martedì 28 febbraio 2012

Come uscire dalla “crisi”

di Peppe Carpentieri

Più volte ho scritto e detto che non esiste alcuna vera crisi economica, poiché mi risulta difficile comprendere come possano fallire una mucca, un pomodoro o una casa. Tutti i termini usati dai media – liberalizzazioni, competitività, pil, spread, hedge fund, derivati – non contemplano l’etica, le leggi della fisica sono ignorate così come il semplice buon senso.
Infatti è doveroso distinguere l’uso del termine “crisi” che fanno gli economisti accademici e il mainstream dal contesto sociale che stiamo vivendo, e cioè la fine del “pensiero dominante” inventato nell’epoca industriale per rubare risorse naturali non rinnovabili e accentrare poteri nelle mani di pochi (UE).
I finanzieri embedded usano questo periodo storico per accrescere il loro potere contro i popoli, semplicemente truffandoli, usando terminologia tecnica per nascondere intenzioni e progetti poco accettabili poiché spesso si tratta di violare diritti considerati acquisiti. Mentre l’élite degenerata porta avanti la sua agenda politica le nuove tecnologie mostrano un’opportunità straordinaria per compiere un salto qualitativo utile a tutti gli esseri umani.
Per uscire dalla “crisi” bisogna cambiare paradigma culturale, semplicemente.

I popoli hanno a disposizione conoscenze, esperienze e tecnologie per essere veramente liberi e vivere in pace senza più distruggere gli ecosistemi, non è un bellissimo sogno, ma la pura realtà alla portata di ogni comunità. Non è un messaggio illusorio, ma la banale verità.
Chi ha potuto conoscere, ricercare e approfondire i paradigmi obsoleti del “pensiero dominate” – la religione neoliberista – non è mai entrato in crisi e sa come uscire dall’inganno psicologico che l’élite degenerata propina quotidianamente per conservare il controllo, perché consapevole del fatto che il castello di carta può sgretolarsi anche domani mattina.
Lo status quo è messo in discussione in più parti del mondo e alcune comunità sono già libere dall’inganno del sistema attuale o si avviano verso la liberazione.
Internet come strumento di condivisione delle esperienze sta accelerando un risveglio globale delle coscienze e questo l’élite lo sa bene, per questa ragione facebook, lo strumento spionistico più potente al mondo, è sotto controllo.
Chi controlla le masse misura periodicamente il livello di consapevolezza umana per attuare strategie che impediscano il realizzarsi di una massa critica troppo forte che potrebbe ribaltare la piramide di potere precostituita.
Cancellare l’élite è più semplice di quanto si possa immaginare perché non esiste una forza visibile che può contrastare le coscienze civiche risvegliate, non esiste alcuna barriera.
Alcune comunità stanno già praticando  il cambiamento di paradigma perché hanno saputo rinunciare all’avidità.

Il reale sviluppo umano, ciò di cui abbiamo prioritariamente bisogno, è possibile quando ci sono condizioni e atteggiamenti che ribaltano schemi mentali e consuetudini obsolete. Il cervello è una straordinaria fonte sfruttata poco o male. Una società visibilmente in difficoltà, come quella europea e italiana, può crescere facendo un autoanalisi sui singoli individui e avviando un percorso di comparazione con gli altri gruppi liberi da preconcetti. In un contesto dove c’è pluralismo delle idee, i cittadini possono far crescere creatività e sviluppare la resilienza necessaria.
Ad esempio, il territorio italiano ricco di straordinarie preesistente storiche e naturali è, in diversi casi, visibilmente abbandonato a se stesso. Partendo da questa banale considerazione e notando il numero di individui che cercano lavoro sembra assurdo credere che non esistano opportunità di crescita in questo paese, infatti non è così. Nel concreto esiste sia la domanda e l’offerta di lavoro, ma il Parlamento sembra non interessi sviluppare progetti in tal senso ed il popolo anziché notare l’ovvio, spesso si limita a porre critiche senza agire direttamente.
Per uscire dalla “crisi” bisogna interrompere il flusso costante di stupidaggini che il mainstream ripete, perché dibatte di argomenti irrilevanti, quindi bisogna rompere gli schemi mentali obsoleti e crearne nuovi più seri e concreti. Avviando nuovi modi pensare che sono molto più flessibili e potenti dei modi di pensare tradizionale è possibile iniziare una rivoluzione che cambierà la società.

Un altro esempio, è ormai visibile a ognuno di noi che stiamo vivendo nel periodo del “picco del petrolio”. Il problema dell’uso razionale dell’energia pur essendo noto da decenni, non è stato affrontato e risolto da nessun membro della classe dirigente ed il legislatore non ha adottato alcun un piano energetico nazionale che consentisse a tutti i cittadini di poter usare le migliori tecnologie per uscire dalla dipendenza degli idrocarburi.
Solo i Comuni, negli ultimi due anni, stanno adeguando o approvando piani energetici per incentivare l’uso delle fonti alternative e per ridurre gli sprechi.
Inoltre, il cibo sprecato in Italia rappresenta circa il 3% del PIL , un’assurdità immorale mai vista.
Se i cittadini fossero maggiormente consapevoli degli sprechi e delle opportunità è molto probabile che si possa raggiungere la piena occupazione in pochi anni. Ci sono obiettivi significativi che abbisognano dell’impiego di milioni di persone: bisogna eliminare gli sprechi energetici in edilizia e bisogna raggiungere l’autosufficienza energetica con fonti alternative, bisogna riappropriarsi della sovranità alimentare e monetaria, bisogna manutenere l’intero territorio per ridurre il rischio idrogeologico e sismico, bisogna conservare l’intero patrimonio storico e paesaggistico, e pertanto a me viene da ridere quando ascolto le parole di un embedded che sia al Governo o altrove, quando ripetono termini insignificanti come competitività, liberalizzazioni ribaditi come fossero pappagalli, “ignorando” che la vita su questo pianeta esiste grazie al sole, l’energia chimica, la biologia e quindi abbiamo la prova provata che i popoli non hanno bisogno di manager disumanizzati o di Governi embedded, ma unicamente di consapevolezza.
In Cina le persone viaggiano col treno a levitazione magnetica, la Tesla motor produce auto elettriche che possono compiere 300 miglia con una ricarica. Le abitazioni di oggi possono produrre più energia di quanto hanno bisogno e possono scambiare i surplus energetici in una rete denominata “smart grid”. Con l’agricoltura naturale possiamo produrre tutto il cibo di cui abbiamo bisogno senza l’impiego della chimica industriale. Tutte queste azioni una volta richiedevano una dipendenza dalle SpA con l’uso del petrolio pagando un costo, un caro prezzo, mentre nella realtà l’energia di cui abbiamo è gratis. Oggi possiamo usare tutte le tecnologie che ci consentiranno di cancellare la dipendenza dalle SpA, ma soprattutto di usare l’energia in maniera razionale, senza costi e senza distruggere gli ecosistemi e noi stessi.

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