sabato 14 gennaio 2012

La tragedia della Costa Concordia. Come le navi da crociera nuocciono all’ambiente

fonte: Blogeko
di Maria Ferdinanda Piva

Le navi da crociera nuocciono all’ambiente. La Costa Concordia naufragata all’isola del Giglio richiama alla mente la nave da carico Rena incagliata sulla barriera corallina e poi spezzatasi in due davanti alla Nuova Zelanda (ne uscirono 390 tonnellate di combustibile, che contaminarono un ambiente naturale ancora intatto), ma richiama anche il rapporto pubblicato dai Friends of the Earth sull’inquinamento legato alle navi da crociera e l’ironico premio “Dinosauro dell’Anno” che un’associazione ambientalista tedesca ha assegnato all’intero comparto.
Di fronte alla Costa Concordia, il primo pensiero va ovviamente alle tre vittime e alle decine di dispersi, ma il secondo è per la natura.
L’isola del Giglio fa parte del Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano e del Santuario dei Cetacei, dove pochi giorni fa durante una tempesta una nave da carico ha perso 198 fusti pieni di veleni.
Sulla Costa Concordia ci sono 2380 tonnellate di gasolio. Neppure una goccia è finita in mare, però…

Però il ministero dell’Ambiente ha inviato quattro mezzi anti-inquinamento attrezzati con 500 metri di panne di contenimento (per circoscrivere eventuali versamenti) e 800 metri di panne di assorbimento.
Meglio premunirsi, ovvio: e poi bisognerà svuotare i serbatoi, badando di non destabilizzare l’imbarcazione, e portar via il relitto.
Al di là dell’emergenza, resta il fatto che secondo il rapporto “Getting a Grip on Cruise Pollution” dei Friends of the Earth le ciminiere delle navi da crociera rilasciano nell’ambiente emissioni di anidride carbonica (il gas dell’effetto serra) pari, in media, a 401 grammi per passeggero per chilometro: 36 volte in più rispetto a un passeggero sull’Eurostar, oltre 3 volte in più rispetto ad un passeggero di un Boeing 747 o di un traghetto.
Le emissioni quotidiane di una nave da crociera sono paragonati a quelle di circa 12.000 automobili.
E poi ci sono tutti i rifiuti prodotti da queste città galleggianti: a cominciare dagli “scarichi umani”.
In media ad ogni passeggero si devono otto litri di liquami al giorno. Contengono batteri nocivi, agenti patogeni, malattie, virus, parassiti intestinali… Se non adeguatamente trattate possono provocare infezioni batteriche e virali dei pesci e molluschi.
Attribuendo all’intero comparto delle navi da crociera il premo “Dinosauro dell’anno” 2011, l’associazione ambientalista tedesca Nabu ha aggiunto anche altre considerazioni.
E cioè: una nave da crociera in navigazione emette una quantità di particolato inquinante pari a quella di 5 milioni di auto che percorrono la stessa distanza; le 15 più grandi navi da crociera, da sole, sparano ogni anno nell’atmosfera anidride solforosa pari a quella emessa da 760 milioni di automobili.


Il rapporto dei Friends of the Earth Getting a Grip on Cruise Pollution e una sintesi in italiano su Cruise


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14 commenti:

  1. Io ho scritto che non si sanno ancora i motivi che hanno portato a ciò, ma di certo quella nave non era prevista lì. Non è che le navi da crociera passano in quel punto.

    Ora si dovranno capire le cause, intanto ci sono dei morti con relativi parenti disperati e dei disperati, con relativi parenti molto preoccupati.

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    1. Già, infatti non si capisce perchè stesse passando di li.
      E intanto ci sono morti, feriti e dispersi...
      Un abbraccio.
      Namatè

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  2. Occorre fermarsi a riflettere...
    questo è un capriccio di cui possiamo fare a meno...
    la speranza che, in parte si possa limitare i danni all'ecosistema...
    condoglianze ai familiari delle vittime...ed un augurio affinchè vengano prontamente assisti tutti i presenti all'incidente...
    sereno week end Rosa..
    un caro saluto..
    dandelìon

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    1. Sembra che il danno ambientale sia limitato...per ora... infatti non vi è stata fuoriuscita ed il cordoglio per le vittime è il primo sentimento che sovviene alla mente.
      Ma certamente dovremmo riflettere molto sul peso sempre più gravoso che la nostra "organizzazione" sociale ha sul pianeta...
      Grazie Dandelìon cara, buon fine settimana anche a te e un abbraccio!
      Namastè

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  3. Per l'incidente ci saranno i magistrati ed gli esperti; voglio solo manifestare la perplessità che mi è sorta quando ne ho vista qualcuna: questa non è una nave è un intero quartiere di una città...
    namastè

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    1. Hai ragione Francesco queste navi sono mostri spaventosamente grandi! Esse fanno parte di una logica esasperatamente consumistica, ludica...
      Per quando riguarda l'incidente, guardavo poco fa le carte pubblicate dalla Marina Turca puoi vederle qui
      ...ed in effetti, forse, non avrebbe dovuto trovarsi lì.
      Confidiamo ora nel fatto che le autorità preposte facciano chiarezza.
      Un abbraccio e buona domenica.
      Namastè

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  4. Certo bisogna riflettere molto.... molto.

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    1. Sì, credo che sia estremamente necessario e per più di un motivo, dalla "elefantiasi" di queste città gallegganti, alla loro incidenza sull'ambiente, sino alla logica di mercato che le sorregge e che fa del lavoro nero, a termine, dequalificato e sottopagato una scelta strategica, per aumentare i profitti.
      Un abbraccio, Ivan!
      Namastè

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  5. tragedia assurda, in questo articolo

    http://www.comedonchisciotte.org/site//modules.php?name=News&file=article&sid=9691

    si lancia un terribile sospetto, il lavoro a nero e di conseguenza le mancanze sulle procedure d'emergenza del paersonale di bordo.
    poi viste le caratterstiche dell'evento mi domando, non è la prima volta che una nave viene fatta affondare per riscuotere l'assicurazione!
    Un pochino paranoico? spero di sì.

    Buona domenica Rosa

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    1. Si questo ultimo sospetto è terribile e farebbe la serie con tutta una sequenza di comportamenti al limite del dilettantismo e della follia, dal fatto che la nave fosse fuori rotta, alla più che probabile fuga del comandante prima che tutti i passeggeri fossero salvi, sino all'assoluta incompetenza degli addetti di fronte ad una situazione di crisi. Non ultimo il sospetto, in fondo, possibilissimo del dolo e degli interessi. Tutto questo nel disprezzo più totale dell'ambiente usato solo come pretesto e attrazione a fini commerciali.
      Ho letto ieri sera l'articolo di Debora Billi che mi segnali, l'ho appena postato ;)
      Una buonissima domenica anche a te amico mio!
      Namastè

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  6. Continuo a non avere parole...Si parla di supertecnologia per la guida di questi mostri, di super sicurezza, poi magari un stupido errore umano vanifica tutto!

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    1. Stupido errore umano o stupidità umana che fa della natura un business? Propenderei, purtroppo, per la seconda.
      Si creano queste città galleggianti, già di per sè dannose, che poi per incompetenza, o peggio per dolo, sfuggono di mano come numerosissimi altri giocattoli demenziali che sono stati creati, nella convinzione di dominare ogni cosa.
      Un abbraccio mr.Hyde e buona domenica :)
      Namastè

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  7. Speriamo che almeno si eviti il danno ambientale.

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    1. Ciao Olga, purtroppo non è escluso, dipende da come si muoverà il mare e le condizioni meteo stanno peggiorando, come leggevo poco fa in questo articolo
      Speriamo bene!
      Un abbraccione.
      Namastè

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