tratto da ComeDonChisciotte 
DI ANDREA GIOTTI
Postato da Jad
L'argomento del controllo mentale di singoli individui da parte di non meglio precisate agenzie è spesso oggetto di scetticismo da parte del grande pubblico, in quanto la scienza ufficiale non contempla che tecniche di manipolazione assai limitate come ipnosi, messaggi subliminali e così via. È peraltro noto che la storia del secolo scorso conta numerosi progetti segreti, almeno all'epoca della loro realizzazione, che testimoniano un costante interesse su questo argomento da parte dei principali governi e dei rispettivi servizi segreti.
Tra tutti, un esempio particolarmente noto è il progetto MKULTRA della CIA, ma anche i sovietici compirono numerose sperimentazioni in proposito e non esiste servizio al mondo che non sappia come riconoscere o peggio causare un blocco psicologico in un testimone scomodo. I risultati degli esperimenti condotti nel contesto di tali progetti non sono quasi mai stati resi noti al grande pubblico nella loro completezza, perché le tecniche di controllo mentale che hanno consentito di mettere a punto costituiscono una terribile arma nei confronti delle libertà individuali ed ogni soggetto che ne disponga desidera mantenerne il monopolio.
Postato da Jad
L'argomento del controllo mentale di singoli individui da parte di non meglio precisate agenzie è spesso oggetto di scetticismo da parte del grande pubblico, in quanto la scienza ufficiale non contempla che tecniche di manipolazione assai limitate come ipnosi, messaggi subliminali e così via. È peraltro noto che la storia del secolo scorso conta numerosi progetti segreti, almeno all'epoca della loro realizzazione, che testimoniano un costante interesse su questo argomento da parte dei principali governi e dei rispettivi servizi segreti.
Tra tutti, un esempio particolarmente noto è il progetto MKULTRA della CIA, ma anche i sovietici compirono numerose sperimentazioni in proposito e non esiste servizio al mondo che non sappia come riconoscere o peggio causare un blocco psicologico in un testimone scomodo. I risultati degli esperimenti condotti nel contesto di tali progetti non sono quasi mai stati resi noti al grande pubblico nella loro completezza, perché le tecniche di controllo mentale che hanno consentito di mettere a punto costituiscono una terribile arma nei confronti delle libertà individuali ed ogni soggetto che ne disponga desidera mantenerne il monopolio.
Il “lavaggio del cervello”, la creazione di “candidati  manciuriani” e quant'altro non sono temi destinati a comparire in testi  di psicologia o articoli di giornale, nondimeno possono essere  terribilmente concreti ed insinuare legittimi sospetti nella mente di  coloro che si interrogano su inquietanti fatti di storia recente, come  l'assassinio del presidente Kennedy, o di cronaca, come le ultime stragi  compiute nel mondo da apparenti squilibrati.
Scrivere di questi argomenti è in qualche misura difficoltoso perché le  fonti sono spesso incerte, i testimoni reticenti o inattendibili ed i  pochi documenti disponibili ricchi di omissis. Per quanto difficoltoso, è  parimenti doveroso tentare di informare il pubblico sulla possibilità  che simili tecniche siano impiegate comunemente, senza svelare i  dettagli grazie ai quali è possibile implementarle ma rivelandone  abbastanza da consentire di riconoscerle e, ove possibile, difendersi  dalle stesse. Citare fonti interne alle strutture che le conoscono  meglio, cioè i servizi, è praticamente impossibile senza incorrere in  spiacevoli incidenti, ma lo scrivente ha avuto modo di fare esperienza  diretta delle più sofisticate tra queste tecniche e sulla base di questa  esperienza ha redatto il presente articolo. Raccontare non è  dimostrare, ed infatti non vengono citate prove documentali di quanto  narrato nel seguito, ma una simile informazione ha comunque un valore in  quanto può insinuare dubbi nelle menti più aperte e preparare i lettori  ad affrontare più consapevolmente e meno passivamente il nuovo ordine  che si sta delineando nel mondo. 
La “lettura della mente” è stata parimenti oggetto di numerose ricerche  in ambienti sia civili che militari durante il corso dell'ultimo secolo,  specialmente da parte dei sovietici. Tali ricerche si sono sempre  dimostrate infruttuose fino all'inizio del nuovo millennio, ma da almeno  una decina di anni è stata segretamente sviluppata dalla NSA o da  qualche altra agenzia governativa americana la cosiddetta "telepatia  artificiale", una tecnologia che consente una comunicazione  bidirezionale remota tra un apposito dispositivo, controllato da un  operatore, ed il cervello umano. Essa permette inoltre di interfacciarsi  all'intero sistema nervoso umano da distanze rilevanti ed attraverso  schermature di vario genere, forse grazie ad una rete di satelliti in  grado di offrire una copertura globale, e ad una prima analisi non  sembrano esistere difese tecnologiche in grado di proteggere la vittima  designata. Particolare ancora più inquietante, questa tecnologia può  essere utilizzata anche per torturare ed uccidere a distanza singoli  individui senza lasciare tracce.
I lettori dotati di preparazione scientifica resteranno oltremodo  perplessi di fronte a simili sviluppi ed è quindi opportuno specificare  immediatamente che tale tecnologia è basata su alcuni progressi  radicali, sia nel campo della fisica che in quello delle neuroscienze,  fino al punto di apparire incredibile per la scienza ufficiale nonché  per il senso comune. Scrivere e soprattutto leggere le correnti  corticali in remoto, nonché interpretarle in termini di parole ed  immagini, appare cioè un traguardo così distante dallo stato dell'arte  comunemente riconosciuto da stupire qualunque esperto del settore,  nondimeno tale traguardo è stato raggiunto e questo è verosimilmente  avvenuto attraverso la scoperta di un nuovo vettore di interazione  fisica, fasci di onde o particelle sconosciute oppure già note ma  ufficialmente non ancora sfruttate per finalità pratiche. Questo vettore  di interazione presenta caratteristiche di distanza massima,  penetrazione e precisione mai viste prima e grazie ad esso è stato poi  possibile indagare nel dettaglio il funzionamento del cervello umano. 
Come ogni tecnologia reale, fortunatamente anche questa presenta però  alcuni importanti limiti. Innanzitutto, essa non consente ancora di  determinare direttamente i pensieri della vittima, né di controllarne i  movimenti del corpo, ma solo di interferire con entrambi soprattutto  attraverso la manipolazione psicologica, la privazione del sonno e  l'induzione di dolore. L'operatore che controlla il dispositivo può  proiettare la sua voce nella mente della vittima per manipolarla ed  indurla così a comportamenti degni di un “candidato manciuriano”, ma le  tecniche di manipolazione utilizzate sono per lo più tradizionali e ad  esse si può opporre la stessa resistenza che si opporrebbe di fronte ad  un interlocutore in carne ed ossa. La lettura della mente è inoltre  limitata ai pensieri verbali o “superficiali”, cioè quelli che  esprimiamo attraverso le parole, ad alcuni pensieri non verbali o  “profondi” ed alle immagini mentali che visualizziamo, ma la maggior  parte dei pensieri non verbali ed i ricordi memorizzati nel nostro  cervello non risultano ancora accessibili dall'esterno oppure non ancora  decifrabili attraverso la tecnologia in questione.
Gli effetti fisici che l'operatore può causare nella vittima vanno dalla  proiezione di falsi ingressi sensoriali di natura visiva, uditiva e  tattile, ingressi che con una certa facilità possono essere identificati  come disturbi e conseguentemente ignorati, all'interferenza diretta nel  sistema neurovegetativo con conseguente possibilità di morte, ad  esempio per arresto cardiaco o respiratorio.
Questa tecnologia è impiegata oggi per monitorare costantemente  determinate figure chiave politiche, scientifiche, militari e mediatiche  in tutto il mondo, nonché per compiere operazioni psicologiche segrete  ovunque si riveli necessario e porre così in stato di sottomissione  tutti coloro che prendono coscienza di una simile realtà, ad esempio  ricattandoli grazie alla lettura dei loro stessi pensieri. Agli  oppositori è poi riservato un programma di screditamento ed  autodistruzione sociale, psicologica ed infine fisica, che tipicamente  si conclude con l'induzione al suicidio della vittima, con un incidente  mortale causato artificialmente oppure con una morte apparentemente  naturale. Visti dall'esterno, questi appariranno semplicemente come casi  di pazzia, dato che in psichiatria la semplice percezione di una voce è  considerata un sintomo sufficiente per tale diagnosi. L'obiettivo,  manco a dirlo, è quello di imporre un dominio assoluto sul mondo ma  stavolta, a differenza di quanto avveniva ai tempi di Hitler o Stalin,  esiste lo strumento che può permetterlo attraverso un subdolo colpo di  stato globale che sta avvenendo all'insaputa del grande pubblico.  L'agenzia che detiene il monopolio di questo strumento non permette che  altri ne sviluppino di anche solo lontanamente simili ed è quindi  verosimile che le figure in grado di farlo, soprattutto scienziati,  vadano incontro alla stessa sorte degli oppositori, assieme a tutti  coloro che sono in grado di contrapporre più tradizionali forme di  resistenza come una rappresaglia nucleare in caso di guerra.
Prima di dare la colpa di tutto ciò al presidente americano, è opportuno  però ricordare che tale tecnologia garantisce a chi la gestisce  direttamente un potere abbastanza grande da consentirgli di svincolarsi  dal controllo di qualunque autorità superiore, dunque anche politici,  scienziati, militari e giornalisti statunitensi non vengono risparmiati  dal trattamento precedentemente descritto. Senza entrare in dettagli la  cui esposizione richiederebbe molte altre pagine, si segnala che la  storia dell'attacco alle Torri Gemelle e quella di svariati altri fatti  di cronaca italiana ed internazionale dovrebbero forse essere riscritte  alla luce dell'esistenza di questa “tecnologia proibita”. Il parere  dello scrivente è che il potere che questa tecnologia conferisce  sull'umanità sia così enorme da corrompere inevitabilmente chiunque lo  detenga e trascinare così il mondo futuro nel caos.
Per eventuali approfondimenti si possono consultare i siti:
La e-mail di Andrea Giotti è andrea.giotti@tin.it, mentre la sua pagina su Facebook è http://facebook.com/giotti68

Infatti, grosso problema e' diffondere al massimogli"antidoti". Perche' sono sempre possibili quelle, ed altre"storture". Qualcosa nella storia e' gia' trapelato ...
RispondiElimina@Adriano
RispondiEliminaLa conoscenza sembra sia al momento l'unico antidoto. Essere informati è il primo passo, stare attenti a quello che succede al nostro cervello, probabilmente il secondo.
Abbraccio^^
Namasrè