sabato 4 febbraio 2012

Ciò che splende

I’d try to tell you that the things we had were right


Quando veniamo al mondo le nostre anime sono come dei vasi pronti ad accogliere in sé i semi più disparati che le opportunità della vita vorranno elargire.
Alcuni di questi vasi saranno più propensi a far crescere i migliori fiori, altri troveranno difficoltà nel far fiorire i loro semi, ed altri ancora avranno bisogno di essere annaffiati a lungo, prima di dare vita alla loro pianta.
In ogni caso, la qualità della terra ospitata e i semi che si avrà la sorte di accogliere determineranno quello che il vaso diverrà nel tempo.
E come le piante ospitate, così le anime possono crescere ed espandersi nel tempo, allargarsi fino a trascendere il corpo materiale, oppure possono avvizzirsi nel silenzio fino ad arrivare a sopravvivere a stento.
Perchè per quanto il terreno sia buono, nulla cresce se non riceve la luce del sole, nulla lo può fare senza l’acqua di cui necessita.
Pare quindi a volte che molte cose attorno a noi si adoperino affinchè le piante che portiamo dentro rimangano all’ombra, si ha a volte l’impressione che vi siano forze che della nostra stessa anima si nutrono.

I segnali che ci circondano ci parlano di paure, di insicurezze, di precarietà, e compito dei grandi mezzi di comunicazione pare sia proprio quello di amplificare questi messaggi di sventura.
Come il ruggito a bassa frequenza degli animali feroci che tentano di immobilizzare la loro preda, così coloro che determinano gli etat d’esprit del nostro tempo paiono tentare in tutti i modi di nasconderci la luce, affinchè il timore e la rassegnazione divengano la guida dei nostri giorni.
E quando le anime si rinseccano si ritirano in se stesse, e così facendo non sono più in grado di comprendere ed unirsi a quelle che le circondano.
Quando questa è la realtà, non rimane altro da fare che cercare a tutti costi i luoghi in cui la luce ancora compare, ancora risplende.
Il calore umano, la consapevolezza che vi è qualcosa che accomuna gli uomini, e che quel qualcosa sarà l’unica fonte di salvezza.


 Il videoclip della canzone Another Chance, di Roger Sanchez, si sviluppa attorno ad una idea semplice e straordinaria nello stesso tempo.
E’ la storia di una ragazza che si porta appresso un cuore troppo grande, il ché crea imbarazzo e diffidenza in coloro che la circondano.
Disillusa dalla freddezza e dall’indifferenza degli altri, la giovane ragazza vede il suo cuore divenire sempre più piccolo, finché un giovane non si interessa a lei.
Il contatto umano farà sì che il cuore divenga di nuovo grande, e la giovane ritroverà il sorriso e la forza di affrontare un nuovo giorno.
Siamo ormai abituati ad analizzare videoclip musicali che propagano messaggi sostanzialmente oscuri, facenti uso di un simbolismo occulto che trasmette sensazioni negative anche in coloro che del simbolismo stesso si disinteressano.
In questo video, che si tratti di una operazione cosciente o meno, viene raccontata in maniera allegorica una delle più grandi verità riguardanti il genere umano, ovvero la capacità dell’anima di crescere o di atrofizzarsi in base agli stimoli che riceve, in base alle sensazioni di cui si nutre.
Se viviamo in tempi complicati, se tempi ancora più duri ci attendono, e se attorno a noi si espandono le ombre, quello che resta da fare è il cercare, ad ogni costo, ciò che ancora splende, e trarne nutrimento.
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