fonte: Nemesi Animale 
Una Orang-utan madre e la sua  piccola sono state liberate con successo nel loro habitat naturale dopo  essere state salvate da morte certa per mano di cacciatori di testa nel  Borneo. Membri dell’associazione britannica FOUR PAWS  in collaborazione con due gruppi di attivisti indonesiani stavano  monitorando l’area intorno ad una piantagione di palme da olio dopo aver  avuto notizia di uccisioni sistematiche di animali. 
Molte compagnie produttrici di olio di  palma pagano fino a 80 euro di ricompensa per ogni scimmia uccisa. Il  team di FOUR PAWS non ha trovato nessun orang-utan sopravvissuto a parte  questa femmina incinta e la sua piccola che erano già state circondate  da un gruppo di ragazzi locali che volevano ucciderle per intascare la  taglia.
Madre e figlia, pietrificate dal terrore, sono state salvate all’ultimo minuto e portate in una delle poche area sicure che rimangono sull’isola del Borneo.
Madre e figlia, pietrificate dal terrore, sono state salvate all’ultimo minuto e portate in una delle poche area sicure che rimangono sull’isola del Borneo.
La femmina di orang-utan, di età  stimata tra i 25 e i 30 anni, e la figlia di 5 anni sembrano essere le  uniche sopravvissute nell’area della piantagione. Sono state dotate di  microchip di riconoscimento e alla madre è stata anche applicata una  radio trasmittente che renderà possibile monitorarle una volta libere  nella foresta e quindi essere sicuri che riescano a stabilirsi nella  loro nuova casa.
 Nel  frattempo la massiccia distruzione delle foreste pluviali  dell’Indonesia e l’uccisione di massa di primati che vivono qui stanno  lentamente entrando nell’agenda politica dopo che la questione ha  finalmente ricevuto qualche attenzione da parte dei media locali.
Nel  frattempo la massiccia distruzione delle foreste pluviali  dell’Indonesia e l’uccisione di massa di primati che vivono qui stanno  lentamente entrando nell’agenda politica dopo che la questione ha  finalmente ricevuto qualche attenzione da parte dei media locali.La popolazione di orang-utan è diminuita notevolmente passando da 250.000 individui alcuni decenni fa agli attuali 50.000 esemplari. Gli animali sono seriamente minacciati di estinzione mentre le piantagioni di palme da olio e le miniere divorano il loro ecosistema naturale.
Decine di centinaia di orang-utan adulti sono stati massacrati, mentre la loro progenie, rimasta orfana, viene spesso venduta come animali da compagnia o lasciata morire da sola o uccisa sul posto. Fosse comuni che sono state scoperte lo scorso settembre hanno fatto scattare alcuni arresti, tra cui il manager di una piantagione.
L’olio di palma viene ottenuto  da un vero e proprio genocidio in paesi dove le foreste vengono  disboscate per far spazio ad immense piantagioni. Esso viene utilizzato  massicciamente nell’industria dolciaria, spesso anche in prodotti  vegani.
Essere vegan significa anche rifiutarsi di consumare questo tipo di alimenti.
Essere vegan significa anche rifiutarsi di consumare questo tipo di alimenti.

 
L'intero pianeta ormai lotta quotidianamente per la sopravvivenza, minacciato dal suo principale nemico: l'uomo con le sue leggi economiche...
RispondiEliminaL'uomo è la peggiore malattia di questo pianeta purtroppo...e non ci sono più parole per descrivere quanto dannosi possiamo essere.
EliminaUn abbraccio Max.
Namastè
CARI COMPAGNI DI VIAGGIO,QUESTO E UN PALCOSCENICO MOLTO VASTO E ILLUSORIO,CERCHIAMO DI AIUTARCI CON UN PENSIERO POSITIVO DICONO CHE PRESTO FINIRA ....ESPAVO
RispondiEliminaSe può servire i due orang-utan sono salvi, pensiamo positivo, certo.
EliminaAiutarci l'un l'altro, una possibilità di salvezza.
Espavo e... Namastè