sabato 10 marzo 2012

Ci vogliono vaccinare fino a 100 anni!

Ci vogliono vaccinare fino a 100 anni! I medici di base e i pediatri hanno preparato il loro programma e lo hanno chiamato "Calendario vaccinale per la vita".

Ci vogliono vaccinare fino a 100 anni! Un "Calendario vaccinale per la vita" che pianifica le vaccinazioni dai primi giorni di vita fino e oltre la terza età, fino all'ultimo giorno di vita.  
 Le società mediche italiane hanno imboccato la loro via, chiarissima: vaccini per tutti, sempre e comunque, a prescindere dalle categorie a rischio, senza distinzioni e senza eccezioni. 

Un "bacino" enorme di clienti per le case farmaceutiche!

Si vaccinerà, stando alle indicazioni di Fimmg e Fimp, a prescindere dalla distinzione tra soggetti a rischio e non a rischio, dall'età o dalle particolari condizioni di fragilità e con addirittura con l'inclusione di vaccini "preventivi" della prevenzione, che cioè, secondo l'idea che si cerca di diffondere, saranno "utili alla promozione di un ottimale stato di salute per la popolazione". Un messaggio e una scelta che non lasciano molti dubbi: la prevenzione è figlia dei farmaci, ci fanno capire. Mentre ci sono ben altre possibili vie da percorrere; ad esempio, quello secondo cui "la prevenzione senza farmaci può evitare l'uso dei farmaci". Ma così non si farebbero grossi affari!
A realizzare il nuovo calendario e a lanciarlo a Roma, sono state la Federazione italiana medici di famiglia (Fimmg), la Federazione italiana medici pediatri (Fimp) e la Società italiana di igiene, per rendere operative le indicazioni contenute nel Piano Nazionale Vaccinazioni fino al 2014, approvato lo scorso 22 febbraio dalla Conferenza Stato-Regioni. Nel Calendario sono inserite alcune vaccinazioni non presenti o inserite solo parzialmente nel Piano, come nel caso del vaccino antivaricella (previsto dal Piano solo in sette regioni) o di quelli antipneumococco o antimeningococco o di quello contro il rotavirus, responsabile della gastroenterite. Il Calendario, ha spiegato Giuseppe Mele, presidente della Fimp, "nasce da molteplici esigenze: prima di tutto dalla necessità di un rilancio delle vaccinazioni, non solo nell'ambito pediatrico ma anche in quello della medicina generale. In secondo luogo, dalla necessità di condividere un calendario vaccinale. Infine, dal bisogno di promuovere una cultura vaccinale omogenea nella classe medica senza distinzione, ad esempio, tra pediatri e medici di famiglia".

http://www.aamterranuova.it/article6843.htm

8 commenti:

  1. che poi io dico: se almeno questi vaccini fossero inutili, le case farmaucetiche si arrichirebbero e basta. e invece no, ci uccidono anche!

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    1. Sì infatti, dalla culla alla tomba perennemente malati, sempre sotto controllo delle farmaceutiche, divoratori di pastiglie e cavie per vaccini...
      I clienti ideali no? Fedeli per la vita.
      Un abbraccio.
      Namastè

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    1. Già! Lunghe adunche e pronte a ghermirci.
      Un abbraccio Adriano.
      Namastè

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  3. Bisogna rifiutare sia i vaccini che i farmaci in generale perchè i benefici sono di gran lunga inferiori ai danni. Bisogna ritornare all'antica medicina: le erbe mediche e i succhi e oli di semi di frutta. Per esempio l'estratto o olio di semi di pompelmo è un potente farmaco naturale in grado di curare senza effetti collaterali la stragrande maggioranza delle malattie. Ancora oggi dopo quasi 70 anni è materia di studio. Io da anni per qualsiasi cosa prendo il GSE, tussive flu. Uno sciroppo che cura persino il raffreddore, e lo fa in soli due giorni.
    Secondo me per cambiare la coscienza delle persone, e sensibilizzare l’intelligenza, per insegnargli a difendersi dai demoni che governano il mondo, c'è bisogno di una vera rivoluzione culturale.
    Un caro saluto.
    Marco

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    1. Marco benvenuto! :)
      E' così...occorre una vera rivoluzione culturale!
      La medicina moderna ed occidentale sottovaluta, e volutamente ignora, l'antica sapienza delle erbe mediche e delle capacità reattive e di autoguarigione dell'organismo, addirittura negandole ed irridendole.
      Dà scarso rilievo all'importanza fondamentale della dieta, tacendo del danno irreparabile prodotto dalle proteine animali, si affida totalmente alla chimica ed all'intervento invasivo, ricerca vaccini sempre più venefici e dannosi per ogni malattia e li impone, privilegiando il mercato, rispetto alla dimensione umana.
      Come sempre, è una questione di premesse. Se la scienza avesse posto come premessa la naturalità, privilegiando la cura e la prevenzione delle cause piuttosto che l'inseguimento dei sintomi...senza dubbio oggi avremmo un medicina completamente diversa, che saprebbe tenere conto delle energie interiori e del rapporto dell'uomo con la natura.
      Un abbraccio Marco, buona serata.
      Namastè

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  4. Nessun ago toccherà più il mio braccio. Se ci sarà imposizione allora sarà guerra!

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    1. Eheheheh concordo pienamente. Anzi faccio mio questo tuo impegno.
      Un abbraccio caro Zak.
      Namastè

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