mercoledì 27 giugno 2012

Occupy Belo Monte


Oltre 150 persone che fanno capo alle quattro principali tribù della foresta amazzonica hanno occupato una delle aree dove sono in corso i lavori per la costruzione della diga di Belo Monte, in Brasile.
 
"Chiedono il riconoscimento dei confini delle terre appartenenti agli indigeni, l'allontanamento degli occupanti e il miglioramento delle condizioni di salute e della qualità dell'acqua". Sono le parole pronunciate dal portavoce dei manifestanti, Cleanton Ribeiro, e riportate dall'agenzia Afp. Le popolazioni "non credono più alle promesse fatte dalla Norte Energia (la compagnia elettrica impegnata nei lavori) e – ha aggiunto – non smetteranno di protestare fino a quando non verranno fatti concreti passi avanti".
 
L'impianto idroelettrico, la cui costruzione è cominciata lo scorso anno, è destinato a diventare il terzo più grande al mondo con i suoi 11.200 MW e sorgerà lungo le rive del fiume Xingu. Per raggiungere tale portata, è stata prevista l'inondazione di un'area di 500 chilometri quadrati dove vivono 16mila persone, costringendole ad abbandonare le loro terre. Secondo alcune organizzazioni non governative saranno addirittura 40mila (France 24).
 
Per fortuna un giudice federale ha respinto la richiesta di sgombrare i manifestanti con la forza avanzata dai costruttori, ma allo stesso tempo non ha ordinato alcun blocco dei lavori nelle aree non coinvolte nella protesta.
 
 
 

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