martedì 18 ottobre 2011

Cina, monaca tibetana si dà fuoco per protesta: è il nono caso

Tenzim Wangmo, vent'anni, ha cantato slogan anticinesi. Già cinque monaci si sono suicidati nello stesso modo nel mese di ottobre.


Si è data fuoco per protesta contro l'occupazione militare del Tibet. Questo il gesto estremo compiuto ieri da Tenzim Wangmo, vent'anni, una suora di un monastero del Sichuan.
La notizia, diffusa oggi, colpisce perché si tratta del nono caso in pochi mesi. La ragazza viveva nel monastero di Mamae Dechen Choekhorling Nunnery, nella contea di Aba, da mesi sotto assedio ad opera della polizia cinese.
Secondo la ricostruzione di alcune testimoni, la donna dopo essersi data fuoco ha camminato per una decina di minuti cantando e urlando slogan anticinesi. Per domani il Dalai Lama e il governo tibetano in esilio in India hanno indetto una preghiera e una giornata di digiuno.

http://it.peacereporter.net/articolo/31065/Cina%2C+monaca+tibetana+si+d%E0+fuoco+per+protesta%3A+%E8+il+nono+caso

11 commenti:

  1. Lucida follia? Forse... Ma se genera simile coraggio è comunque da ammirare e non deprecare.
    L'augurio è che simili atti servano almeno a smuovere la roccia dell'inerzia e far cadere le roccaforti dell'ingiustizia e del sopruso.
    Un caro saluto, Rosa...
    Mary

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  2. Ciao Mary, già...un gesto estremo, per attirare l 'attenzione e superare il muro del silenzio. Infatti sembra assurdo di come non se ne parli quasi, eppure non è la prima e non sarà l'ultima. Le notizie dal Tibet stentano ad arrivare sino a noi. D'altra parte tutta la storia dell'occupazione è avvolta dal silenzio.
    Un abbraccio e buona serata Mary cara ;)
    Namastè

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  3. credo che questo sia uno dei casi dove una guerriglia anticinese sia sacrosanta il monaco con la spada in una mano e la lanterna in un altra..
    la spada serve a difendere la lanterna,la luce della lanterna che i cinesi vogliono spegnere è da difendere con la spada..le belle parole del dalai lama sono anacronistiche

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  4. Ciao Ivano, di principio io sono contraria alla violenza, anche quando sia motivata. A mio umilissimo parere, credo che si finisca sempre con il perdere il senso ed il motivo ed alla fine vinca la violenza e basta.
    Sono convinta quidi che la scelta di non ricorrere alla guerriglia ed alla resistenza armata sia sacrosanta. Resta l'assurdità della situazione ed il silenzio tombale che avvolge le vicende tibetane ed in questo senso si dovrebbe fare qualche cosa per dare maggiore risonanza alle richieste del Dalai Lama.
    Soprattutto perchè se la Cina riuscirà a compiere "sotto congiura del silenzio" la scelta della successiva incarnazione, cioè del sucessore, il Buddhismo tibetano sarà completamente snaturato e svutato.
    Un abbraccio e buona serata Ivano ;)
    Namastè

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  5. E'terribile!Ma cosa sarebbe la congiura del silenzio per il successore?

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  6. Ciao Sara, sì è terribile!
    La Cina sta tentando di "riservarsi"la scelta sulla prossima incarnazione, cioè la possibilità di scegliere in sostanza il prossimo Dalai Lama.
    Ti passo un link cui questo è spiegato, leggi in fondo all'articolo:
    http://notizie.radicali.it/articolo/2011-09-28/editoriale/tibet-altre-due-immolazioni
    Buona serata, un abbraccio ;)
    Namastè

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  7. Ciao Rosa :(Dayton)E noi ci lamentiamo tanto,
    DISPERAZIONE.......

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  8. Ciao Dayton, la realtà, purtroppo, è che la disperazione è ovunque...è sarà sempre peggio!
    Serena notte Dayton ;)
    Namastè

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  9. Sono Soli soli, astri luminosi perduti nel nulla, nessuno che alzi la voce, nemmeno Richard.
    La violenza cinese è supportata dal suo capitale.
    Il massimo dello schifo.
    Buongiorno a tutti
    Namastè

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  10. Sono d'accordo Paolo, uno schifo! Ed è proprio questo silenzio tombale che li porta a gesti di questa portata.
    Oggi a nessuno conviene palesare un dissenso, profondo, dalla Cina. Nuovi "padroni del mondo" crescono!
    E come sempre fondano la propria crescita sull'annulamento di interi popoli.
    Buon tutto Paolo, un abbraccio.
    Namastè

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  11. Si, sono andata a documentarmi, veramente insopportabile!

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