giovedì 16 agosto 2012

La risata......Osho

Se riesci a ridere di te stesso, va tutto bene.

La gente ride degli altri, mai di se stessa. È una cosa da imparare. Se puoi ridere di te stesso, la serietà se n’è già andata. Non le lasci alcuno spazio se riesci a ridere di te stesso.
Nei monasteri Zen, tutti i monaci devono ridere. La prima cosa che si fa al mattino è ridere, la primissima cosa. Non appena il monaco si accorge che non sta più dormendo, deve saltar giù dal letto, assumere un atteggiamento buffo – come un pagliaccio da circo – e cominciare a ridere, a ridere di se stesso. Non c’è modo migliore per cominciare la giornata.
Ridere di se stessi uccide l’ego, ti rende più limpido, più leggero, quando ti muovi nel mondo. E, se hai riso di te stesso, la risata di chi ride di te non ti potrà certo disturbare. Anzi, stanno semplicemente cooperando, stanno facendo la stessa cosa che hai fatto tu. Ne sarai felice.
Ridere degli altri è egoistico, ridere di sé è molto umile. Impara a ridere di te – della tua serietà e di tutte queste cose. Ti può capitare di prendere molto sul serio la tua serietà. Allora invece di una malattia, ne avrai create due. E in seguito prendi seriamente anche questa cosa, e così via. Non c’è fine a una situazione del genere, puoi continuare fino alla nausea.
Così è meglio se l’affronti fin dall’inizio. Non appena senti che stai diventando serio, mettiti a ridere, e cerca dentro di te dove si trova questa serietà. Fatti una risata, una bella risata, chiudi gli occhi e cerca dove è finita: la serietà si trova solo in un essere che non sa ridere.


Non c’è situazione più sfortunata di questa, non si riesce a immaginare qualcuno più disgraziato di un uomo che non sa ridere di se stesso. Per cui comincia il tuo giorno ridendo di te stesso, e ogni volta che trovi un momento libero nella tua giornata… quando non sai cosa fare, fatti una gran risata. Senza motivo – solo perché il mondo intero è così assurdo, solo perché è così assurdo il modo in cui sei fatto tu.
Lascia che la risata nasca proprio dalla pancia, che non sia qualcosa di mentale. Uno può anche ridere di testa, ma allora è una cosa morta. Tutto quello che viene dalla testa è morto, assolutamente meccanico. Certamente, puoi anche ridere di testa, ma la risata non raggiungerà alcuna profondità, non arriverà nella pancia, nell’hara.

Non andrà giù fino alle dita dei piedi, non si espanderà in tutto il corpo. Una risata vera è come quella di un bambino. Guarda come si scuote la sua pancia, tutto il suo corpo sussulta – si rotola sul pavimento. È una questione di totalità. Ride talmente che comincia a piangere; ride così totalmente che la risata si trasforma in lacrime, cominciano a scendergli lacrime dagli occhi. Una risata dovrebbe essere profonda e totale. Questa è la medicina che prescrivo contro la serietà.

[Osho]

14 commenti:

  1. Ottimo.
    Iniziare con una bella risata, forse può aiutare a riconoscere la serenità che in certi momenti sembra proprio non esserci più.

    Buona giornata.

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    1. Sì hai ragione, saper ridere, soprattutto di se stessi, è il primo gradino della scala della serenità. Senza questa capacità e difficile, persino riconoscerla...!
      Trovare una ragione per ridere come premessa di una giornata, significa iniziarla nel migliore dei modi.
      Buona giornata a te, Giuseppe :))
      Namastè

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  2. Le parole di Osho sono sempre un balsamo per l'anima...

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    1. E' vero Adriana, lo sono sempre :))
      Buona giornata e...........una risata!
      Namastè

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  3. Leggere questo testo mi ha dato molta serenità e voglia di sorridere. Credo non basti sorridere, ma è un inizio per non prendersi troppo sul serio.
    Un abbraccio
    Nou

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    1. Un buon inizio, sì!
      Spesso Osho con i suoi scritti ha su di me questa ascendenza, questa capacità di volgermi al sorriso, all'ottimismo, non foss'altro che per questo, gli sono grata. Sorridere di sè non è forse ridere, ma è comunque un primo passo.
      Ricambio l'abbraccio Nou :))
      Namastè

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  4. Namastè Rosa, se mi permetti ti rubo il post con le parole di Osho e lo metto nel mio blog. E' verità sacrosanta, ridere può essere guarigione e in ogni caso, anche non lo fosse... è talmente bello che sarebbe peccato non provarci.
    Come ti saluto? Sorridendo :-) anzi... ridendo!!! :)))

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    1. Ruba, ruba! Ci sono cose che debbono essere rubate, che devono arrivare sin dove è possibile. Come la risata, le parole di Osho sono contagiose. Grazie anzi d'averne colto l'importanza
      Un sorriso e un abbraccio :))
      Namastè

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  5. Queste parole le vorrei rubare pure io, ma non illustrerebbero il mio stato d'animo attuale, non si può fare vedere un lago limpido quando all'interno non c'è che melma puzzolente. Tuttavia, un piccolo sorriso, questo testo, mi ha strappato. Un abbraccio.

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    1. Lascia che questo sorriso inizi a spazzare le nubi, per quanto riguarda la melma, purtroppo solo tu potrai provvedere a rimuoverla. Concediti il silenzio, e scoprirai che anche la melma seccandosi diviene terra e smette di puzzare.
      Un abbraccio a te :)
      Namastè

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  6. Bellissimo post!
    Ritengo veramente terapeutico ridere di se stessi.
    Baci.

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    1. eheh...è la miglior terapia, Arianna...è garantito!
      Buona domenica cara :))
      Namastè

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  7. Grazie!!!!!!!!
    Oggi è stata una giornata sugli scudi, dopo tanto la rabbia è sgorgata fuori..........sto imparando ad accettare anche la rabbia, a farla vivere nel modo più pacifico............lasciarla scorrere...........
    e dopo questa giornata, leggere questo è molto confortante.....
    grazie.

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    1. Lasciare scorrere ed osservare, le emozioni non si possono nè si devono reprimere. Anche la rabbia va vissuta così come qualsiasi altra emozione. L'averlo compreso è, metà dell'opera e se stai imparando ti accorgi (come tutti noi che proviamo a farlo) di quanto sia importante nella tua vita questo "scorrere". Ciò che Osho ci dice sulla risata è fondamentale, ridi di te, delle tue pene, delle tue paure, di te stesso di quello che sei e di quello che non sei, ma fallo davvero e l'universo intero riderà con te. Grazie Mao P, è bello sapere di essere stata utile ed è bello l'averti confortato....
      Namastè

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