di Teresa Scherillo
Un Natale fra la monnezza. Ecco ciò che si prospetta per il capoluogo partenopeo. “Napoli pulita in pochi giorni” ripete invece, come un mantra, il premier da mesi.
Torna a salire la tensione in Campania sul fronte dei rifiuti: due attentati incendiari si sono consumati nella notte, a Terzigno e Boscoreale, in provincia di Napoli. A Terzigno due autocompattatori, che avevano già scaricato i rifiuti nella discarica Sari, sono stati bloccati e gli autisti sono stati costretti a lasciare i mezzi con la forza. Poi gli autori dell’assalto hanno cosparso i camion di benzina e gli hanno dato fuoco. Gli autori del raid avevano i volti coperti da passamontagna e sciarpe. All’incirca alla stessa ora, fiamme anche a Boscoreale: alcune persone, non ancora identificate, hanno incendiato il portone del Comune. I vigili del fuoco hanno evitato che le fiamme divorassero completamente la porta d’ingresso della casa comunale. In entrambi i casi la polizia sta svolgendo indagini per individuare gli autori dei raid.
SITUAZIONE GRAVE - A Napoli la situazione sul fronte rifiuti “resta grave“, a terra ci sono 1700 tonnellate, la stessa quantità di ieri. Lo dice l’assessore all’Igiene urbana del Comune di Napoli, Paolo Giacomelli, preoccupato per la situazione della città nel giorno dell’Immacolata e in vista del prossimo Natale. “La situazione è grave – dice Giacomelli – perché non vedo soluzioni per i prossimi giorni. Bisogna intervenire assolutamente per Napoli e per la sua provincia, agendo in maniera radicale sui luoghi di conferimento” anche per scongiurare un peggioramento ulteriore in vista delle feste natalizie. La scorsa notte sono state raccolte 1300 tonnellate di rifiuti, cioé la produzione giornaliera della città di Napoli, senza riuscire ad intaccare l’arretrato che resta da raccogliere. In particolare gli impianti Stir di Tufino e Giugliano non hanno ricevuto nulla dei rifiuti di Napoli mentre è previsto che vi si conferiscano complessivamente 1200 tonnellate. Diversi compattatori sono in fila all’esterno in attesa di poter conferire ma gli impianti sono al momento fermi. Solo 100 tonnellate sono state invece conferire all’impianto di Pianodardine (Avellino).
NATALE FRA LA MONNEZZA - I fantasmi della guerriglia, riaccendono di tensione la notte nei comuni vesuviani tra compattatori a fuoco e assalti al Municipio. La ferita sempre aperta della discarica Sari di Terzigno, fonte di pesanti disagi per i miasmi che continuano ad ammorbare le popolazioni e di polemiche per il presunto inquinamento del sottosuolo provocato dallo sversatoio, si intreccia con la grave crisi di Napoli dove l’uscita dall’emergenza è ancora lontana; anzi, si rischia un Natale con le strade sepolte di immondizia. Oggi l’antipasto con il pessimo biglietto da visita offerto nel giorno dell’Immacolata ai tanti turisti nel capoluogo campano. A Napoli lo shopping per la festa dell’Immacolata è segnato dalla presenza di cumuli di rifiuti in più punti della città. Intanto, slitta di qualche giorno il trasferimento della frazione umida in Puglia, servirebbe una inversione di tendenza decisamene più netta e veloce. “Non vedo – dice sconsolato Giacomelli – segni per un cambiameno di rotta nei prossimi giorni“. Anzi, quello che non dice è che potrebbe verificarsi addirittura un peggioramento se la rottura dei precari e sottilissimi equilibri di questi giorni non consentisse nemmeno la raccolta della produzione quotidiana della città, di 1.300 tonnellate. Con uno spettro che si materializzerebbe: Natale con strade piene di spazzatura.
link http://www.giornalettismo.com/archives/102362/napoli-continua-lemergenza/
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