sabato 13 agosto 2011

Udite, udite...


Udite, udite, o signori e signore che leggete i giornali dei finanzieri di tutto il mondo, (cioè i “loro giornali”, cioè tutti i giornali del mainstream, e naturalmente tutte le televisioni del mainstream) adesso scoprirete il segreto, uno dei segreti, forse il più importante dei segreti, che sta dietro la crisi della finanza mondiale. Credevate che la Grecia fosse la pietra dello scandalo e che i greci, questi spendaccioni corrotti, dovessero essere salvati, sì, ma insieme privati della loro sovranità nazionale, come gli italiani, del resto, e i portoghesi e gli irlandesi? Vi sbagliavate, ma non è colpa vostra. Le cose stanno diversamente, e tenetevi forte alle vostre sedie. Scoprirete anche come la più grande democrazia del mondo (senza scherzi, sto parlando di quella americana!) è in grado di guardarsi dentro (quasi) fino in fondo.
E questo è un bene. Salvo naturalmente il fatto che nessuno lo saprà. E questo è un male. Eccetto io e voi che leggete queste righe elettroniche (questa roba non andrà mai sulla prestigiosa carta dove scrivono De Bortoli, Riotta, Pigì Battista e altri tristanzuoli che vi hanno raccontato e vi raccontano frottole tutti i giorni).
Prima di tutto la fonte, perchè non abbiate a sospettare che si tratti del solito trucco di un “complottista” inveterato.
La fonte è più che ufficiale, unica e irripetibile: GAO Audit (Government Accountability Office). Il Governo è quello degli Stati Uniti d’America. L’Audit è parola inglese che sta per verifica contabile. L’Audit di cui si parla è il primo che sia stato mai effettuato da mano umana (non possiamo escludere il buon Dio) sull’attività della Federal Reserve nei quasi cento anni della sua storia.
Voi direte, stupiti: ma come è possibile? Mai nessuno è andato a guardare dentro quei conti? Risposta esatta, mai nessuno. La Federal Reserve è stata una riserva di caccia al di sopra di ogni controllo. La seconda domanda che vi porrete è: ma perchè proprio adesso? Il fatto è, capirete, che gira il mondo un sacco di gente sospettosa. E costoro sono malfidati: visti i risultati vorrebbero dare un’occhiata alla cassaforte. Così è accaduto un accidente imprevisto. All’inizio quelli che stavano dentro la cassaforte hanno pensato: che guardino pure, intanto non ci capiranno niente. Invece quei temerari hanno capito fin troppo bene. E’ andata così, che Ron Paul e Alan Grayson hanno fatto passare un emendamento alla legge Dodd-Frank che consentiva di fare l’inaudito: controllare i conti della Federal Reserve. Al Senato USA erano distratti in quel momento. Detto fatto, due senatori fuori del comune (cioè con le rotelle non del tutto a posto, come vedremo) hanno fatto la ricerca: la storia meriterebbe che i loro nomi restassero scolpiti come i profili dei presidenti sul Mount Rushmore. Si chiamano Bernie Sanders, indipendente, e Jim DeMint, repubblicano.
Aperto il vaso di Pandora è successo un finimondo. Ma, per così dire, “al chiuso”. Ben Bernanke, attuale portiere della Federal Reserve ha protestato veementemente, seguito a ruota dal predecessore Alan Greenspan, e da altri banchieroni tutti mondiali, e tutti beneficiari, come vedremo, di donazioni varie e gratuite. “Che effetto avrebbero sui mercati del pianeta certe scoperte?”, hanno detto. “Bloccare tutto, fermare, insabbiare!”.
Se queste cose le leggete per la prima volta vuol dire che ci sono riusciti, fino ad ora.
Il fatto è che il senatore Sanders è uno svitato e ha messo tutto, pixel su pixel, sulla sua web page. E la frittata non è più riparabile. Per meglio dire: si ordinerà a tutto il mainstreamdi tacere e nascondere. E magari di pubblicare tutte le storie delle eventuali amanti di Sanders, o di svelare quanti conti in banca ha, e magari se ha sodomizzato il suo cuoco, o ha una collezione di foto pedofile. Cosicchè della faccenda dell’audit della Federal Reserve non ne sentirà parlare nessuno, o quasi. Ma Sanders, DeMint e il buon Dio ci permettono comunque, a noi, che parte del mainstream non siamo, di raccontarvi cosa è venuto fuori. Che è una storia niente male, che, se il mainstream non fosse la cloaca che è, potrebbe perfino metterla in prima pagina. E veniamo al dunque, scusandoci con i lettori se abbiamo fatto in apertura come fece Dostoevskij nel presentare i suoi “ Fratelli Karamazov”, cioè scrivendo un romanzo per introdurne un altro.
Le cifre dunque ci dicono che, tra il dicembre 2007 e il giugno 2010, senza che nessuno sapesse niente, cioè segretamente, la Federal Reserve ha tolto dal brago banche, corporations, governi sotto diverse latitudini e longitudini, dalla Francia alla Scozia, e chissà fin dove è arrivata la sua “beneficenza”, con la non modica cifra di 16 mila miliardi di dollari, cioè sedici trilioni di dollari. Tutto questo ben di Dio sarebbe stato collocato sotto la vocina di bilancio di un “programma onnicomprensivo di prestiti”. Ma nessuno, nemmeno il Congresso americano ne è stato informato. Di quei 16 trilioni non un dollaro è ritornato indietro. Eppure sono stati prestati – pensate o lettori ignari – a tasso zero, cioè gratis et amore dei. Per avere un’idea della cifra, se ancora non avete avuto il capogiro, basti pensare che il prodotto interno lordo annuale degli USA si aggira attorno a 14,2 trilioni e che il debito complessivo degli Stati Uniti viaggia sui 14,5 trilioni.
Dunque, concludendo, un gruppo di banchieri, che non sono stati eletti da nessuno, prende decisioni di portata mondiale, compra e ricatta governi, banche corporations. Perchè lo fanno? Perchè il sistema è esploso e va al collasso, e loro lo drogano con denaro finto, perchè possa continuare a funzionare. E – cosa non meno importante – in questo modo si mettono in condizione di minacciare ricattare, condizionare, sostituire governi e ministri di tutto il mondo. Siamo alla dittatura di un superclan semi criminale, che complotta usando denaro fittizio (da dove credete siano usciti quei 16 trilioni se non dalle “stamperie” segrete della Federal Reserve? Tenendo conto anche che quei soldi non occorre stamparli, ma li si può creare dal nulla schiacciando qualche tasto di un computer). Dunque adesso sappiamo che il famoso TARP (Troubled Asset Relief Program), fissato in 800 miliardi di dollari, era una balla al ribasso, buona per i mercati e per non fare esplodere la protesta dei contribuenti americani. Lo chiamarono (libera traduzione mia) “Programma di salvaguardia degli assetti tossici”. E, in effetti fu proprio un programma per salvare quegli assetti.
Li comprarono perchè non si scoprisse che erano velenosi. Valevano zero, ma vennero acquistati in denaro sonante. Salvarono i truffatori. Il pubblico fu indotto a pensare che questo servisse a qualche scopo. L’unico scopo era di finanziare i truffatori. Che sono gli stessi che ora esigono di essere nuovamente pagati per i crediti illegali (tossici appunto) che erogarono. Solo che la cifra fu venti volte più grande.
Dove sono andati e a chi, e quanto? Adesso sappiamo tutto. C’è l’elenco, eccolo:
Citigroup: $2.5 trillion ($2,500,000,000,000)
Morgan Stanley: $2.04 trillion ($2,040,000,000,000)
Merrill Lynch: $1.949 trillion ($1,949,000,000,000)
Bank of America: $1.344 trillion ($1,344,000,000,000)
Barclays PLC (United Kingdom): $868 billion ($868,000,000,000)
Bear Sterns: $853 billion ($853,000,000,000)
Goldman Sachs: $814 billion ($814,000,000,000)
Royal Bank of Scotland (UK): $541 billion ($541,000,000,000)
JP Morgan Chase: $391 billion ($391,000,000,000)
Deutsche Bank (Germany): $354 billion ($354,000,000,000)
UBS (Switzerland): $287 billion ($287,000,000,000)
Credit Suisse (Switzerland): $262 billion ($262,000,000,000)
Lehman Brothers: $183 billion ($183,000,000,000)
Bank of Scotland (United Kingdom): $181 billion ($181,000,000,000)
BNP Paribas (France): $175 billion ($175,000,000,000)
E molte altre banche minori che qui non staremo a citare. Chi volesse sapere i dettagli può andarseli a vedere qui, qui, qui e ancora qui.
Adesso ci è più chiaro chi sono i nove banchieri che si ritrovano, assieme ai loro complici, in qualche ufficio di Wall Street, o a bordo di qualche nave, una volta al mese per complottare contro le nostre vite, il nostro lavoro, il nostro futuro. Sicuramente sono tutti fedeli partecipanti alle riunioni del Gruppo Bilderberg e della Trilaterale. In un mondo bene ordinato bisognerebbe che venissero arrestati, su mandato, per esempio, della Corte Penale Internazionale. Ma chi ha il potere di spiccare un tale mandato, visto che i governi europei sono tutti complici di questi balordi? Ai quali si dovrebbe aggiungere i dirigenti delle agenzie di rating che non potevano non sapere e che sono state e sono parte della macchinazione. Danno i voti a tutti, e decidono chi è fedele e chi non lo è alle loro operazioni da scassinatori; sorvegliano e fanno il palo prima che arrivi l’opinione pubblica. E questa non può arrivare perchè non sa niente. E non sa niente perchè giornali e tv mentono e distraggono milioni e miliardi di spettatori. Da quei pulpiti ci viene l’accusa di avere troppo consumato. Ma quei pulpiti, materialistici per eccellenza, continuano a spingerci a consumare ancora. E’ il delirio dei balordi.
Come difenderci? Organizzarci per rispondere. Il debito che hanno creato se lo paghino loro, se ci riescono. L’attacco alle nostre condizioni di vita dobbiamo respingerlo. Certo che ricorreranno alla forza, come sta facendo il cameriere Cameron dopo i tumulti di Londra. Come Berlusconi e Fassino stanno facendo con i No Tav della Val di Susa. Ma se milioni di europei capiranno che è giunto il momento di difendersi, partendo dalla difesa del proprio territorio (dove per territorio s’intende tutta la nostra vita, a partire dal nostro cervello e dalla nostra salute), li potremo sbalzare di sella. Dove abitiamo noi, loro sono più deboli e noi quasi invincibili. Se ci organizziamo. Tertium non datur: o li sbalziamo di sella o loro ci distruggeranno. Sicuramente molti di noi, insieme ai milioni che non si possono difendere. Ci porteranno via gli ultimi residui di democrazia, ci renderanno schiavi. Vogliono cancellare la storia di 150 anni di diritti conquistati. Sono la peste moderna. Se vogliamo guarire dobbiamo rispondere alla loro dichiarazione di guerra.

Giulietto Chiesa è presidente del laboratorio politico Alternativa.


22 commenti:

  1. Evvai Mark! Ruba e pubblica subito ;-))))
    Sconcertante vero?

    Abbraccio^.^
    Namastè

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  2. Vai Frank!
    Un abbraccio caro ^_-

    Namastè

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  3. Ciao Rosa,un saluto veloce e un buon ferragosto,a presto

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  4. Goldfinger ne rimarrà molto deluso...

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  5. Ciao Erborista grazie! Buon ferragosto anche a te ^_^
    un abbraccio.
    Namastè

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  6. Ciao M! Immagino di sì, poveretto ;-)))))))

    Abbraccio^^
    Namastè

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  7. Ciao Rosa, come dice Giulietto, che se lo paghino loro il debito che hanno creato! Buon ferragosto!

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  8. Ciao krommino, sì, ma Giulietto dice anche "o li sbalziamo di sella o loro ci distruggeranno"...ed ha ragione!!!

    Buon ferragosto anche a te ;-)))
    Namastè

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  9. Sono alquanto scioccato, a dir poco esterefatto!
    Mio Dio!!! E' pauroso terreficante...Dobbiamo muoverci, ma come? Che fare? Seguire chi?
    Lunga vita e prosperità a tutti quanti voi!

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  10. Grave, oltraggioso, senza senso etico e uno straccio di pudicizia.
    Che gentaglia.
    Ottimo Giulietto ed il suo intervento.
    Manca un pò la tempistica, ma ciò non impedisce, il nascere di un Tam tam che si possa allargare, a macchia d'olio, in tutte le nostre case.
    Grazie Rosa, per questo gesto di Informazione Libera.

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  11. Ciao Legolas, amico mio "Seguire chi?" è davvero una bella domanda, ma forse la risposta non è nel seguire, ma nell'organizzarsi fuori dal sistema, accettando la sfida dell'autonomia energetica e dell'autoproduzione.
    Cercare un pezzo di terra e formare vere comunità, dove la proprietà condivisa dei beni e la divisione equa delle risorse, divengano comportamento.
    Temo che i tempi stiano precipitando...personalmente, ho poco o nulla, ma se avessi venderei e comprere terra, farei orti e mi organizzerei con pannelli solari per essere il più possibile indipendente da questo sistema. Da soli non combineremo nulla, ma se fossimo in tanti a praticare un sistema alternativo ed autonomo, ad essere altri da questo modo di vivere...beh, loro dovrebbero davvero pagarselo da soli il loro debito.
    Dovremmo fare in modo che il primo propagandatore della schiavitù non fosse lo schiavo stesso.

    Ti abbraccio serena domenica ^.^
    Namastè

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  12. Ciao Carlo, hai ragione, Giulietto, ultimamente mi convince parecchio, condivido molto di quello che dice.
    Il Tam Tam deve assolutamente esserci e la volontà di essere "altri e differenti" da questo sistema si deve diffondere ed è l'unica strada veramente praticable!

    Grazie a te Carlo per essere intervenuto, un abbraccio :-))
    Namastè

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  13. ....da brividi leggerti oggi Rosa...che inoltro illuminante...grazie come sempre per la Tua pronta attenzione...fonte inesauribile per accendere coscienze ed aprire la porta alla lucidità troppo spesso messa a torpore...un raggio di Sole giunga a te in Luce e calore per un sereno ferragosto in armonia ed emozione..a presto..
    dandelìon

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  14. Di Giulietto leggete anche questo, di pochi giorni fa!!! http://www.megachipdue.info/rubriche/34-giulietto-chiesa-cronache-marxziane/6608-linconsistenza-della-politica-e-il-sogno-del-cambiamento.html
    Eva

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  15. Grazie Rosa per questa informazione, Per il Tamtam ho provveduto, nel mio piccolo, a pubblicare questo articolo sul nostro(mio e di legolas)il link che porta a questo articolo, e ho messo anche il pdf da scaricarsi. Per quanto il cosa fare...Ghandi ci insegna!!!!!!Ma noi siamo pronti ad essere autosufficienti e sopratutto a rinunciare al consumismo?..Ho paura di no...speriamo bene!!!un abbraccio Rosa

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  16. Cara dandelìon, grazie per le parole d'apprezzamento!
    E ringrazio anche Giulietto Chiesa per questo articolo, che in effetti è sconcertante e totalmente spiazzante, ma ci da la giusta misura di come stiano in realtà le cose e, secondo me, la reazione è indispensabile e fondamentale.

    Ovviamente grazie anche per la condivisione...un sereno ed armonioso ferragosto anche a te cara ^_^
    Namastè

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  17. Ciao Eva e benvenuta! Grazie per la segnalazione. Avevo letto questa intervista su cadoinpiedi e devo dire, come ho dichiarato alcuni commenti addietro che Giulietto mi convince sempre di più. La sua analisi è lucida ed oggettiva e sprattutto crudamente sincera, mai mediata da opportunismi e convenienze.

    Un abbraccio a presto^^
    Namastè

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  18. Ciao Galadriel cara, è un piacere leggerti qui!
    Sì è vero, Ghandi ci insegna...ma ha anche insegnato all'India che il sale stava nel mare...e che il mare era di tutti e non dell'Inghilterra, per esempio.
    Hai sicuramente ragione quando dubiti che noi si possa essere pronti all'autonomia ed all'autosufficienza, ciò nonostante è la strada...decrescita-autoproduzione ed autosufficienza...non ne vedo altre, perlomeno...
    Grazie per la condivisione!

    Un abbraccione a presto ^_^
    Namastè

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  19. Diciamo che il simpatico, genovesissimo Giulietto Chiesa ci ha girato la prova provata di quanto a grandi linee si poteva gia' invero intuire ...

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  20. Ciao Adriano, sono d'accordo, decisamente intuibile, ma fa impressione ugualmente!

    Abbraccio e buon ferragosto ^_^
    Namastè

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