molte delle tue centinaia di milioni di dollari che hai in sovrappiù dopo aver pagato le multe che per gli standard ordinari sono immense, ma che rispetto al denaro che sei riuscito ad intascare, sono una pochezza.
Cosi il sistema è organizzato in modo tale che anche se ti prende, la penale è una cifra relativa rispetto a quello che ti porti a casa.
La multa è semplicemente un costo nel fare il business. E’ come una multa per il parcheggio. A volte decidi di parcheggiare sapendo che potresti prenderti una multa perchè girare l’angolo per andare al tassametro, ti porta via troppo tempo.
(…) Penso dovremmo fare come abbiamo  fatto nella crisi delle S&L  (quando fallirono 747 delle Associazioni di risparmio di cui sopra, ndt)  e cacciare molti di questi tipi in prigione. Assolutamente.  Questi non sono dei semplici crimini del colletto bianco o piccoli incidenti. Ci sono state vittime. Questo è il punto. Vittime in tutto il mondo.
(…) Dunque abbiamo una qualche sicurezza che questi tipi che ci hanno cacciato nei casini hanno veramente cambiato idea? Al contrario siamo piuttosto certi che non lo hanno fatto. Ho visto alcuni discorsi in cui hanno detto: “Non c’era niente di sbagliato. Non abbiamo fatto le cose giuste, ma la nostra comprensione dei problemi era sensata” Se pensano questo, allora siamo veramente in un gran casino.  
(…) Ci sono molti aspetti quali deterrenti, perché le persone commettano dei crimini. Gli economisti si concentrano sulla sola nozione degli incentivi. A volte le persone hanno un incentivo a comportarsi male, perché possono fare più denaro se possono  truffare. Perché il sistema funzioni bisogna che siamo certi che ciò che guadagnano quando  truffano sia compensato da un sistema di penalità.
Ecco perchè, per esempio, la nostra legge antitrust… (…) paghi 3 volte tanto la somma del danno che hai creato. Questo è un forte deterrente. Invece quel che abbiamo fatto ora, ancor più recentemente in questa crisi finanziaria, è puntare a frazioni – frazioni!- del danno diretto e persino una piccola frazione del danno societario totale.
(…) le persone non sono più certe che ci sia giustizia per tutti. Qualcuno viene preso per una piccola infrazione , con la droga per esempio e lo mandano in prigione molto a lungo. E invece questi criminali dal colletto bianco, che non sono senza vittime, nessuno di loro, nessuno di sti’ tipi, va in prigione.
(…) Nel 2005 abbiamo votato una riforma per la bancarotta; fu spinta dalle banche e designata a consentire loro di fare cattivi mutui alle persone che non capivano cosa stesse succedendo e che quindi sono state sostanzialmente fregate. Strizzate e prosciugate.
(…) Non credo che gli Americani capiscano quanto brutta è la faccenda: è veramente molto difficile per le persone liberarsi dal loro debito.  Il principio base in passato, in America, era che le persone avrebbero dovuto avere il diritto di una nuova ripresa . (…) di pagare ciò che la persona può e ricominciare..
Ma poi (le banche) hanno detto: “No, no, non puoi estinguere il tuo debito” oppure non puoi farlo molto facilmente.
(…) Le banche vogliono fingere di non aver fatto cattivi mutui. Non vogliono entrare nella realtà. Il fatto che fossero molto strumentali nel cambiare gli standard dei conti: cosi i mutui ridotti, laddove le persone non restituiscano il dovuto, sono trattati come fossero ipoteche con buona prestazione  
Quindi tutta la strategia delle banche è stata quella di nascondere le perdite, cavarsela alla meno peggio e fare in modo che il governo tenesse i tassi di interesse molto bassi.
(…) Il risultato di questa strategia  è che…ci vorrà molto  tempo prima che l’economia riprenda”.

George Washington, Washington's Blog
;
fonte
: http://www.businessinsider.com/nobel-economist-says-we-have-to-prosecute-fraud-or-else-the-economy-wont-recover-2010-11 -
traduzione Cristina Bassi
link http://www.thelivingspirits.net/php/articolo.php?lingua=ita&id_articolo=375&id_categoria=12&id_sottocategoria=20

Nessun commento:

Posta un commento

La moderazione dei commenti è stata attivata. Tutti i commenti devono essere approvati dall'autore del blog.
Non verranno presi in considerazione gli interventi non attinenti agli argomenti trattati nel post o di auto-promozione.

Grazie.