giovedì 23 dicembre 2010

Gelmini, 5 milioni per tradurre il Talmud

da: PeaceReporter
di Enrico Piovesana
Tra i tagli alla scuola e all'università, il ministro dell'Istruzione trova 5 milioni per finanziare, tramite il Cnr, la traduzione in italiano del testo sacro ebraico.

Nel pomeriggio del 14 dicembre, il giorno della fiducia a Berlusconi, mentre Roma bruciava e gli studenti assediavano i palazzi della politica, la commissione Cultura del Senato approvava a maggioranza lo 'schema di decreto ministeriale recante ripartizione del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca, per l'anno 2010'.
Tra gli stanziamenti previsti da questo decreto a firma del ministro Mariastella Gelmini - che all'inizio di gennaio verrà sottoposto al parere della commissione Cultura della Camera - figurano ben 5 milioni di euro ''a sostegno del progetto pluriennale 'Talmud',
che vede il Cnr collaborare con l'Unione delle comunità ebraiche italiane - Collegio rabbinico italiano (Ucei-Cri) per la traduzione integrale in lingua italiana, con commento e testo originale a fronte, del Talmud, opera fondamentale e testo esclusivo della cultura ebraica''.
Mentre con una mano la Gelmini cala la pesante scure dei tagli sulla scuola pubblica e sull'università, con l'altra mano dà dieci miliardi delle vecchie lire a un'équipe di trenta traduttori specializzati che lavoreranno per cinque anni alla traduzione italiana del testo sacro ebraico. Un lavoro monumentale, visto che il Talmud consta di seimila pagine divise in quaranta volumi. L'anziano rabbino di Gerusalemme, Adin Steinsaltz, ci ha messo cinquant'anni per tradurre in ebraico moderno il testo originale in aramaico.
Un lavoro certamente importante per la comunità ebraica italiana, che evidentemente sulla Gelmini esercita un'influenza ben maggiore di quella del mondo scolastico e accademico nazionale.

4 commenti:

  1. E poi dicono che non ci sono soldi e molti boccaloni italiani ci cascano. Andiamo sempre peggio.

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  2. Essì Paòlo, questione di priorità...no?

    Namastè

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  3. oppure un modo, per la Gelmini, di cercare di recuperare sostegni nella comunità ebraica che non avrebbe (NON ha) nessuna, ma nessuna, ma nessuna ragione plausibile per sostenere un premier che racconta barzellette come questa
    http://www.youtube.com/watch?v=Wf9aLgE65I0&feature=player_embedded

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  4. @ Ondina:
    Eggià...non si capisce altrimenti, per quale altra ragione!
    In quanto alle goliardiche storielle del premier, questa mi era sfuggita, sai, tra le tante...

    ...ma che tristezza!

    Un abbraccio.
    Namastè

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