domenica 23 ottobre 2011

NONNA, TI SPIEGO LA CRISI ECONOMICA. 3 e 4

(Il Più Grande Crimine spiegato agli anziani, agli adolescenti e a persone del tutto digiune di economia)
 immagine quiPaolo Barnard.info
di Paolo Barnard

P. Allora nonna, riassunto delle puntate precedenti. Spero che tu abbia capito che solo lo Stato e le nazioni estere possono immettere denaro nuovo e al netto nel contenitore dei cittadini privati e delle aziende. Cioè: la ricchezza nuova, quella in più rispetto a quella già esistente, può venire solo da loro. Ok. Hai capito che uno Stato come l’Italia con la sua moneta Lira non aveva in realtà grandi problemi di debito. Che anzi, il debito di uno Stato che inventa la sua moneta dal nulla e che la spende, o che emette titoli, è la ricchezza dei cittadini e delle aziende private. Bene. Hai capito che vi hanno sempre raccontato una bugia immensa su cosa sia il debito “pubblico”, che pubblico non è per nulla…


Nonna: Eh, ma insomma, sì, ho capito quello, lo Stato spende a noi siamo più ricchi. Ma la bugia, chi l’ha detta? Il governo? Così ci rubavano i soldi?

P. No, proprio no. Il discorso è molto, ma molto più grande. Nonna, guarda che è semplice. Al mondo siamo sempre stati in due. Noi gente, e loro, i ricchi e i potenti. Prima dei tempi moderni e per secoli, lo sai bene, c’erano masse enormi di disgraziati, e in cima i re, principi, i nobili, i padroni ecc. Cosa voleva dire? Che se, fai conto, in quei mondi c’erano 1000 soldi, ai poveracci ne toccava forse mezzo, e a loro 999,5. Poi è accaduta una cosa eccezionale, è accaduto che i popoli piano piano, con guerre e rivoluzioni, con morti e sangue a fiumi, si sono ribellati e hanno creato la democrazia.

Nonna
:… che si va a votare.

P. No, non solo. La democrazia vuol dire soprattutto una cosa nonna: che ci deve essere uno Stato eletto dalla maggioranza ma che fa gli interessi di tutti, e questo vuol dire soprattutto che dà benessere a tutti. Perché nonna, i diritti e le leggi morali sono cose belle, che prima non c’erano, ma se poi noi cittadini siamo schiavi di lavori a due soldi, se siamo indebitati, se abbiamo sempre l’ansia di lavorare come pazzi per sopravvivere e non abbiamo tempo per nulla, se, soprattutto, nessuno ci dice cosa sta succedendo davvero, alla fine quei diritti e quelle leggi non valgono quasi niente. E’ solo quando uno ha un buon lavoro, una casa che non sia un debito che lo schiaccia, quando è protetto dai servizi essenziali, è bene informato, i suoi figli hanno un futuro possibile, che uno può prendersi il lusso di partecipare alla democrazia. Se no rimane un cittadino che vive in una democrazia sulla carta, ma che non potrà mai usare. E allora, torniamo alla Storia: accadde che dopo tanti anni di lotte, finalmente arrivò la democrazia, cioè le elite persero delle fette enormi di quei 1000 soldi che erano la ricchezza esistente, e persero anche tanto potere. Tu immagina cos’era un imperatore, era padrone non solo di intere nazioni, e dei loro popoli, ma aveva potere di vita e di morte su tutti. Oggi non esiste neppure lontanamente qualcuno con quel potere, nessun miliardario lo ha, neppure uno come Obama. Quindi le elite persero tantissimo, e gli andò veramente di traverso.

Nonna: Ben gli sta.

P. Poi, per le elite le cose andarono anche peggio. Negli anni ’70 gli Stati democratici più importanti arrivarono ad avere quelle monete che dicevamo le volte scorse, la lira, il dollaro, i marchi, i franchi che si creavano dal nulla.

Nonna: Bè, io mi ricordo le lire e i dollari che c’erano anche prima di allora, scusa…

P. Sì, ma ripeto: dagli anni ’70 in poi, grazie a degli accordi internazionali, fu deciso che gli Stati potevano creare le monete moderne dal nulla, inventandosele. Prima era diverso. Le stesse monete potevano essere create solo se contemporaneamente i governi mettevano da parte dell’oro in quantità quasi pari alle monete che creavano per spendere. Era un limite enorme, perché metti che il governo decideva di assumere un milione di disoccupati che gli sarebbero costati 10 milioni: immediatamente dei funzionari gli dicevano “ok, ma devi però garantire quei 10 milioni che spendi con 10 milioni in lingotti d’oro depositati da noi. Se non trovi l’oro, rischi guai grossi”. Che palle, nonna, ti rendi conto? Ogni volta così, il governo sempre con l’ansia di sto oro da trovare per garantire ogni spesa. Il risultato era che i governi magari spendevano anche, ma in effetti rischiavano grosso.

Nonna
: Ma cosa rischiavano?

P. Troppo complicato, ma detto in parole poverissime, rischiavano di fare bancarotta da un momento all’altro. Quelli sì che la rischiavano. Allora, come dicevo, il sistema di dover trovare sempre oro fu abolito, e ci mettemmo tutti a creare le monete dal nulla. I dollari, la lira, i marchi ecc. Fu un momento storico, ma alle elite degli ex potentissimi vennero i sudori ghiacci lungo la schiena, una strizza al sedere della malora. Perché? Metti insieme i pezzi che sai già: siamo, fa conto, nel 1971, e 1) Lo Stato è democratico e quindi risponde ai cittadini 2) Lo Stato adesso può inventarsi i soldi dal nulla, senza quasi limiti 3) Lo Stato può quindi creare lavoro per tutti, case per tutti, servizi per tutti, istruzione per tutti, pensioni buone per tutti. Risultato? Può spendere per creare cittadini benestanti e istruiti che possono usare la democrazia per tutelare se stessi. Nonna, guarda che la coppia di :Stato che può spende per noi quasi senza limiti + noi che abbiamo la democrazia in mano era la Gallina dalle Uova d’Oro dei popoli. E se i popoli l’avessero posseduta veramente, per le elite era FI-NI-TA. Ti rendi conto? Perché nessuno, neppure il più ricco uomo del mondo può contrastare uno Stato che decide di fare l’interesse di tutti con le sue leggi sovrane e con i suoi soldi sovrani. E quello Stato se è veramente in mano a cittadini benestanti e istruiti può fare leggi che legano le mani ai mega ricconi per sempre. Le elite in quegli anni capirono che se mai volevano tornare a possedere il 90% della ricchezza, dovevano AS-SO-LU-TA-MEN-TE nascondere a tutti, cioè ai cittadini e anche ai politici, cosa poteva fare uno Stato democratico con la sua moneta sovrana creata dal nulla.

Nonna: Il fatto che dicevo, facevamo le ferie due mesi all’anno con un solo stipendio in casa…

P. Sì, ma molto, molto, molto di più nonna. L’ho detto prima: piena occupazione, pieno Stato Sociale, piena istruzione per tutti, e fra l’altro, attenta, la spesa della Stato poteva comprare tante cose fatte dalle aziende private, arricchendole, poteva fargli migliori telefoni, strade, trasporti, e dargli anche la ricerca tecnologica per modernizzarle, quindi poteva aumentare la ricchezza privata nazionale. Nonna, i tedeschi, sti ipocriti che oggi sbraitano sui debiti degli Stati, hanno fatto proprio così: lo Stato tedesco ha trasformato a sue spese le loro aziende in super produttori. Bella forza che sono una potenza. Capito? La spesa dello Stato con la sua moneta sovrana… Nonna, quante volte ho detto “spesa” negli ultimi 10 minuti? Il trucco che ci poteva salvare era quello: la spesa dello Stato per creare benessere e produttività per tutti. E allora nonna, nonna!, come hanno fatto le elite dei bastardi ricconi a bloccare quella spesa? A uccidere la nostra Gallina dalle Uova d’Oro?

Nonna: Non lo so…

P. Nonna! Si sono inventati, convincendo tutti, che la spesa dello Stato è il debito di tutti i cittadini. Debito, è il debito PUBBLICO!! È il deficit PUBBLICO!! E’ un disastro PUBBLICO!! Lo dobbiamo tutti ripagare!! I nostri figli se lo porteranno sulle spalle…. La spesa dello Stato è il diavolo in persona! E allora ci ficcarono in testa che lo Stato non deve spendere, o meglio, che deve spendere MENO di quanto INCASSI. Ma lo Stato incassa TASSANDOCI o facendo TAGLI dappertutto, come Sanità, scuole, pensioni, impiego. Così, secondo la ricetta dei ricconi bastardi, finisce che lo Stato ci dà 100 soldi ma poi ce ne toglie 110, così lui, lo Stato, accumula soldi di cui non se ne fa nulla, mentre noi perdiamo soldi che erano la nostra ricchezza. Siamo, FRE-GA-TI, ci troviamo più poveri quasi tutti, e dobbiamo pagare i servizi di tasca nostra, con meno lavoro, stipendi più bassi, pensioni miserabili ecc. Cittadini fregati, cittadini insicuri e in affanno, impauriti, che non sanno cosa succede, poi giovani senza lavoro né speranze, cioè? Cioè democrazia annullata, e ricconi contenti. Ricconi liberi di accaparrarsi il 90% della ricchezza, come ai loro bei tempi. Ora nonna hai capito cosa intendevo quando ti dicevo che il debito pubblico è un inganno criminale?

Nonna, è tutta qui la tragedia economica moderna. Nel momento in cui tutti sono convinti che la spesa dello Stato è un danno, siamo tutti fregati. E le elite trionfano. Infatti oggi sono tornati a possedere più soldi di 10 Stati messi assieme.

Nonna: Ma non erano i politici a comandare? Cioè, come hanno fatto sti ricconi a ingannare tutti?

P. Con l’economia, nonna. Hanno scritto tutti i testi di economia che tutti abbiamo imparato da 40 anni a questa parte, e che anche i politici hanno imparato. E se uno va con lo zoppo, impara a zoppicare…

Nonna: Ma Dio Santo! Lo dicevo io che la televisione ci ha fatto solo male.

P. Nonna, la crisi economica di oggi viene direttamente da questi fatti, guarda che è tutto lì. La prossima volta ti racconto cosa hanno fatto un nugolo di uomini potentissimi chiusi nelle loro stanze mentre tu, il nonno, i miei e tutti noi persone qualunque credevamo che fosse a Roma che prendevano le decisioni importanti. Nonna, a 87 anni cominci a capire chi è il Vero Potere. Baci.

http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=236 


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NONNA, TI SPIEGO LA CRISI ECONOMICA.  4


di Paolo Barnard

(Il Più Grande Crimine spiegato agli anziani, agli adolescenti e a persone del tutto digiune di economia)


Nonna: No, aspetta un attimo. Perché io ci ho pensato, e senti, tu che dici che i ricchi ci hanno tolto i soldi dello Stato, e che ci potevano essere le scuole per tutti, il lavoro per tutti e le pensioni per tutti, e che se stavamo tutti meglio allora c’era la democrazia. Ma voi giovani sai cosa facevate se stavamo tutti meglio? Tutti a divertirsi e a fare lo scioppin, e altro che democrazia. Quelle cose della democrazia le facevano i tuoi nonni, nelle campagne, quando c’era da lottare per aver da mangiare. Loro le hanno fatte. Oggi? Sì, va là…

P. Nonna, io ti devo raccontare cosa ci hanno tolto, perché ci hanno ridotti in questo modo, e soprattutto con che mezzi esistenti possiamo ancora salvarci. Prima mettiamoci tutti nelle condizioni ideali, togliamo il potere assoluto alle elite finanziarie di oggi, facciamo le regole per avere diritti veri e benessere per tutti. E per fare questo si deve sapere quello che ti sto raccontando. Poi, se a quel punto le persone decideranno di fare “scioppin” e fregarsene del bene comune, allora ok, starò zitto. Ma prima facci avere i mezzi democratici pieni, poi giudicheremo.

Nonna: Sarà… Allora. Chi sono questi briganti che comandano davvero? Perché mò adesso perdo la pazienza. Ma sta a vedere che non ho mai capito niente io?
 
P. No, non è stata colpa tua, sono stati loro che si sono nascosti bene. Nonna, per capire come accade che un potere più grande si nasconda dietro uno Stato, e come faccia a convincerlo a fare ciò che lui, il potere nascosto, vuole, basta solo che ti ricordi di quando ho fatto le tonsille.

Nonna: Eh?

P. Sì, seguimi. Negli anni ’60, tutti i dottori qui in Italia, ma proprio tutti, erano d’accordo che i bambini dovevano togliersi le tonsille. Milioni di operazioni, a milioni di bambini, con spese pubbliche elevate. Tutto per niente, perché poi abbiamo saputo che era tutto sbagliato. Oggi, da un bel po’, non si fa più da nessuna parte né in Italia né altrove. Eppure allora se chiedevi a chiunque, ai dottori, genitori, insegnanti, ai politici della Sanità, ti dicevano che andava fatto, che era la scienza a dimostrarlo. Bene. Chi lo aveva deciso? Il ministro della Sanità italiano a Roma? Macché. L’industria farmaceutica internazionale lo aveva deciso, e avevano sguinzagliato i loro scienziati strapagati a raccontare ai congressi dei medici che le tonsille andavano tolte, e avevano portato a prova di questo montagne di studi su carta. I ministri della Sanità erano invitati a quei congressi, dove c’erano anche i professori di medicina delle università, che avevano poi insegnato sta bufala a tutti i dottorini degli anni ’60, e questi lo avevano intimato alle famiglie, ed ecco che divenne la regola per tutti per molti anni. Vero o no?

Nonna: Mi ricordo che ai bambini raccontavano che dopo l’operazione dovevano mangiare molto gelato, ma a te dopo l’operazione la mamma non te lo comprava…

P. Dai nonna, stai attenta. Bada a una cosa precisa in quello che ho detto. Bada alla catena del passa parola che va dal volere di quelle mega industrie private fino a diventare regola nazionale per tutti. Allora: 1) una potenza economica privata enorme decide che farà montagne di soldi se un’idea del cavolo convincerà tutti a fare una certa cosa. 2) assumono degli studiosi che strapagano, che dovranno scrivere dei trattati serissimi che dimostrano che quell’idea del cavolo è invece fondamentale. 3) poi infiltrano i luoghi dove studiano quelli che diventeranno importanti domani, quelli che comanderanno, e li convincono che quell’idea è fondamentale. 4) per fare questo spendono un sacco di soldi in congressi, incontri, in programmi in tv e articoli… più cene, regali ecc. 5) si sa che gli ambienti di quelli importanti sono gli stessi dove bazzicano i politici, che sono ignoranti come delle sogliole e alla fine si bevono quasi sempre quello che i professoroni gli raccontano. Tu immagina cosa capiva un deputato, che magari aveva una fabbrica di scarpe, cosa capiva quello di microbiologia delle ghiandole umane… niente. E così succede per tanti altri settori. 6) Il peso del mondo dei professoroni più quello dei politici si sommano per far diventare quella idea fasulla la regola nazionale per tutti. E siamo fregati. Nota cosa è successo: delle elite potenti, cioè i giganti farmaceutici, riescono a imporre una politica; ma a noi ci raccontano che è una politica della Sanità nazionale, che invece se la sono inventata quelle elite. E nessun cittadino sa dove stanno quelle elite e cosa hanno fatto. Cioè: un potere nascosto comanda sul potere che noi vediamo, cioè il governo.

Nonna: E allora quella cosa del debito pubblico, che era la nostra salvezza e invece c’hanno convinto che ci rovinava, se la sono inventata dei delinquenti che poi comandano il governo? Ma possibile?

P. Sì, non solo possibile, ma anche esatto. Nonna: 10 e lode. Ora ti spiego come hanno agito esattamente. Oh, nonna, se riesco a spiegarti in poche parole quella storia sono un genio. Guarda che hanno lavorato per 50 anni per fregarci, e io te lo devo dire un dieci minuti…

Nonna: Ma provaci mò…

P. Ok. Ecco cosa hanno fatto: si sono voltati indietro. Hanno ripescato dal passato una serie di idee. Prima idea: lo Stato deve sempre PRIMA risparmiare e solo POI spendere, e spendere sempre meno di quanto risparmia. Questa l’aveva pensata un economista inglese del 1800, David Ricardo.


Nonna: Come faceva tuo nonno che metteva via sempre qualcosa nel libretto risparmi. E cosa c’è di male?

P. Te l’ho già detto tempo fa: le famiglie non possono coltivare i soldi nell’orto; lo Stato sì, se li inventa dal nulla. E allora le famiglie va bene che risparmino prima; ma lo Stato se risparmia prima, e spende meno di quello che risparmia, significa che mette MENO soldi nel contenitore dei cittadini privati rispetto a quelli che TOGLIE con le tasse e con i tagli. Cioè, secondo questa regola del cavolo lo Stato dovrebbe prima togliere (risparmiare) 100, e poi mettere (spendere) 90, e sempre così. Se lo fa per dieci anni, lo Stato risparmia 100 e noi perdiamo 100. Bell’affare. E così noi vediamo i nostri conti correnti calare come acqua in un imbuto per dieci anni. Ma pensa che questo disastro è oggi invece visto come la massima virtù dello Stato! Lo chiamano “surplus di bilancio”.  E tutti a strombazzare in Tv “l’Italia deve fare il pareggio di bilancio, anzi, meglio, deve arrivare al surplus!”. Pensa che truffa. Va bé, torniamo a quella idea. Cosa ottenne nonna? Ti do una mano: costrinsero gli Stati a non……..?

Nonna: Spendere?

P. Nonna genio! Esatto! No spesa a debito dello Stato, no Gallina dalle Uova d’Oro per noi. Ok. Poi le elite ripescarono questa idea: se si pagano troppi stipendi, cioè se si eliminano tutti i disoccupati, allora arriva l’inflazione, cioè ci saranno troppi soldi in giro e il prezzo delle merci salirà troppo e sempre di più. Questa la pensò un economista americano degli anni ’60, Milton Friedman. Ma cosa significa in pratica? Che per carità!!... lo Stato NON spenda per creare la piena occupazione, se no le sigarette domani costeranno 1 milione al pacchetto, la carne 2 milioni al chilo. Ma nonna, era una fesseria, che nascondeva sempre la solita storia: lo Stato non spenda. Cioè: la Gallina dalle Uova d’Oro dei cittadini, che poteva dare lavoro a tutti, non doveva cantare. Anzi, doveva morire. Ma ti rendi conto che hanno tenuto milioni di italiani senza lavoro, costretti a emigrare per mangiare, e tutto per una bugia?

Nonna: Che schifo. Il fratello di zia Laura, che era di Avellino, è morto in Belgio coi gas della miniera. Non vide mai i suoi due gemellini.

P. Una delle tantissime tragedie di quelle idee. Poi ripescarono un’altra idea: se si abbassano gli stipendi, allora le aziende assumeranno di più. Ma per abbassare gli stipendi bisogna che sia lo Stato per primo ad abbassare quelli pubblici, se no i lavoratori privati s’incavolano. Questa è dell’economista inglese Cecil Pigou, a inizi novecento, e ancora oggi la nostra Marcegaglia dice che è la via maestra per dare lavoro. Una vera idiozia, visto che se si abbassano gli stipendi della gente questa compra di meno, e se compra di meno le aziende stesse vendono di meno, e se vendono di meno non solo non assumeranno nessuno, ma licenziano anche. Comunque anche qui la stessa storia: lo Stato spenda di meno. La Gallina dalle Uova d’Oro stia con la cresta bassa. E adesso arriva l’ultima idea, questa ti lascerà di sasso.

Nonna: Ah, guarda, ormai me ne hai dette, che…

P. Allora. In Europa, alcuni potenti funzionari, soprattutto francesi e tedeschi, ma anche italiani e altri, che erano parte delle elite di potere nascoste, pensarono che per impedire a tutti gli Stati di spendere a debito per tutelare i cittadini e la democrazia, si potevano fare altre due cose: primo, fare leggi più forti di quelle degli Stati come Italia, Olanda o Germania ecc., e che li obbligassero a non spendere per i cittadini. Secondo, tanto per star certi che gli Stati non avrebbero mai più speso a debito per noi, gli si doveva togliere le loro monete sovrane, come la lira o il marco ecc. Alè, via!


Nonna: Oddio, ma dici che l’Euro è per sto motivo qui?

P. Sì, purtroppo sì, l’Euro è una truffa criminale. E non solo. Tutta l’Unione Europea, che oggi veramente fa leggi più potenti di quelle degli Stati membri, ha votato regole che proibiscono categoricamente agli Stati di spendere a debito. La Gallina dalle Uova d’Oro di noi cittadini non è solo morta, è anche illegale ora. Se rinasce… la arrestano. Guarda nonna, che l’Unione Europea è un’altra immensa truffa fatta al 90% per fregare noi cittadini e per consegnare il 90% della ricchezza a quelle solite elite.

Nonna: Ma dico, guarda, per fortuna che tuo nonno è morto. Che mondo, ma cosa mi tocca di sentire.


P. Concludo. Hai visto quelle idee, che furono ripescate. Col sistema che ti ho descritto nell’esempio delle tonsille, quelle idee furono spinte dalle elite a suon di miliardi e di professoroni indottrinati, che poi indottrinavano fior di studenti, che poi andavano a fare i politici o i funzionari, che poi andavano sui giornali e in televisione, e alla fine quelle idee convinsero tutti e divennero politica nazionale, sia in Italia che in tutti gli altri Paesi che contano. Cioè, nonna, divenne vergogna nazionale che gli Stati spendessero a debito, quando sappiamo che è invece l’unico modo per noi cittadini di avere più benessere e una democrazia compiuta. Noi sappiamo, nonna, che se lo Stato non spende a debito la propria moneta, noi cittadini non potremo mai avere la piena occupazione, le case per tutti, l’istruzione piena e la Sanità piena per tutti, pensioni decenti per tutti, e le aziende stesse non faranno mai profitti a sufficienza. Rimarremo gente insicura e in affanno, e sempre più povera, e la democrazia sempre meno vera. Mentre le elite si intascano già ora tutto quello che a noi non viene. Adesso basta, ma da qui in poi ne sentirai delle belle. Baci.

http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=238 

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Nonna ti spiego la crisi economica. 1

Nonna ti spiego la crisi economica. 2


2 commenti:

  1. Che peccato, Rosa, che il sito di Paolo Barnard non permetta di pubblicare commenti, domande e considerazioni... Sono costretto a postarla qui, la domanda, ringraziando la tua ospitalità.

    Vorrei chiedere a Paolo Barnard di spiegare a sua nonna (e a me) due cose:1) che cos'è l'inflazione, e chi colpisce prima e duramente, 2) come sia possibile continuare a trovare gente che 'ti presta i soldi' necessari per farci tutti felici, se 2a) non glieli restituisci, prima o poi o 2b) se glieli dai che valgono la metà, o un terzo, o un quarto ecc ecc.

    Lui me lo spiegherebbe sicuramente.
    Ciao Rosa! E grazie al tuo blog :)

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  2. Ciao LAV, confidiamo nel fatto che Paolo Barnard passi di qua e possa risponderti allora ;)))
    Un abbraccio e buona serata!
    Namastè

    RispondiElimina

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