Progressivamente, il flusso d’acqua si sta riducendo anche nel tratto brasiliano. Tutto il bacino amazzonico è in stato di allarme, perché la sopravvivenza della regione dipende dalla navigazione e dai trasporti fluviali, gli unici che possono raggiungere le comunità più remote disseminate lungo i fiumi e i corsi d’acqua minori che attraversano la foresta amazzonica.
A Manaus il livello è già sette metri sotto il livello normale, e si teme che tra alcune settimane possa scendere sotto il livello record di siccità di 18 metri, registrato nel 2005, quando dopo tre mesi di secca era possibile attraversare certi tratti del fiume a piedi.
In quell’occasione morirono centinaia di persone a causa dei disagi (impossibilità di raggiungere gli ospedali, mancanza di rifornimenti e addirittura carestia per le comunità meno autonome, come gli accampamenti di cercatori d’oro e di pietre preziose).
Secondo i metereologi dell’Inpe (Istituto statale di ricerche amazzoniche), la siccità di quest’anno conferma il profondo cambiamento della situazione climatica nel bacino amazzonico, che fino a dieci anni fa non aveva mai fatto registrare una vera e propria siccità.
fonte: http://forumambientalista.wordpress.com
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